Per il PCI Bologna ha subito un attacco eversivo premeditato
Si svolge dal 25 al 27 marzo il Congresso della Federazione del Partito Comunista. Il segretario Renzo Imbeni (1944-2005) sostiene che durante i disordini di marzo Bologna è stata vittima di un attacco organizzato, che ha avuto il carattere della premeditazione e non è stato casuale.
Si è voluta colpire la città come simbolo da trent'anni della forza delle sinistre in Italia. Anche Renato Zangheri (1925-2015), durante il consiglio comunale del 13 marzo, ha parlato di "gravissimo attacco" e "attentato eversivo" alla città.
Il sindaco ha individuato tra gli studenti i violenti e i facinorosi che lavorano per distruggere la democrazia. Si delinea un disegno che ha come obbiettivo "di coinvolgere Bologna in una spirale di terrore".
La teoria del complotto è fermamente respinta dagli studenti. Secondo Bifo, leader del Movimento, "non c'è complotto che possa far crescere la gigantesca ondata che oggi sommerge il potere democristiano".
- Il '77 da vicino e da lontano. Per una riflessione sul PCI nel dopoguerra, a cura di Mauro Boarelli, Carlo Ginzburg, Nadia Urbinati, con una appendice documentaria a cura della Biblioteca dell'Archiginnasio, Bologna, Comune, 2019
- Bologna, marzo 1977 ... fatti nostri ..., a cura di Enrico Palandri ... et al., Verona, Bertani, 1977
- Millenovecento77. Quarant'anni dopo. Documenti dagli archivi e dalle biblioteche bolognesi, 2 maggio-25 giugno 2017, Biblioteca comunale dell'Archiginnasio, Bologna, catalogo della mostra documentaria a cura di Valentina Gabusi e Mauro Maggiorani, Bologna, Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, 2019, p. 11
- Renato Zangheri, Bologna '77. Comunisti, potere, dissenso: analisi di un'esperienza dal vivo, intervista di Fabio Mussi, Roma, Editori riuniti, 1978