Un calcolatore elettronico in Comune
Il Comune di Bologna delibera di trasformare i propri servizi meccanografici con l'adozione di un calcolatore elettronico. Il 25 ottobre 1966 firma un contratto di fornitura con la ditta IBM.
E' previsto che l'impianto, dotato di una vastissima memoria centrale e di potentissimi circuiti logici, sia collegato per mezzo di una linea telefonica con terminali situati nei quartieri.
L'elaboratore IBM 360 appartiene alla terza generazione degli elaboratori elettronici, quella dei microcircuiti. Può trascrivere l'elenco completo dei cittadini di Bologna in meno di un giorno.
Il centro elettronico comunale entrerà in funzione in fase sperimentale il 7 ottobre 1968. Accedendo agli sportelli decentrati i cittadini potranno farsi rilasciare 37 tipi di certificati anagrafici.
- Le certificazioni anagrafiche e altri servizi affidati a un calcolatore elettronico del comune, in “Comune di Bologna. Notiziario settimanale”, 28 (1966), p. 1, 3
- Il nuovo e funzionale impianto elettronico del comune per la gestione dei servizi anagrafici e certificativi, in “Comune di Bologna. Notiziario settimanale”, 44 (1968), pp. 1, 10-12
- Inaugurato il nuovo centro elettronico, in “Comune di Bologna. Notiziario settimanale”, 45 (1968), pp. 1, 6-7