Progetto per un Ateneo-bis
Il Consiglio di Amministrazione dell'Università decide l'acquisto di 23 poderi (418 ettari) tra la via Emilia e le colline di Ozzano.
Si tratta del primo passo per la realizzazione del decentramento di una parte dell'Università, voluto dai rettori Forni e Battaglia, con l'appoggio dell'Amministrazione comunale.
Il modello prescelto per alcune facoltà scientifiche è quello del campus di tradizione anglo-sassone. Il progetto per l'Ateneo-bis rimarrà sospeso a lungo.
Il trasferimento delle facoltà scientifiche sarà uno dei motivi di scontro tra studenti e autorità politiche ed accademiche durante le contestazioni del '68.
Solo a metà degli anni Novanta sui terreni di Ozzano sarà costruita la nuova facoltà di Veterinaria.
- Alberto Malfitano, L'Università di Bologna dal 1945 al 2000, in: Storia di Bologna, a cura di Renato Zangheri, Bologna, Bononia University Press, 2013, vol. 4., tomo 2., Bologna in età contemporanea 1915-2000, a cura di Angelo Varni, pp. 922-923
- Università degli studi di Bologna, Rassegna storica dell'insediamento. Catalogo ragionato delle realizzazioni edilizie universitarie in rapporto all'assetto urbano, Bologna, Università degli studi di Bologna, 1974, pp. 108-109 (foto)