Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1964

La grotta "Serafino Calindri" alla Croara

Giancarlo Zuffa del Gruppo Speleologico Bolognese scopre ed esplora, in fondo alla Buca del Budriolo, profonda valle cieca nei pressi del torrente Zena, una delle più importanti grotte del territorio bolognese.

Lunga 1.500 metri e situata a una profondità di 25, la cavità è strutturata su due livelli, di cui quello inferiore percorso da un torrente.

Le forme risultanti dall’intensa attività erosiva e le particolari formazioni gessose ne fanno una delle grotte più interessanti della regione. Vi si può ammirare la maggiore stalattite di gesso nota nelle grotte bolognesi, lunga più di un metro.

Verrà intitolata all'abate Serafino Calindri (1733-1811), ingegnere idraulico e storico, che nella seconda metà del '700 percorse e studiò l'Appennino bolognese, lasciando preziose testimonianze nel suo Dizionario corografico.

Subito dopo l'esplorazione la Grotta Calindri verrà chiusa per preservarne il patrimonio naturalistico e archeologico.

All'interno, infatti, saranno rinvenuti numerosi reperti, che testimoniano la frequentazione del luogo fin dall’Età del bronzo da parte di comunità umane dedite alla raccolta e alla caccia. I resti saranno poi esposti al Museo della Preistoria "Luigi Donini" di San Lazzaro.

Nel 1976, malgrado gli sforzi fatti per tutelarla, la grotta sarà intercettata dalle gallerie della cava di gesso Fiorini, che procureranno gravi danni, compromettendone l'integrità. 

Approfondimenti
  • Edoardo Altara, La grotta Serafino Calindri Croara (Bologna), in: Atti del VI convegno speleologico dell'Emilia-Romagna, Formigine, 19 settembre 1965, a cura delle redazioni di "Sottoterra" e "Speleologia emiliana", s.l., s.e., 1966, pp. 79-85
  • Giulio Badini, La grotta "Serafino Calindri" alla Croara, Milano, Club Alpino Italiano, 1966, in: "Rivista Mensile" del CAI, 12 (1966), pp. 234-239
  • Maria Elena Barbieri, Valentina Manzelli, Emilia-Romagna, Roma, Libreria dello Stato, Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, 2006, p. 460
  • Giorgio Bardella, Claudio Busi, Testimonianze della civiltà subappenninica nella Grotta Serafino Calindri-Croara, Bologna, in: "Notiziario del Gruppo Speleologico Bolognese", 7 (1972), pp. 25-36
  • Anna Maria Brizzolara, I musei archeologici della provincia di Bologna, consulenza di Giorgio Gualandi, Bologna, Nuova Alfa, 1989, p. 165
  • Serafino Calindri, Dizionario corografico, georgico, orittologico, storico ... della Italia, rist. anast., Sala Bolognese, A. Forni, 1972
  • Dal Santerno al Panaro. Bologna e i comuni della provincia nella storia, nell'arte e nella tradizione, a cura e coordinamento di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta, 1987, vol. 3: Dal Santerno al Reno. I comuni bolognesi, p. 93
  • Luigi Fantini, Scritti vari sull'Appennino bolognese, a cura di un amico, Sala Bolognese, A. Forni, 1988, p. 22
  • La grotta Serafino Calindri, a cura del Comune di S. Lazzaro di Savena, Gruppo Speleologico bolognese, Unione speleologica bolognese, Bologna, Grafiche A&B, 2000
  • “... Nel sotterraneo mondo". La frequentazione delle grotte in Emilia-Romagna tra archeologia, storia e speleologia, atti del convegno, Brisighella (RA), 6-7 ottobre 2017, s.l., Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna, 2018
  • Verde Bologna. Parchi, ville, giardini, fotografie di Attilio Gigli, Stefano Monetti, testi di Paola Emilia Rubbi, Oriano Tassinari Clò, Bologna, L'inchiostroblu, 1988, p. 190
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