Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
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1 gennaio 1987Il DUC Stalingrado di Paolo PortoghesiIn attuazione al nuovo PRG sono previsti insediamenti nella periferia intermedia, sulla base di un tipo di progetto chiamato DUC, Disegno urbano concertato, che consente di coordinare i piani particolareggiati di iniziativa privata e pubblica. Per alcuni DUC il Comune si serve della consulenza di noti professionisti. L'arch. Paolo Portoghesi, ad esempio, è autore di uno degli interventi in zona Fiera (1990-1995), caratterizzato da torri isolate accanto a palazzine orizzontali per servizi, in aperto confronto, anche polemico, con l'architettura del comparto fieristico circostante.dettagli
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1 gennaio 1987Chiude il PEC del BrasimoneDopo il referendum nazionale sul nucleare, viene abbandonato il progetto per l'impianto nucleare sperimentale (denominato PEC) nei pressi del bacino del Brasimone, a poche decine di chilometri da Bologna. Faceva parte del Programma Reattori Veloci, elaborato negli anni '70 dal CNEN (Centro Nazionale per l'Energia Nucleare) assieme alla Francia. Nel 1982 l'ENEA aveva sostituito il CNEN. Nel 1985 il Centro aveva 240 dipendenti e i cantieri occupavano oltre mille operai. Dal 1990 il Centro, riconvertito e profondamente modificato è dedicato alle ricerche sulla fusione termonucleare controllata e ad altri progetti e compiti scientifici.dettagli
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1 gennaio 1987La Tartarini vince la Coppa delle Coppe di VolleyLa Tartarini Bologna vince la Coppa delle Coppe di Pallavolo maschile, battendo nella finale di Basilea il Levski Sofia.dettagli
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1 gennaio 1987Salvaguardia delle attività commerciali storicheL'Amministrazione comunale di Bologna, sulla base della legge n. 15/87, assume una deliberazione per la salvaguardia delle attività commerciali storiche: la destinazione storica diventa l'unica destinazione d'uso possibile: una antica libreria dell'800 non può più "trasformarsi in una jeanseria" (Scannavini).dettagli
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1 gennaio 1987La Cantina Bentivoglio tempio del jazzIn via Mascarella è aperta la Cantina Bentivoglio, una “osteria con cucina”, che presto diventa uno dei locali più rinomati a Bologna per la musica jazz. Tra i soci fondatori vi è Giovanni Serrazanetti, presentatore a Umbria Jazz, che con Alberto Armaroli curerà la direzione artistica negli anni successivi, proponendo jazz dal vivo per sei giorni su sette. Tra i musicisti ospiti vi saranno tanti celebri esponenti del jazz italiano quali Lino Patruno, Nicola Arigliano, Gianni Basso, Tino Tracanna, Piergiorgio Farina, Gianni Cazzola, Dado Moroni, Franco Cerri, Marco Tamburini, Teo Ciavarella, Paolo Fresu. Alle numerose jam session parteciperanno alcune stelle del jazz internazionale, come Winton Marsalis, Herbie Hancock, Joe Lovano, Max Roach. La Cantina Bentivoglio sarà inserita più volte tra i 100 migliori Jazz Club mondiali dalla prestigiosa rivista musicale "Down Beat". Dopo la sospensione del Festival del jazz, che in sedici edizioni, tra il 1958 e il 1975 ha reso Bologna la capitale europea della musica americana, sono soprattutto piccoli locali, club e cantine ad ospitare in città eventi jazz. Tra esse l'Osteria dell'Orsa, il Chez Baker, il Wolf, il Music In, il Salotto (ex Ubersetto), a volte con programmazioni interessanti ed esibizioni di grande livello.dettagli
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1 gennaio 1987Piano programma di sviluppo decennale dell'AteneoIl Piano programma di sviluppo decennale, varato alla vigilia delle celebrazioni del IX Centenario dell'Alma Mater, capovolge il Piano del 1977, che proponeva un drastico ridimensionamento dell'Ateneo bolognese e prevedeva uno spostamento, secondo un disegno bloccato, delle sedi universitarie nel centro storico e lungo l'arco a nord dei viali di circonvallazione. Il ciclo decennale di sviluppo, che prende avvio nel triennio 1987-1989, è invece molto ambizioso. Si può definire il più importante in epoca moderna per l'Università di Bologna, paragonabile a quello elaborato nel 1889 in occasione dell'VIII Centenario, assieme al primo Piano Regolatore della città. Esso comprende, oltre alla riqualificazione urbana di aree centrali, una espansione esterna a livello metropolitano e iniziative di decentramento territoriale a livello regionale. In ambito urbano aumentano i quartieri universitari: assieme a quelli storici di levante e ponente, è previsto il consolidamento di quello centrale attorno a via Castiglione, con l'Aula Magna di Santa Lucia, il complesso di San Giovanni in Monte e il Dipartimento di Lingue in via Cartolerie. Qui deve attuarsi una fondamentale azione di recupero e conservazione del patrimonio storico monumentale, con la ristrutturazione di grandi contenitori nel centro storico, veri e propri “luoghi della memoria”, per fini istituzionali e culturali. Vengono poi progettati tre nuovi poli esterni: il Lazzaretto per Ingegneria, il polo del Navile unito al CNR e il polo di Agraria al Caab, che avranno tempi di realizzazione molto lunghi. Sarà infine realizzato un ampio decentramento istituzionale e territoriale, paragonabile a quello del Politecnico di Milano, privilegiando la direttrice della via Emilia (Ozzano E.) e la Romagna adriatica (Forlì, Cesena, Ravenna, Rimini). Si impone così, in modo definitivo e radicale, "il modello storico e latino di città-università", come parte di un più ampio sistema accademico regionale.dettagli
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1 gennaio 1987Il Centro PoggeschiIn un palazzo di via Guerrazzi, ereditato dai Gesuiti come luogo di attività formativa e religiosa, padre Fabrizio Valletti fonda un centro rivolto a studenti universitari. E' intitolato al gesuita Giovanni Poggeschi (1905-1972), prete-artista di San Matteo della Decima, a lungo guida spirituale del seminario diocesano. Fin dal 1925 il centro di formazione religiosa dei Gesuiti ha svolto un'attività di alto livello culturale con gli studenti in via Irnerio 43, in un vasto complesso dotato di numerose sale, biblioteca e campi da gioco, concesso per cinquant'anni dal Credito Romagnolo. Negli anni Settanta padre Rolando Palazzeschi ha orientato il suo impegno con i giovani liceali e universitari sui temi della nonviolenza, della obiezione di coscienza al servizio militare e alle spese per armamenti. A partire da un seminario di ricerca su temi economici svolto nel 1987, il Centro Poggeschi svilupperà in via Guerrazzi una serie di attività - ad esempio la scuola di italiano, il gruppo carcere - nate direttamente “dall'esigenza di dare risposte a domande aperte” nella società. Nel tempo diverrà un “laboratorio di idee e progetti, centro di formazione spirituale, luogo di confronto generazionale, centro di servizio e volontariato” di grande importanza nel panorama bolognese. Dal 2001, dopo la partenza di padre Fabrizio, il Centro sarà affidato a un gruppo di laici e diventerà Associazione Centro Poggeschi (ACP). Un Patto Associativo unirà i vari gruppi in un progetto comune. L'eredità del primo Poggeschi sarà assunta da gruppi focalizzati sulla riflessione religiosa, come la Rete Lojola, o su associazioni dedite ai problemi sociali, come il Gruppo Carcere, il Gruppo Ciad, Aprimondo. L'ACP collaborerà fino al 2011 con varie realtà cittadine: dall'AGESCI all'Università della terza età "Primo Levi", dal Centro Donati alla Rete Lilliput. Metterà a disposizione degli studenti importanti servizi come la biblioteca e l'emeroteca del Centro Documentazione Mondialità, dotato di oltre 50 riviste sui temi della cooperazione internazionale, immigrazione e intercultura.dettagli
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1987Ritrovato a Casteldebole un abitato villanovianoDurante lavori di estrazione di ghiaia nella cava S.I.M. di Casteldebole sono individuate tracce di un insediamento umano, risalente all'età del Ferro. Gli scavi, diretti da Patrizia von Eles e Jacopo Ortalli per conto della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, si susseguono fino al 1993 e portano alla luce un sito di notevoli dimensioni (circa 10.000 mq) e di grande rilevanza scientifica. La zona risulta densamente popolata soprattutto nel periodo villanoviano, tra l'VIII e il VI secolo a.C. L'abitato si colloca vicino al punto di incrocio di due importanti assi di comunicazione, una che segue il corso del Reno verso nord e una che va verso le colline a ovest. Come Casalecchio, Casteldebole risulta un nodo di scambio in comunicazione con Bologna, distante circa 5 chilometri. Accanto al villaggio villanoviano è rinvenuta una necropoli. Le sepolture dell'VIII secolo, simili alle più ricche tombe bolognesi coeve, provano la piena integrazione della zona alle dinamiche culturali del capoluogo. Dal III-II secolo a.C. il territorio appare solcato da canali, indicativi di una robusta sistemazione agraria. Durante gli scavi sono ritrovate le tracce di numerosi fossi rettilinei, sviluppati da N-NE a S-SO e da O-NO a S-SE, che componevano, nel periodo romano, un reticolo ortogonale impostato sugli assi della centuriazione.dettagli
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1987L'Istituto Ramazzini per lo studio dei tumoriIl Senatore Luigi Orlandi (1909-2002) e il professor Cesare Maltoni (1930-2001) danno vita all'Istituto "B. Ramazzini" per lo studio dei tumori e delle malattie ambientali. Viene allestito un Centro di Ricerca sul cancro nel castello di Bentivoglio (che dal 1971 ospita i laboratori del Istituto di Oncologia "Addarii") e attivato un poliambulatorio a Bologna per la diagnosi precoce dei tumori. Il professor Maltoni dirigerà per lunghi anni i laboratori di Bentivoglio e sarà riconosciuto tra i principali ricercatori al mondo sulla malattia del secolo. I suoi studi saranno dedicati soprattutto all'origine ambientale dei tumori e quindi alla loro incidenza in determinate lavorazioni industriali. Sarà il primo a dimostrare la pericolosità di sostanze quali il clorulo di vinile o il benzene. L'Istituto di Maltoni è intitolato a Bernardino Ramazzini, medico emiliano del XVII secolo, considerato il padre della medicina occupazionale.dettagli
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3 febbraio 1987Prima assoluta del "Trionfo della notte" di Guarnieri al ComunaleIl 3 febbraio va in scena al Teatro Comunale la prima esecuzione assoluta del Trionfo della notte, azioni liriche per voci, ensemble vocale e orchestra del compositore mantovano Adriano Guarnieri (1947- ). L’opera ha vinto nel 1985 Premio Abbiati della critica italiana come migliore composizione dell'anno. Il testo è tratto dalla raccolta poetica di Pier Paolo Pasolini La religione del mio tempo (1961). Guarnieri ha compiuto i suoi studi presso il Conservatorio di Bologna, diplomandosi in composizione con Giacomo Manzoni e in Musica Corale con Tito Gotti (1927-2024). Molte delle sue opere saranno ispirate alla figura di Pasolini.dettagli
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28 febbraio 1987L' "Archiginnasio d'oro" a Gina FasoliGina Fasoli (1905-1992), professore emerito dell'Alma Mater, medievista di chiara fama, è la prima donna a ricevere l'Archiginnasio d'oro, ambito premio per i bolognesi, che si sono distinti in ambito culturale. La Fasoli, che ama definirsi "l'unico professore di storia capace di ricamare", è originaria di Bassano del Grappa. Nel 1917, ancora bambina, è sfollata a Bologna con la famiglia, dopo la rotta di Caporetto. La sua personale bibliografia vanta oltre trecento titoli.dettagli
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1 marzo 1987Gli arazzi di Alberto Burri per la Regione Emilia-RomagnaSulla base della legge del “2 per cento”, che favorisce la presenza di opere d'arte contestuali negli edifici pubblici, la Regione Emilia-Romagna commissiona ad Alberto Burri (1915-1995) un intervento artistico per “l’arredamento e l’abbellimento” dell’atrio della prima torre del Fiera District, edificata tra il 1982 e il 1985 da Kenzo Tange. L'artista di Città di Castello concepisce l'idea di due grandi arazzi, ispirati alle monumentali colonne dell'architetto giapponese e ai makimono orientali. Il bozzetto esecutivo in cellotex è consegnato nel settembre 1985 e la realizzazione in lana è affidata alla ditta tedesca Jab di Bielefeld. Nel marzo 1987, sotto la supervisione di Burri, gli arazzi vengono collocati sulla parete dell'atrio della torre di Viale Aldo Moro 30, insieme a un'opera di Pirro Cuniberti. Entrambi i lavori saranno trasferiti successivamente nella sede di viale Aldo Moro 52.dettagli
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3 marzo 1987Il rapimento GazzottiViene rapito l'ingegner Eugenio Gazzotti, titolare di un'azienda di parquet a Trebbo di Reno. Sarà liberato in Toscana, dopo un conflitto a fuoco tra il figlio e i banditi, che lo tengono in ostaggio. Gazzotti morirà il 9 maggio a Firenze per le ferite riportate durante la sparatoria.dettagli
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7 aprile 1987Lauree eccellenti per il IX Centenario dell'UniversitàNel corso delle celebrazioni del IX Centenario dell'Università sono assegnate alcune lauree "eccellenti": il 7 aprile è la volta dell'industriale Raul Gardini (1933-1993), alcuni giorni dopo del principe Carlo d'Inghilterra. Il 26 settembre una laurea ad honorem in farmacia è consegnata al premio Nobel Madre Teresa di Calcutta (1910-1997). Viene infine insignito Pietro Barilla (1913-1993), titolare dell'omonima azienda alimentare.dettagli
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8 giugno 1987Il Telefono azzurroHa inizio il servizio telefonico SOS Infanzia Telefono azzurro, con sede a Bologna, organizzato dall'Aipai per fare emergere i casi di violenza sull'infanzia. A un mese dall'attivazione le denunce saranno già parecchie centinaia.dettagli
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18 luglio 1987La rassegna estiva "Bologna sogna"La rassegna estiva Bologna sogna, promossa dall'Assessore alla Cultura Nicola Sinisi, prevede spettacoli musicali, teatrali, comici, proiezioni di cinema e sceneggiati televisivi all'interno dei cortili di palazzi storici, quali l'Archiginnasio, il Museo Civico, Palazzo Poggi. Vi partecipano, tra gli altri, attori comici già emersi dal concorso "La Zanzara d'oro" e protagonisti al "Gran Pavese" di via del Pratello: da Vito ai Gemelli Ruggeri, da Olga Durano a Tita Ruggeri, al duo Malandrino e Veronica. La rassegna si conclude a ferragosto in piazza Maggiore, con un concerto di Andrea Mingardi, che sostituisce l'appuntamento, divenuto abituale, con Dino Sarti.dettagli
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26 luglio 1987Enzo Biagi e Luca Goldoni si contendono il Premio BancarellaEnzo Biagi (1920-2007) vince per la seconda volta il Premio letterario Bancarella, promosso dai librai di Pontremoli. In finale con Il boss è solo, inchiesta sulla mafia siciliana, batte La tua Africa di Luca Goldoni. L'ex direttore del "Resto del Carlino" aveva già guadagnato il Bancarella nel 1971, con Testimone del tempo.dettagli
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1 agosto 1987Restauri al portico di San LucaViene inaugurata l'illuminazione dei portici di San Luca, finanziata dall'Associazione dei Commercianti (ASCOM). L'anno seguente verrà lanciata l'iniziativa Mille sponsor per san Luca, una grande raccolta fondi per il restauro dei portici. Nel 1989 saranno restaurati vari archi, compreso quello di testa a Porta Saragozza, l'Arco Bonaccorsi. Si interverrà, inoltre, su alcuni affreschi e sulla cosiddetta “Madonna Grassa”, la venerata statua della Vergine col bambino, che si trova non lontano dall'incrocio del portico di San Luca con il torrente Ravone.dettagli
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14 agosto 1987Primo Festival della canzone dialettaleSi tiene in pazza Maggiore il primo festival della canzone dialettale bolognese, organizzato da Aldo Jani su incarico del Comune. Vince la Honolulu Gang con il brano Turtlein in Broadway. L'anno seguente il gruppo si presenterà con L'É Tótta Acqua Strassinè. La seconda edizione del festival (1988) sarà vinta a pari merito da Fausto Carpani e Cesare Malservisi, ottimi eredi di Quinto Ferrari. Carpani trionferà anche nella terza - e ultima - edizione del 1989.dettagli
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1 settembre 1987Una trasmissione televisiva da guinness dei primatiIn un tendone della Festa dell'Unità c'è uno strano palcoscenico, che riproduce un appartamento arredato con tanto di camera da letto e bagno funzionante. Gli attori comici Patrizio Roversi e Syusy Blady vi si intrattengono con ospiti famosi, ma invitando anche persone qualunque. Lo spettacolo è ripreso dalla televisione Rete 7 per oltre 100 ore, anche quando i conduttori vanno a letto. Tra gli ospiti fissi della trasmissione vi sono i gemelli Ruggeri (Eraldo Turra e Luciano Manzalini) e Vito; vi partecipano gli Skiantos e Elio e le Storie Tese, che battono il record mondiale di durata di una canzone con Ti amo bona lé (12 ore). Anche la durata della trasmissione entra nel guinness dei primati: il precedente record era infatti di 25 ore.dettagli
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19 settembre 1987Massimo Osti e C.P. Company in mostra a BerlinoIn occasione del 750° anniversario della fondazione di Berlino, le sale del Reichstag, un tempo sede del Parlamento tedesco, ospitano una manifestazione particolare. Il 19 settembre inaugura, infatti, una mostra di capi di abbigliamento, che celebra i 15 anni di attività di Massimo Osti per CP Company e insieme i 150 anni dalla nascita della confezione tessile. Si tiene anche una sfilata di moda inconsueta, che utilizza, al posto dei tradizionali indossatori e mannequin, dei performer del Traumtheater Salomé. Massimo Osti (1944-2005) è uno stilista e designer di moda bolognese, che sta rivoluzionando la concezione tradizionale del vestire. Egli non viene dal mondo della moda, ma della grafica. La sua prima attività di successo è stata la produzione di magliette serigrafate, alla quale è seguita la proposta del "tinto in capo", un tipo di colorazione degli abiti già confezionati, che ha aperto prospettive illimitate. Da queste esperienze sono nati i marchi di successo C.P. Company (inizialmente Chester Perry, denominazione tratta da un fumetto) e Stone Island. Ma la ricerca di Osti non si fermerà qui. Sarà una ricerca continua di nuovi materiali e nuovi tessuti, una continua sperimentazione, che lo porterà a formare uno straordinario archivio di abbigliamento, di tessuti, di campioni, il Massimo Osti Archive, con oltre 20 mila capi, di varie epoche e raccolti in tutto il mondo. Più che al tradizionale ambiente della moda, lo sguardo e la ricerca dello stilista bolognese si rivolgono all'abbigliamento militare o da lavoro, dove tutto - dalle cuciture ai tipi di tessuto - deve avere una funzione precisa. Il suo obbiettivo fondamentale è, infatti, produrre capi esteticamente validi e attraenti, ma allo stesso tempo comodi, funzionali e destinati a durare. Sarà considerato l'inventore dello sportswear e del casual. I suoi giacconi larghi e colorati saranno adottati dai giovani delle sottoculture urbane: ad esempio dai cosiddetti "paninari".dettagli
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20 settembre 1987Il foglio di poesia "Dispacci"Esce l'ultimo numero di "Dispacci", foglio di poesia pubblicato dalla omonima cooperativa di promozione culturale. Dal 1982 sono stati pubblicati 11 numeri. Del gruppo di redattori fanno parte, assieme al poeta-libraio Roberto Roversi (1923-2012), alcuni giovani scrittori - tra gli altri Gabriele Milli, Severino Cesari, Carla Castelli, Gilberto Centi, Bruno Giorgini, Nicola Muschitiello - interessati a pubblicare raccolte di poesie, da essi "seguite, perseguite, conosciute, discusse e amate". Tra i tredici fogli stampati c'è quello con le composizioni degli ammalati di mente di Santa Maria della Pietà (Roma) e quello con le poesie dei brigatisti rossi rinchiusi nel carcere speciale di Aversa. "Dispacci" è nato dall'esperienza de Il foglio dei quattro giorni, promosso da Roversi e da altri poeti sull'onda dell'attentato alla stazione del 1980 e considerato “registro, se pure essenziale, degli stati d'animo dei giovani convenuti a Bologna per le manifestazioni del 2 agosto 1981”.dettagli
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3 ottobre 1987La banda della Uno BiancaUn gruppo di banditi, che si caratterizza l'uso frequente di una comune Fiat Uno di colore bianco, mette a segno diverse rapine in Emilia. Fino al 1994 la banda compirà oltre cento azioni criminose, facendo numerose vittime e un centinaio di feriti. Alcuni dei componenti sono poliziotti in servizio presso la Questura bolognese.dettagli
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14 novembre 1987La Tetralogia di Wagner al ComunalePer la terza volta nella sua storia è rappresentata al Teatro Comunale la Tetralogia wagneriana dell'Anello del Nibelungo. Dopo la prima del 1883 e la ripresa del 1967, questa edizione, fortemente voluta, è estremamente dispendiosa sia da un punto di vista economico che organizzativo. Il ciclo è affidato alla regia di Pier'Alli. Sul podio si avvicendano Peter Schneider (Rheingold e Sigfried) e Riccardo Chailly (Walkure e Gotterdammerung). Questa edizione riceverà critiche molto positive per il livello qualitativo raggiunto.dettagli
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14 novembre 1987Visitare luoghi difficiliIn una lettera pubblicata dal quotidiano “Il manifesto” nel febbraio 1987 Elisabetta Donini, femminista e pacifista torinese, lancia la proposta di organizzare un campo internazionale di donne in Libano, dopo i massacri nei campi palestinesi di Sabra, Chatila e Burj el Barajneh. Facendo propria la proposta, la Casa delle donne di Torino promuove l'appello “Non ci basta dire basta”, che raccoglie l'adesione di molte realtà nazionali, tra le quali il Centro di documentazione, ricerca e iniziativa delle donne di Bologna. Nel panorama del pacifismo femminile si affaccia il nuovo scenario dell'intervento diretto in situazioni di conflitto. Il 25 maggio se ne discute a Bologna presso il Centro di documentazione donne in un incontro con intellettuali e attiviste mediorientali. In estate i centri di Torino e Bologna organizzano visite in Palestina, Israele e Libano, mentre la proposta del campo internazionale è presentata in settembre a Ginevra alla Conferenza sulla questione palestinese. Il 14-15 novembre 1987 si tiene presso il Centro di documentazione donne di Bologna il primo incontro nazionale del progetto "Visitare i luoghi difficili", inizio di un programma di politica estera femminile attuato attraverso scambi e relazioni internazionali, con il fine di realizzare progetti di cooperazione tra donne del nord e del sud del mondo.dettagli
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16 novembre 1987Inaugurazione delle celebrazioni per il IX Centenario dell'UniversitàIl rettore Fabio Roversi Monaco apre ufficialmente, nella vecchia Aula magna di Palazzo Poggi, le celebrazioni del IX Centenario dell'Università. Nel corso dell'anno seguente saranno organizzati oltre duecento convegni scientifici e aperti 22 musei universitari, con l'allestimento di nuove stanze-museo e percorsi espositivi nello storico Palazzo Poggi, sede centrale dell'Ateneo bolognese. Bologna sarà sotto i riflettori per la presenza di tante personalità della cultura, della scienza, della spiritualità e della politica, laureate ad honorem dall'Alma Mater.dettagli
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27 novembre 1987Vittoria di Alberto Tomba nella Coppa del Mondo di sciIl 27 novembre Alberto Tomba, atipico protagonista degli sport invernali, originario di Castel de' Britti, nei pressi di San Lazzaro di Savena, ottiene al Sestrière la sua prima vittoria nella Coppa del Mondo di sci, vincendo lo slalom speciale. Due giorni dopo replica nel gigante. La carriera sciistica della “Bomba” proseguirà trionfalmente fino al 1998. Il campione bolognese si ritirerà dopo la cinquantesima vittoria in Coppa del Mondo, varie vittorie ai campionati mondiali e alle Olimpiadi invernali. Dominerà il panorama sciistico degli anni Novanta, vincendo quattro coppe del mondo di specialità nello slalom gigante, quattro nello slalom speciale e una coppa del Mondo assoluta (stagione 1994-95).dettagli
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29 novembre 1987Muore lo scultore Cleto TombaMuore all’età di 89 anni lo scultore Cleto Tomba (1898-1987), modellatore finissimo, specialista della plastica di piccolo formato, linguaggio artistico fuori dagli schemi accademici, da lui adottato a partire dagli anni Trenta. L'artista, originario di Castel San Pietro, ha descritto con bonaria ironia in centinaia di statuine di terracotta i vizi e le virtù dei bolognesi, suoi concittadini acquisiti. Le sue scenette argute rimandano all'arte del caricaturista francese Honoré Daumier.dettagli
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10 dicembre 1987Il Porretta Soul FestivalSu iniziativa di Graziano Uliani nasce il Porretta Soul Festival, dedicato alla musica soul e rhythm & blues, in particolare alla musica di Memphis. Il Memphis Sound fu la scuola di Otis Redding (1941-1967), al quale il Festival è dedicato. L'idea nacque infatti a Uliani dopo la sua partecipazione alle celebrazioni per l'anniversario della morte del grande cantante a Macon in Georgia. Il Festival di Porretta diventerà nel tempo un appuntamento musicale di livello internazionale, ospitando vere e proprie leggende della musica nera e contribuendo alla scoperta di talenti del "Deep South" americano. La città di Porretta si guadagnerà un posto nello Stax Museum of American Soul Music di Memphis. Uliani riceverà la cittadinanza onoraria della culla del soul e nel 2009 sarà insignito dell'onorificenza di Ambasciatore nel mondo della "Musica dell'Anima", assegnatagli dal Congresso degli Stati Uniti.dettagli