Ricostituita la Compagnia dell'Arte dei Brentadori
Vittorio Rocchi, proprietario dell'albergo “Alla Rocca” di Bazzano promuove la ricostituzione dell'antica Compagnia dell'Arte dei Brentadori, testimoniata nel 1250 dagli Statuti comunali di Bologna.
I brentadori erano addetti al trasporto del vino, con speciali gerle a forma conica. Oltre che trasportarlo, lo assaggiavano, ne valutavano il prezzo e ne riscuotevano la tassa.
In caso di incendio, poi, erano tenuti a intervenire con le loro brente - in questo caso riempite d'acqua - per coadiuvare allo spegnimento.
Avevano sede nell'attuale via dei Pignattari, nel pieno centro della città e a pochi passi dalla chiesa di S. Ambrogio (sulla cui area sarà costruita dal XIV secolo la basilica di San Petronio) e dalla prima sede del Comune, posta in vicolo Colombina. La Compagnia fu soppressa nel 1800, in piena epoca napoleonica.
La nuova compagine si dedica al recupero di tradizioni e prodotti del territorio, in particolare del vino, e alla segnalazione e identificazione degli antichi percorsi collinari, attraverso i quali i Brentadori trasportavano il vino in città.
La cerimonia dell' “intronizzazione” riprende le antiche usanze e gli abiti sontuosi disegnati nel '600 dal Mitelli. All'invito del Consiglio, con la formula "Bevi o vattene!" i nuovi membri rispondono bevendo d'un fiato un calice di vino e il Maestro sfiora loro le spalle con un tralcio di vite centenario.
- Tomaso Garzoni, La piazza universale di tutte le professioni del mondo, a cura di Paolo Cherchi e Beatrice Collina, Torino, G. Einaudi, 1996, vol. 2., p. 1276 sgg.
- Giuseppe Maria Mitelli, Le arti per via a Bologna, Bologna, Tamari, 1969
- Alessandro Molinari Pradelli, Osterie e locande di Bologna. La grassa e la dotta in gloria della tavola: folclore, arte, musica e poesia nelle tradizioni contadine e gastronomiche della città felsinea, Roma, Newton Compton, 1980, pp. 79-86
- Marco Poli, Bologna com'era, Argelato, Minerva, 2020, p. 150
- Carmen Santi, La via dei Brentadori, in: "Nelle Valli Bolognesi", 39 (2018), p. 12