Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
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1965La lampada "Nesso"Al Salone del Mobile di Milano è presentata la lampada Nesso disegnata dall'architetto bolognese Giancarlo Mattioli (1933-2018) con il Gruppo Architetti Urbanisti “Città Nuova”. E' il progetto vincitore del concorso lanciato nel 1963 dalla ditta Artemide e dalla rivista "Domus", volto a scoprire nuovi modi di concepire la lampada come oggetto luminoso. Nesso si ispira a forme naturali: ricorda una medusa o un fungo. Realizza l'intenzione di diffondere una luce calda senza far vedere la lampadina. Una volta accesa, ogni sua parte è luminosa e contribuisce a questo scopo, "ora per riflessione ora per rifrazione". Verrà messa in produzione da Artemide nel 1967. E' tra le prime lampade ottenute con stampaggio a iniezione in resina ABS (acrilonitrile-butadiene-stirene). Tra le più apprezzate e conosciute degli anni Settanta, sarà considerata un best-seller della plastica, "un'icona internazionale del design futuristico e democratico". Entrerà a far parte della collezione permanente del Museum of Modern Art (MOMA) di New York. Giancarlo Mattioli è tra i fondatori, nel 1961, del Gruppo Architetti Urbanisti "Città Nuova". Chiamato dall'assessore Giuseppe Campos Venuti alla redazione dei piani urbanistici di Bologna, manterrà questo incarico fino al 1999. Seguendo le forme della Nesso, nel 1969 disegnerà un'altra lampada innovativa, la MT, che sarà presentata nel 1972 alla celebre esposizione The New Domestic Landscape di New York, dedicata ai capolavori del design italiano.dettagli
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1965Eugenio Amadori orchestrale e artistaDiplomato in violino al Conservatorio “Rossini” di Pesaro, Eugenio Amadori (1921-2001) entra nell'Orchestra del Teatro comunale di Bologna. Oltre che appassionato musicista è anche un valente artista: nel 1938, a soli 17 anni, si è aggiudicato un importante premio di pittura nella natia Cesena. Durante i 25 anni di attività come professore d'orchestra farà ritratti dei più importanti direttori e cantanti lirici, che si esibiranno nel teatro bolognese, cogliendone, nelle pause delle prove, i tratti caratteristici e le espressioni più singolari. Trasferirà poi i suoi appunti nella creta e formerà così nel tempo una collezione rappresentativa del mondo musicale del secondo Novecento. Alla sua morte, grazie anche alla cura dell'amico e collega Luigi Girati, la preziosa raccolta troverà sede e sarà esposta nelle sale del Museo dell'Accademia Filarmonica.dettagli
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1965Il Seminario regionale "Benedetto XV"Gli architetti Giorgio Trebbi (1926-2002) e Glauco Gresleri (1930-2016) progettano e realizzano il complesso del nuovo seminario regionale pontificio “Benedetto XV”. Esso si sviluppa con andamento “a ferro di cavallo” sulla collina di San Michele in Bosco, in località Barbiano. La struttura dell'edificio è in cemento armato lasciato quasi sempre a vista , a sottolinearne “l'ossatura pulita e aperta”, l'idea di luogo essenziale, non di “comodo albergo” o “residenza ovattata”. L'uso prevalente di materiali “poveri”, in forma modulare e ripetitiva, ha consentito un notevole risparmio nei costi di costruzione. Il criterio distributivo generale prevede una “piastra” centrale in cui sono concentrati gli spazi di comunità – la cappella, l'aula magna, il refettorio, ecc. - mentre nei bracci laterali sono le stanze dell'internato e le aule del liceo e della teologia. Principio informatore di tutto il progetto architettonico è il rapporto luce-materia, evidenziato dalla distribuzione delle fonti luminose e dalla stessa adozione del cemento armato. La “misteriosa incidenza della luce” ha anche il compito di evitare i pericoli “dell'abbandono al piatto squallore o alla retorica monumentalistica e scenografica”, che corrono alcuni luoghi religiosi. Il seminario rimarrà in funzione fino agli anni Ottanta quando a seguito della diminuzione delle vocazioni sarà chiuso dalla Sacra Congregazione degli studi. Il vasto edificio verrà in seguito riutilizzato come struttura ospedaliera dal vicino Istituto Rizzoli.dettagli
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1965Il club "La Grondaia"Vicino a piazza Aldrovandi apre in una cantina il club “La Grondaia” dedicato al cabaret. Nel prezzo del biglietto è compreso un panino alla mortadella.Tra i gruppi che si esibiscono c'è quello degli Archibusti, con Guido De Maria, Franco La Polla (1943-2009) e Francesco Guccini, e quello dei Caba and Madapiz (dalle iniziali dei componenti), con Lucio Dalla e Gianni Cavina.Vi ottiene un grande successo di pubblico anche il cantante Gianni Morandi, all'inizio della carriera.dettagli
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1965Il film "Una bella grinta" di Giuliano MontaldoIl regista Giuliano Montaldo (1930- ) ambienta a Bologna, tra via Zamboni, via Marconi e la stazione, il film Una bella grinta. Racconta la storia del piccolo industriale rampante Ettore Zambrini, impersonato da Renato Salvatori (1934-1988). Nel cast vi sono, oltre allo stesso regista, Enrico Rame, Marina Malfatti e Norma Benguell. La colonna sonora in stile jazz è opera del compositore Piero Umiliani, che si avvale di un gruppo di grandi interpreti, quali Gato Barbieri, Enrico Rava e Franco D'Andrea.dettagli
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10 febbraio 1965Condanna dei bombardamenti americani nel Vietnam del NordIl 10 febbraio la Federazione Giovanile Comunista (FGCI) di Bologna esprime in un documento la preoccupazione per l'inizio dei bombardamenti americani nel Vietnam del Nord. Il 15 febbraio successivo il consiglio comunale approva, con i voti del PSI, del PSIUP e del gruppo Due Torri, un ordine del giorno di condanna del conflitto nel sud-est asiatico. Nei mesi seguenti si susseguono a ritmo serrato assemblee e mobilitazioni in tutti i paesi della provincia bolognese. Il 15 marzo le federazioni giovanili del PCI e del PSI organizzeranno una Marcia della Pace, che si concluderà con un comizio in piazza Malpighi. Vi interverranno il sindaco Dozza, il prof. Giovanni Favilli e Gianni De Michelis della segreteria nazionale dei giovani socialisti.dettagli
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31 marzo 1965Congresso nazionale della CGILDal 31 marzo al 5 aprile si tiene al Palasport di Bologna il VI Congresso della Cgil. Nel corso dei lavori si sviluppa una forte polemica tra la componente comunista e quella socialista. Il segretario Agostino Novella (1905-1974), che sarà confermato, presenta una relazione critica sulla politica economica del governo e del centro-sinistra. Viene proposta una vasta azione sindacale, con momenti di lotta generalizzata, a favore dell'economia pubblica, per la crescita salariale e la diminuzione della disoccupazione.dettagli
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aprile 1965La compagnia dialettale di Arrigo LucchiniL'attore dialettale Arrigo Lucchini (1916-1984) lascia la compagnia di Bruno Lanzarini (1902-1976) e fonda una sua compagnia, che chiamerà “Teater Bulgnèis”. Il debutto della nuova formazione avviene in aprile con la commedia Un Bon omen di Angiolino Boriani, “un vero gioiello di schietta ispirazione petroniana” (Giacomelli). Lucchini rimarrà tra i pochi difensori della tradizione del teatro vernacolare bolognese.dettagli
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26 aprile 1965La mostra "Arte e Resistenza in Europa"Dal 26 aprile al 30 maggio al Museo Civico si tiene la mostra Arte e Resistenza in Europa, coordinata da Cesare Gnudi. L'esposizione, replicata a Torino dall'8 giugno, celebra il ventesimo anniversario della Resistenza. Espone oltre 500 opere pittoriche, plastiche, grafiche dei maggiori artisti europei. La sezione italiana è curata da Raffaele De Grada.dettagli
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5 maggio 1965Celebrazione del voto alle donneDurante la celebrazione del ventesimo anniversario del voto alle donne, l'assessore Adriana Lodi (1933- ) ricorda come eventi strettamente legati tra loro la liberazione dal fascismo e la conquista del voto alle donne. Sono visti come due tappe fondamentali dell'emancipazione sociale in Italia.dettagli
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8 maggio 1965Una nuova sede per la Fiera campionariaLa Fiera campionaria lascia la Montagnola e la piazza VIII Agosto. La 29a edizione si tiene nel nuovo quartiere fieristico di via Stalingrado, inaugurato da Aldo Moro l'8 maggio. I primi dieci padiglioni espositivi, costruiti sulla base del progetto degli arch. Benevolo, Giura Longo e Melograni, vincitore dell'apposito Concorso Nazionale, occupano una superficie di circa 43.000 mq (per un costo di 3 miliardi). Oltre alla campionaria, l'Ente Fiera promuoverà negli anni successivi numerose fiere specializzate.dettagli
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12 maggio 1965Il VII Festival del Jazz al Teatro ComunaleIl 12 e 13 maggio al Teatro Comunale si svolge la VII edizione del Festival Internazionale del Jazz, organizzato dal Comune, dalla Provincia, dall'ENAL e dall'EPT e presentato da Gil Cuppini. Mercoledì 12 maggio si esibiscono il Trio di Franco D'Andrea, il Quartetto di Ted Curson e Gato Barbieri, quello di Johnny Griffin e il Quintetto di Booker Ervin, con il pianista Mal Waldron. Giovedì 13 sono in scena Amedeo Tommasi, ancora Waldron e il Quartetto con Don Cherry e Steve Lacy, già in puro stile free jazz.dettagli
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16 maggio 1965La mostra "Antiche Case dell'Appennino Bolognese"L'associazione Italia Nostra inaugura, presso la Galleria Foscherari, la mostra fotografica dedicata alle Antiche Case dell'Appennino Bolognese. E' il risultato di una lunga campagna di Luigi Fantini (1895-1978), archivista comunale e singolare figura di esploratore, speleologo e paletnologo, attivo soprattutto sulle montagne attorno a Bologna, dove è simpaticamente conosciuto come "al matt di sass". L'importanza di questo rilevamento sistematico dei vecchi edifici, cominciato già negli anni Trenta, è che la maggior parte di essi sono stati distrutti durante la guerra mondiale. Le fotografie di Luigi Fantini e i disegni del nipote Enrico sono in alcuni casi l'unica testimonianza rimasta di queste secolari architetture.dettagli
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10 agosto 1965La vite di FantiniDurante una perlustrazione sulle colline intorno a Pianoro, Luigi Fantini, famoso archeologo e speleologo, trova, nel podere Terzanello di sotto, un raro esemplare di vite, scampata probabilmente alla devastante Phyllossera vastatrix, l'epidemia di filossera che alla fine dell'800 fece scomparire buona parte dei vigneti europei. La pianta, con un tronco di circa 120 cm di circonferenza e tralci di oltre 10 metri, si presenta accoppiata a un olmo centenario. I contadini più anziani la chiamano “il vitone del Seicento” e sostengono si tratti del famoso “nigartein” (negrettino), una varietà d'uva nera coltivata fino all'inizio del secolo e poi sparita. La vite sarà ritrovata nel 2002 in stato di abbandono da Stefano Galli, un giovane volontario della Lipu, che si prodigherà per la sua sopravvivenza, interessando i proprietari del vicino podere Riosto. Nel 2004 saranno fatti 30 innesti in campo, dai quali si otterranno 30 chili d'uva e circa 35 litri di vino, poi battezzato Sogno di Riosto. Dopo numerose ricerche si stabilirà che la “centenaria del Fantini” non appartiene a nessuno dei vitigni iscritti al Registro nazionale delle viti, ma che si tratta di una varietà autonoma.dettagli
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settembre 1965L'Associazione Teatri Emilia-Romagna (Ater)Nasce in settembre l'Associazione Teatri Emilia-Romagna (Ater), con la partecipazione degli enti locali e del Teatro comunale di Bologna. Si occupa del sistema regionale teatrale, promuovendo comunicazione, formazione e distribuzione di spettacoli in Italia e all'estero.dettagli
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1 ottobre 1965Soppressione della Ferrovia Alto Pistoiese (FAP)Dal 1° ottobre è soppressa la linea ferroviaria a scartamento ridotto che collega Pracchia ai paesi della valle del Lima, in provincia di Pistoia. Si tratta di una sorta di “piccola appendice” della Ferrovia Porrettana, appena oltre il confine regionale. Il progetto risale al 1880, da un'idea di Vilfredo Pareto (1848-1923), allora Direttore Generale della Società delle Ferriere Italiane e candidato alle elezioni nazionali nel collegio di Pistoia. La linea è stata poi realizzata nel 1926: suo scopo principale era collegare alla Porrettana le fabbriche belliche della Società Metallurgica Italiana (SMI) situate a Campo Tizzoro e Limestre. Nel dopoguerra la FAP (Ferrovia Alto Pistoiese) è stata utilizzata soprattutto per scopi turistici.dettagli
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9 ottobre 1965Il SAIE e le altre fiere specializzateSi inaugura nel nuovo quartiere fieristico la prima edizione del SAIE, Salone internazionale dell'Edilizia. Si propone come grande campionaria dell'edilizia. Negli anni '80 dal SAIE avranno origine altre due fortunate rassegne del settore: SAIE Due per le finiture d'interni e Cersaie per i prodotti ceramici. Il calendario fieristico bolognese si arricchirà nel tempo di altre manifestazioni specializzate: nel 1968 è la volta di Cosmoprof, salone della profumeria e della cosmesi, seguito nel 1969 dall'EIMA, Fiera internazionale delle Macchine per l'Agricoltura.dettagli
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23 ottobre 1965La Galleria d'arte San LucaIl 23 ottobre inaugura la Galleria d'Arte San Luca, diretta da Marilena Camerini Maj e Giuseppina Scardovi. La mostra d'apertura, dedicata alle opere dell'artista e scultore belga Constant Permeke (1886-1952), è curata da Francesco Arcangeli, autore di una “forte, intensa presentazione” (Mandelli). Situata nella moderna Galleria Cavour, la San Luca ospiterà negli anni seguenti importanti rassegne di artisti italiani e stranieri, da Matta a Cesar, da Leoncillo a Moreni.dettagli
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17 novembre 1965La mostra fotografica "Vietnam chiama" a Palazzo del PodestàIl 17 novembre il sindaco Dozza inaugura la mostra fotografica Vietnam chiama organizzata dalla Federazione bolognese del PCI nella Sala del 600 di Palazzo del Podestà. Pochi giorni prima il Comitato direttivo del PCI ha lanciato una raccolta firme. Il 19 novembre nella sala Luna Rossa si terrà una conferenza con proiezione di un documentario sul Vietnam, mentre il 27 il Comitato universitario indirà una manifestazione per la cessazione della guerra, con interventi dei prof. Giovanni Favilli e Pietro Rescigno. Intanto vari consigli di quartiere e comuni della provincia rispondono positivamente alla raccolta di aiuti pro Vietnam lanciata dalla Charitas Internationalis.dettagli
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19 novembre 1965La chiesa di Alvar Aalto a Riola di VergatoDopo aver conosciuto le sue opere, esposte in mostra a Firenze, il card. Lercaro commissiona ad Alvar Aalto (1898-1976) una chiesa da edificare a Riola di Vergato, ai confini della diocesi bolognese. Il progetto, unico in Italia del grande architetto finlandese, è consegnato ed esposto al pubblico nel 1966. L'edificazione della chiesa sarà a lungo sospesa. I lavori cominceranno nel 1976, sotto la guida di Elissa Aalto, moglie del maestro, da poco scomparso. La costruzione avverrà quasi esclusivamente in cantiere a Pontecchio Marconi, con la sola prefabbricazione, sotto la guida del geom. Mario Tamburini e di alcuni ingegneri della Grandi Lavori. Le varie parti (gli arconi, le vele, il solaio) saranno trasportati a Riola con grossi camion scortati dalla polizia e quindi installate su un fondo di materiale lapideo e sabbioso ricavato dall'alveo del vicino Reno. Le pareti saranno rivestite con lastre di pietra arenaria di Montovolo. L'inaugurazione ufficiale avverrà il 17 giugno 1978, alla presenza dell'Arcivescovo card. Antonio Poma e del ministro della Pubblica Istruzione Mario Pedini.dettagli
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22 novembre 1965Apre la nuova centrale del Latte Granarolo in via CadrianoIl Consorzio Bolognese Produttori Latte (CBPL), sorto nel 1957 nell'hinterland di Bologna per la produzione, trasformazione e commercializzazione del formaggio Grana Padano, si trasferisce dal caseificio di Granarolo nel nuovo stabilimento di via Cadriano, alle porte della città. Il latte Granarolo si afferma negli anni Sessanta come il più venduto a Bologna. Nel 1970 sarà fondata, con l'appoggio dell'Ente Delta Padano, la cooperativa "bianca" Felsinea Latte per gestire, nell'area di Bologna, Ferrara e Rovigo, la fetta di mercato della Polenghi Lombardi entrata in crisi. La concorrenza con Granarolo sarà scongiurata con la nascita, nel 1972, del Consorzio Granarolo Felsinea, che unirà entrambe le realtà. Nel decennio seguente la crescita del gruppo sarà segnata da una serie di acquisizioni in varie zone d’Italia, dalla Puglia, al Lazio, alla Versilia.dettagli
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8 dicembre 1965Il sindaco Dozza accoglie il card. Lercaro alla stazione al rientro dal Concilio Vaticano IIIl sindaco Giuseppe Dozza accoglie alla stazione ferroviaria di Bologna il cardinale Giacomo Lercaro di ritorno dal Concilio Vaticano II. I due uomini non si rivolgevano la parola e il saluto dall'epoca dei fatti d'Ungheria del 1956. E' il segnale della volontà di inaugurare un rapporto nuovo tra l'amministrazione comunale di sinistra e la chiesa.dettagli