Servizi igienici comunali
A Bologna sono ancora in funzione 23 “vespasiani”, gli orinatoi pubblici intitolati all'antico imperatore romano, che vietò l'uso di residui organici per alcune lavorazioni (lavanderie, tintorie, ecc.).
Un tempo essi avevano varie forme: dalle semplici lastre di pietra o di marmo sul muro, appena celate da piccoli paraventi, a vere e proprie garitte o edicole dotate di illuminazione e tappezzate di pubblicità.
Negli anni Trenta furono edificati orinatoi a due posti "Tipo 2000" o "Tipo 900" smontabili, "di intonazione razionale e futurista" e capaci, per la loro semplicità, di adattarsi "a qualsiasi stile di costruzione ed ai differenti paesaggi".
L'abitudine a “liberarsi” per strada era così frequente, che molti angoli del centro sono ancora provvisti di appositi “dissuasori”, barre ricurve con aculei in metallo, che impediscono ai maleducati e agli incontinenti di servirsi del cantone per i loro bisogni.
- Jean Pascal Marcacci, Razionalismo e Linea Gotica. Architetture del Duce degli anni Trenta del Novecento in Emilia e Romagna, Bologna, Persiani, 2022, p. 20
- Marco Poli, Bologna com'era, Argelato, Minerva, 2020, p. 136