Massimo Iosa Ghini e il Bolidismo
Nasce il Bolidismo, movimento artistico e culturale creato da una ventina di giovani architetti e designer formatisi all’Università di Firenze. Il gruppo assume la velocità come tema dominante della realtà contemporanea, producendo oggetti molto dinamici e fluidi.
Tra i componenti vi è il bolognese Massimo Iosa Ghini, che ha iniziato la sua carriera nell’ambito del fumetto, pubblicando su riviste come “Alter Linus” e “Frigidaire”.
I suoi primi oggetti sembrano, infatti, provenire direttamente dall’immaginario dei cartoons, con rimandi anche all’aeropittura futurista e alla streamline americana.
Negli anni Ottanta Iosa Ghini sarà collaboratore di Ettore Sottsass e farà parte del gruppo Memphis. Il segno dinamico, evocante la velocità, caratterizzerà tutti i suoi successivi progetti: allestimenti, scenografie, negozi, stand, strutture espositive.
Tra le sue realizzazioni più prestigiose come architetto e designer vi sono il Museo Ferrari a Maranello, la stazione metropolitana di Kropcke ad Hannover, il People Mover di Bologna.
- Aldo Colonetti, François Burkhardt, Gillo Dorfles, Massimo Iosa Ghini. Da designer ad architetto, Bologna, Compositori, 2005
- Massimo Iosa Ghini, catalogo a cura di Alessandra Coppa, Milano, Skira - La Triennale, 2013, p. 51
- Massimo Iosa Ghini. 15 anni di progetti, Milano, Electa, 2001
- C. Morozzi, voce: "Bolidismo", in A. Pansera, Dizionario del design italiano, Cantini, Milano 1995