La chiesa della Beata Vergine Immacolata alla Certosa
Su progetto dell'architetto Glauco Gresleri (1930-2016) è edificata, nei pressi del cimitero della Certosa, la chiesa della Beata Vergine Immacolata.
Essa accoglie tutte le istanze che caratterizzano il rinnovamento liturgico promosso a Bologna dal cardinale Giacomo Lercaro (1891-1976), con alcuni anni di anticipo sulle deliberazioni del Concilio Vaticano II.
L'edificio, in stile razionalista mediterraneo, risente della lezione Le Corbusier (1887-1965): alcuni elementi sembrano tratti dalla chiesa di Notre-Dame du Haut a Ronchamp.
Concepito come nucleo di un quartiere che poi non sarà costruito, il complesso comprende anche una scuola, un asilo e altri servizi.
All'interno, la grande aula è illuminata da un lucernaio centrale e da semplici vetrate a colori. Il tabernacolo è opera di padre Costantino Ruggeri (1925-2007).
All'altezza del fonte battesimale, la vetrata a diedro "rientra nell'aula creando un trasparente volume colorato di grande leggerezza e risolvendo il problema dell'angolo" (Matteucci).
- Architettura per lo spazio sacro, Mostra internazionale di architettura dello spazio sacro, Bologna, 20 settembre-20 ottobre 1996, a cura di Fabrizio I. Apollonio, Torino, Allemandi, stampa 1996, p. 147
- G. Bernabei, G. Gresleri, S. Zagnoni, Bologna moderna, 1860-1980, Bologna, Patron, 1984, pp. 182-183
- Bologna. Guida di architettura, progetto editoriale e fotografie di Lorenzo Capellini, coordinamento editoriale di Giuliano Gresleri, Torino, U. Allemandi, 2004, p. 216
- Luigi Bortolotti, Il suburbio di Bologna. Il comune di Bologna fuori le mura nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, stampa 1972, pp. 172-173
- Anna Maria Matteucci, Dalle chiese degli ordini mendicanti alle nuove chiese della fascia suburbana, in: Storia della Chiesa di Bologna, a cura di Paolo Prodi e Lorenzo Paolini, Bergamo, Bolis, 1997, v. 2., pp. 363-364