Programma di sviluppo della città e del comprensorio
Il Comune vara la riforma amministrativa di tipo keynesiano, che moltiplica gli investimenti pubblici, grazie ai mutui contratti con il sistema bancario.
Si passa da una gestione del bilancio comunale in pareggio a un indebitamento finanziario annuale, da ripianare attraverso entrate future, derivanti indirettamente dagli investimenti effettuati.
L'assessore alle finanze Renato Cenerini (1902-1972), considerato la “vestale” del bilancio in pareggio, viene dimesso e al suo posto è nominato Umbro Lorenzini (1925-2000), fautore dell' “eresia del deficit” (Piro).
Il 5 aprile 1963 è approvato il Programma di sviluppo della città e del comprensorio, che rappresenta il primo testo di programmazione comunale in Italia.
Al ponderoso documento contribuisce l'intero apparato dell'amministrazione comunale, con il coordinamento di vari assessori.
- Bologna 1945-1980. Cronologia istituzionale essenziale, a cura di Paola Furlan, in La febbre del fare, documentario di Michele Mellara e Alessandro Rossi, Bologna, Cineteca - Mammut film, 2010, alleg., p. 21
- Un'idea di città. Radici, storia ed opere per il futuro metropolitano di Bologna, Bologna, Finanziaria Bologna Metropolitana, stampa 2004, p. VIII sgg.
- Franco Piro, Comunisti al potere. Economia, società e sistema politico in Emilia-Romagna, 1945-1965. Introduzione alla ricerca, Venezia, Marsilio, 1983, pp. 142-143
- Comune di Bologna, Valutazioni e orientamenti per un programma di sviluppo della città di Bologna e del comprensorio, Bologna, s.e., 1963, 4 voll.