La crisi della rivista "Il Regno"
La curia bolognese pone vincoli severi alla pubblicazione de “Il Regno”, “rivista di pensiero e d'informazione” dei padri dehoniani, nata nel 1956 e affermatasi decisamente durante il Concilio Vaticano II.
La ragione del provvedimento è la pubblicazione di alcuni articoli particolarmente critici sull'operato dei vescovi.
La linea del direttore Gabriele Gherardi, deciso a trattare, anche senza l'autorizzazione delle gerarchie, temi controversi come il celibato dei sacerdoti, la pace, la povertà nel mondo, dando parola anche alle comunità di base e ai gruppi cattolici del dissenso, porterà a una spaccatura nella comunità dehoniana di via Nosadella.
Nel 1971 il comitato di redazione del "Regno" verrà sfiduciato e alcuni redattori cercheranno di aprire altrove un organo d'informazione più libero.
Nell’ottobre del 1974 vedrà la luce a Roma il periodico "COM-Nuovi Tempi", dall’unione della rivista cattolica “Com”, espressione delle comunità cristiane di base (1972) e della evangelivca “Nuovi Tempi” (1967), diretta dal pastore Giorgio Girardet.
- Giovanni Turbanti, La Chiesa di Bologna dopo il Concilio, in: Storia di Bologna, a cura di Renato Zangheri, Bologna, Bononia University Press, 2013, vol. 4., tomo 2., Bologna in età contemporanea 1915-2000, a cura di Angelo Varni, p. 825