Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
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1954I "Frati volanti"Il cardinale Lercaro istituisce, con il coordinamento di padre Tommaso Toschi (1922-2016), la Fraternitas, la squadra dei “Frati volanti” per la evangelizzazione e l'opera sociale nella periferia della città, soprattutto in funzione anticomunista. Per dieci anni ventuno religiosi, tra sacerdoti e frati, svolgeranno un'azione capillare di catechismo e celebrazione liturgica in cappelle provvisorie e con auto dotate di altoparlanti. I “Frati volanti” saranno attivi anche durante le campagne elettorali, con manifesti e azioni di disturbo contro i comizi degli avversari politici della sinistra. Durante la crisi ungherese la Fraternitas avrà il compito di curare l'accoglienza dei profughi in fuga dall'invasione sovietica, parte dei quali saranno ospitati direttamente dal cardinale Lercaro.dettagli
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1954Il Teatro sperimentale "Città di Bologna"Viene fondato il Teatro sperimentale “Città di Bologna”, primo organismo teatrale non professionale a struttura permanente. Propone un repertorio in gran parte inedito e testi sperimentali, autori moderni come Ibsen, Becque, Shaw, Jonesco. Tra i suoi principali obiettivi vi è quello di promuovere dibattiti e attività teatrali nei circoli culturali, nelle case del popolo e nei Cral aziendali della città e della regione. L'avvocato Ugo Mocai (1915-2010), ex partigiano ed ex deportato, ne è il regista stabile e il direttore artistico. Il Teatro sperimentale avvierà, tra l'altro, una apprezzata scuola di recitazione, dalla quale nascerà il Gruppo Teatrale Viaggiante (GTV). Allaccerà inoltre rapporti permanenti di collaborazione con il Circolo di Cultura di Bologna per l'allestimento di "letture interpretative" di autori quali Brecht, Cechov, Sebastian e altri.dettagli
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1954Giulietta Masina e Federico Fellini alla prima della "Strada"Giulietta Masina e Federico Fellini intervengono alla prima bolognese della Strada al cinema Fulgor. La Masina (1920-1994) è originaria di San Giorgio di Piano, paese a pochi chilometri da Bologna. Portata a Roma da piccola, ha frequentato la Facoltà di Lettere e tentato diverse strade in ambito artistico: ballerina, violinista, attrice. E' stata però la radio a portarla al successo: nel 1942 assieme a Federico Fellini (1920-1993), che ha sposato l'anno seguente, ha condotto la divertente rubrica Cico e Pallina. Nel 1948 è giunta al cinema con Lattuada in Senza pietà. Con Fellini ha formato nel dopoguerra un esemplare sodalizio umano e professionale. Giulietta è protagonista di alcuni dei più noti film da lui diretti: oltre alla Strada, Le notti di Cabiria (1957), Giulietta degli Spiriti (1965), Ginger e Fred (1985).dettagli
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1954L'ospedale Maggiore ha un reparto neurochirurgicoLa prima neurochirurgia bolognese, dipendente dall'Ospedale Maggiore, è sistemata in due edifici di via Broccaindosso. Gli ambulatori, situati al di qua e aldilà della strada, costringono barelle e barellieri a pericolosi attraversamenti. Il reparto sarà trasferito nel 1961 all'ospedale Bellaria, di cui costituirà una delle principali specialità.dettagli
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1954Il palazzo della TIMOL'azienda telefonica TIMO acquisisce e ristruttura completamente ciò che resta della Casa Beroaldi in via Oberdan 22, un elegante edificio rinascimentale che fu sede tra Otto e Novecento della Società Operaia e della Camera del Lavoro. Tra le poche parti che si sono salvate dal devastante bombardamento del 29 gennaio 1944 vi sono il portico esterno e un balcone, da cui forse parlò Garibaldi. L'interno è completamente rifatto. Al piano terra viene coperto il cortile con portico preesistente e l'arch. Melchiorre Bega (1898-1976) ne ricava un grande salone per il pubblico. Al primo piano è ospitata una nuova parte della centrale telefonica. Un corridoio mette in comunicazione l'ingresso di via Oberdan con quello della vecchia Timo in via Goito. La Società dei telefoni occupa così un intero isolato e costituisce un vero e proprio “distretto” della comunicazione, dotato di una una modernissima centrale automatica. Nel 1954 la TIMO vanta oltre 30.000 abbonati in città.dettagli
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1954Le macchine per i dadi da brodo della ditta CorazzaNatalino Corazza, ex studente delle Aldini Valeriani, poi operaio specializzato all'Acma, fonda una ditta per la produzione di macchine che dosano e confezionano i dadi da brodo. L'azienda si affermerà negli anni successivi a livello internazionale: oltre al packaging dei dadi da brodo, le macchine Corazza saranno progettate anche per il dosaggio e l'inscatolamento di formaggio fuso a forma triangolare (i “formaggini”), di miniporzioni di burro, margarina e lievito, e per il trattamento di numerosi prodotti alimentari. Dal 1975, dopo la morte del fondatore, la ditta sarà guidata dalla moglie Maria Toschi, ex operaia dell'industria farmaceutica, e poi dalla figlia Valeria. Sarà in grado di proiettarsi verso l'esportazione, stringendo accordi con la multinazionale Morningside. Dal 2011 farà parte del Gruppo IMA. A Maria Toschi Corazza - e alla sua idea della macchina per impacchettare il glutammato - l'attrice Marinella Manicardi dedicherà lo spettacolo La Maria dei dadi da brodo, che andrà in scena nel 2012 all'Arena del Sole.dettagli
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1954Arriva la TelevisioneGrazie a una grande antenna installata sul monte Venda, nella zona dei Colli Euganei, i cittadini bolognesi possono assistere alle prime trasmissioni televisive. All'inizio gli apparecchi TV si trovano soprattutto nei locali pubblici e le visioni sono collettive.dettagli
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1954La collana "Dal soggetto al film" dell'editore CappelliCurata dal critico Renzo Renzi (1919-2004) nasce Dal soggetto al film, la prima delle collane cinematografiche dell'editore Cappelli. Si propone di pubblicare i documenti che preparano e accompagnano la lavorazione di un film, in particolare la sceneggiatura. Celebrata come una delle migliori collane al mondo di documentazione cinematografica, ospiterà soprattutto volumi dedicati ai capolavori del cinema italiano, da Fellini a De Sica, da Antonioni a Visconti.dettagli
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1954Fa discutere la Casa del Rotary in Piazza RavegnanaL'architetto Melchiorre Bega (1898-1976) progetta la Casa del Rotary in Piazza Ravegnana, accanto alle Due Torri. L'opera suscita notevoli polemiche per l'estraneità al contesto storico. Vi si oppone soprattutto la Soprintendenza ai Monumenti, nella persona di Alfredo Barbacci (1896-1989). Bega sostiene di non poter fare altro che inserire un edificio del suo tempo, essendo le imitazioni insincere. E' sostenuto nella sua scelta da illustri colleghi, quali Giò Ponti, Giuseppe Vaccaro e Enrico De Angeli. Secondo Giuliano Gresleri, invece, la loggia a piano terra "non raggiunge tensioni spaziali". A seguito delle tante critiche ricevute, Bega deciderà di lasciare la città.dettagli
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1954Il film "Hanno rubato un tram" con Aldo FabriziRiscuote grande successo il film Hanno rubato un tram, con Aldo Fabrizi e Carlo Campanini. E' girato a Bologna, in buona parte al Florida, il circolo aziendale estivo dell'ATC. Vi appare, in veste di avvocato, un personaggio ben noto ai cittadini bolognesi, Oreste Biavati (1890-1971), venditore di lamette e oratore a braccio della Piazzola. In alcune scene è impiegato il signor Testi, un vero manovratore dei tram di Bologna. Viste dal tram si riconoscono alcune strade e piazze del centro, da piazza Malpighi a Strada Maggiore, da via San Vitale a piazza Minghetti. Vi sono inoltre immagini del deposito periferico della Zucca, alla Bolognina.dettagli
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1954La mostra fotografica "Visioni di Bologna" e lo Studio VillaniNel Salone del Podestà si tiene la mostra fotografica Visioni di Bologna. La prima sezione, curata da Guido Zucchini, promuove una serie di fotoconfronti col passato della città. Le fotografie sono a cura dello Studio Villani, il più importante studio fotografico attivo a Bologna nel Novecento. Achille Villani (1870-1945) ha aperto il suo studio nel 1914 in via Santo Stefano. Nel 1921 ha registrato la sua ditta alla Camera di Commercio, iniziando una proficua attività di riproduzione dei principali monumenti della città. Dopo la morte di Achille nel 1945 la conduzione è passata ai figli Vittorio, Corrado e Aldo. Nel 1950 si è costituita la ditta "Achille Villani e Figli", che da allora si distinguerà documentando la realtà economica e industriale italiana. Lascerà, attraverso il suo imponente archivio fotografico, fondamentali testimonianze sull’organizzazione del lavoro, le nuove strutture industriali, le attività commerciali e produttive del paese e in particolare di Bologna e dell’Emilia.dettagli
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1954L'Ufficio Nuove Chiese e le sedi parrocchiali provvisoriePer iniziativa del cardinale Lercaro è costituito un ufficio di studio per problemi di vita pastorale della città e periferia, poi denominato “Ufficio nuove chiese di periferia”. La sezione tecnica è formata dagli architetti Giorgio Trebbi (1926-2002) e Glauco Gresleri (1930-2016). Vi partecipa mons. Luciano Gherardi (1919-1999), direttore dell'Ufficio Tecnico Organizzativo Arcivescovile (UTOA). Tra le realizzazioni dell'Ufficio Nuove Chiese vi sono il censimento delle proprietà della Chiesa bolognese e le indagini per la localizzazione di nuove sedi parrocchiali e servizi sociali e assistenziali nella periferia cittadina in continua espansione. La costruzione di nuove chiese nella diocesi è preceduta in questo periodo dall'insediamento provvisorio delle sedi parrocchiali in capannoni, garage e negozi. Nel caso di San Vincenzo dé Paoli nel quartiere San Donato la parrocchia è dapprima collocata in uno scantinato e poi in un edificio in larga parte prefabbricato e smontabile. Altri esempi di edifici religiosi provvisori sono San Giuseppe Lavoratore e San Eugenio al Ravone. Un'opera di "pronto soccorso religioso" è svolto da una "cappella volante" allestita su un autobus. La lunga "epopea bolognese" delle chiese periferiche porterà, nel tempo, alla costruzione di 94 edifici di culto, con il coinvolgimento di architetti italiani e stranieri.dettagli
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1954La casa editrice MalipieroGiuseppe Malipiero fonda a Ozzano Emilia la Malipiero S.p.A., una casa editrice che ha come obiettivo la pubblicazione di libri per la gioventù: fiabe, romanzi di avventura, ma anche saggi pedagogici e di psicologia infantile. Tra le prime collane si distingue la "Galleria dei grandi romanzi", sulle più importanti opere narrative dell'800. "Raccontagrillo" e "Libri della Cicogna" sono invece collane per i più piccoli, "Albi" addirittura per bimbi che non sanno ancora leggere. Nel 1955 Malipiero lancerà il "Premio Città di Bologna", vinto l'anno seguente da Piero Bartolini con Educazione e Scoutismo. Da questa iniziativa scaturirà la collana "il fanciullo nel mondo moderno", in cui verranno pubblicati testi sull'educazione giovanile. Nel 1990 la Malipiero Edizioni sarà rilevata dalla Franco Cosimo Panini Editore e diventerà Franco Panini Scuola.dettagli
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1 gennaio 1954L'Azienda Provincializzata TrasportiDal 1° gennaio l'Amministrazione provinciale istituisce l'APT, Azienda Provincializzata Trasporti. Gestirà i servizi di trasporto extraurbani della provincia e il servizio urbano di Imola, assorbendo i servizi di vari gestori privati. Dal 1° gennaio 1975 dalla fusione dell'APT con l'Azienda Trasporti Municipali (ATM), operatore dei servizi urbani di Bologna, nascerà l'ATC, Azienda Trasporti Consorziali.dettagli
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25 febbraio 1954Convenzione Università Enti localiIl Comune, la Provincia, la Camera di Commercio e alcune banche cittadine firmano un accordo per il sostegno all'Università. E' la prima convenzione del dopoguerra: si stabilisce il trasferimento all'Ateneo dei terreni prospicienti a Palazzo Poggi su via Zamboni, dove sorgeranno le nuove facoltà di Lettere e Economia e Commercio, e di quelli alla confluenza tra via Belle Arti e via Zamboni, per la costruzione di un Collegio femminile e dell'Istituto matematico.dettagli
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18 marzo 1954Gli sfratti delle case del popoloSulla base di una deliberazione del governo Scelba del 18 marzo, che stabilisce il recupero allo stato dei beni di proprietà del partito fascista e di altri beni demaniali in uso a organizzazioni di parte, ha inizio lo sfratto di molte Case del Popolo. A Bologna e provincia sono diciotto le strutture evacuate, a partire da quella di Medicina (ex Casa del Fascio) il 30 giugno. Spesso gli sgomberi sono accompagnati da episodi di violenza e arresti. A Marzabotto le cariche della polizia producono alcuni feriti. Contusi e fermi si registrano anche a Crevalcore. Le ex Case del fascio e della GIL occupate dalle organizzazioni antifasciste erano in molti casi sedi sindacali e socialiste sequestrate con la forza dai fascisti negli anni Venti. Alcuni sindaci contrari al provvedimento del governo verranno destituiti. Giuseppe Brini del settimanale “La lotta” e Rubens Borghi della sezione Casoni del PCI saranno arrestati per aver commentato negativamente gli sfratti.dettagli
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aprile 1954A Torino "Dieci artisti bolognesi"Francesco Arcangeli presenta alla galleria La Bussola di Torino la mostra Dieci artisti bolognesi. Tra essi vi sono i pittori del gruppo "Cronache" Pompilio Mandelli, Giovanni Ciangottini e Ilario Rossi, l'anziano ma ancora vitale Carlo Corsi, i giovani Vasco Bendini, Giuseppe Ferrari, Leone Pancaldi, Bruno Pulga, Sergio Romiti, Sergio Vacchi. Nel catalogo il critico bolognese, fautore di un estremo naturalismo informale, prende le distanze sia dall'astrattismo che dal realismo, dominanti in questo periodo nel panorama artistico italiano.dettagli
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aprile 1954Arresto del segretario della FIOMDavanti alla fabbrica SABIEM la polizia arresta il segretario della FIOM provinciale Rino Bonazzi. Impiegato alla Calzoni, il leader sindacale è stato attivo nel movimento partigiano bolognese. Dall'inizio del 1945 ha fatto parte del CLN.dettagli
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16 giugno 1954La biblioteca dei ragazzi ai Giardini MargheritaNella palazzina in stile liberty dei giardini Margherita è inaugurata la biblioteca comunale dei ragazzi. L'idea, partita dalla Soprintendenza bibliografica, è stata prontamente accolta dall'Amministrazione comunale, che ha messo a disposizione i locali, e dalla Direzione Generale delle Accademie e Biblioteche, che ha offerto le scaffalature metalliche. La dotazione iniziale è di circa 2.800 volumi, parte dei quali donati dall'associazione femminile Soroptimist Club e parte dall'Ufficio Assistenza scolastica del Comune. Inserita nel cuore dei giardini pubblici, la biblioteca è affiancata da un centro ricreativo, dotato di giochi da tavolo e televisione. Nel 1960 sarà installata sul tetto una specola del Gruppo Astrofili del Centro Giovanile Giardini Margherita. La biblioteca dei ragazzi sarà chiusa nel 1977, per riaprire alcuni anni più tardi presso la Villa Aldrovandi Mazzacorati in via Toscana. La palazzina dei Giardini ospiterà, da allora una scuola materna.dettagli
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1 settembre 1954La mostra di Guido Reni inaugura le Biennali d'arte anticaE' inaugurata il 1° settembre la grande mostra di Guido Reni nel palazzo dell'Archiginnasio, curata da Cesare Gnudi (1910-1981), storico dell'arte e direttore della Soprintendenza di Bologna. Aprirà la strada “a una vera e profonda comprensione dell'artista, lasciando realmente apprezzare le componenti della sua arte”. Il catalogo è stampato dalle Edizioni Alfa di Elio Castagnetti, all'esordio di un'attività editoriale che documenterà negli anni successivi le mostre e le campagne di rilevamento e tutela della Soprintendenza. Con questa mostra iniziano le "Biennali d'arte della Città di Bologna", ideate e dirette da Gnudi e allestite dall'architetto Leone Pancaldi. Esse riguarderanno, fino al 1968, i maggiori protagonisti della pittura bolognese ed emiliana del Sei-Settecento. Oltre che fare il punto criticamente sulla grande tradizione dell'arte locale, sulla scia dell'insegnamento di Roberto Longhi, le Biennali saranno una grande occasione di avvicinamento all'arte per il grande pubblico, in particolare per i cittadini bolognesi.dettagli
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settembre 1954Il restauro della sinagoga bologneseRiapre al culto il Tempio israelitico di via de' Gombruti. Il restauro, intrapreso l’anno precedente, è stato curato da Guido Muggia, figlio dell'architetto che l'ha progettato e costruito: Attilio Muggia (1861-1936). La struttura cerca di ripetere in chiave moderna quella precedente, gravemente danneggiata nel 1943 durante un bombardamento aereo. La sala è divisa in tre navate. Sopra al grande 'aron vi sono le Tavole della Legge e un finestrone con vetrate policrome, che disegnano la stella di David e, più in basso, la menorah. Le navate laterali sono sovrastate dal matroneo, chiuso da una balaustra in ferro battuto. Una lapide all'esterno ricorda il rabbino capo Alberto Orvieto e gli altri ebrei bolognesi deportati senza ritorno nei campi di sterminio nazisti.dettagli
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19 settembre 1954La Carrera di Castel San PietroSi corre per la prima volta la Carrera di Castel San Pietro Terme, gara “autopodistica” per le strade del paese. Nasce da un'idea del giornalista Medardo Manara, desideroso di valorizzare e rilanciare la tradizionale Sagra della Braciola. Il nome riprende quello della Carrera Panamericana, vinta l'anno precedente su Lancia D24 Sport dal pilota argentino Juan Manuel Fangio. E' una sfida tra carrioli a quattro ruote guidate da due persone – di norma residenti nel comune - che si alternano alla spinta. Le “carrere” sono costruite - ad imitazione delle vetture da corsa - con scarti di officina, vecchi serbatoi di aerei, telai e ruote di biciclette, ma anche con pezzi di legno e cartapesta. Le prime edizioni della Carrera di Castel San Pietro saranno vinte dalla Scuderia Piana e dalla squadra del Rione Montagnola. Con l'andar del tempo la bizzarra corsa, che si terrà sempre la seconda settimana di settembre, registrerà un aumento costante di partecipazione e interesse, con una preparazione sempre più raffinata degli atleti e delle vetture.dettagli
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2 ottobre 1954Nuovo treno elettrico per la linea Bologna-FerraraIl cardinale Giacomo Lercaro e il ministro dei trasporti Bernardo Mattarella, accompagnati dal sindaco e dal prefetto di Bologna, inaugurano il nuovo treno elettrico sulla linea ferroviaria Bologna-Ferrara. Il tratto, di 47 chilometri a doppio binario, è il primo della Bologna-Venezia, di cui la guerra ha sospeso l’elettrificazione. Con i nuovi impianti i diretti guadagnano da subito cinque minuti, gli accellerati un quarto d’ora. La linea serve ogni anno circa 4 milioni di viaggiatori. E’ previsto un aumento del numero delle corse e della portata dei convogli.dettagli
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3 ottobre 1954Consacrazione della basilica di San PetronioDavanti a una grande folla di fedeli, radunata in piazza Maggiore, il cardinale arcivescovo Giacomo Lercaro consacra la basilica di San Petronio. La funzione solenne dura quasi otto ore (dalle 15,30 alle 22) e si conclude con l'arrivo in piazza dei cortei provenienti dalle dodici porte cittadine. L'annuncio della Consacrazione ha colto di sorpresa i bolognesi, che credevano la chiesa già consacrata da secoli. In realtà la basilica non è mai stata ultimata e solo dopo il 1929, a seguito dei Patti Lateranensi, è stata affidata alla Diocesi. Precedentemente apparteneva al Comune: in passato era il simbolo della relativa autonomia del popolo bolognese dal dominio pontificio, sancita solennemente con i capitoli di Nicolò V (1447). A ricordo della Consacrazione, l'8 dicembre verrà collocata all'interno della chiesa una statua del cardinal Lercaro, opera dello scultore Giacomo Manzù.dettagli
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10 ottobre 1954L'AntonianoSi inaugura il primo edificio del complesso dell'Antoniano in via Guinizelli. Creato nel 1953, il Centro ospita le iniziative di carità di padre Ernesto Caroli (1917-2009) - un ex cappellano militare che ha conosciuto i lager nazisti - e di altri Frati Minori Francescani: la Mensa del povero, il Salvadanaio del povero, la Gerla di Sant'Antonio. Particolarmente attenti, nella loro opera di apostolato e di incontro con il popolo, agli strumenti di comunicazione moderni, i frati dell'Antoniano saranno promotori negli anni seguenti del Piccolo coro diretto da Mariele Ventre (1939-1995) e ospiteranno la trasmissione televisiva dello Zecchino d'oro, festival canoro dedicato ai bambini. Il complesso conventuale sarà anche sede di una importante e longeva scuola di teatro, l'Accademia Antoniana, “piuttosto rigorosa, selettiva, tradizionalista” (Cumani), guidata da Gilka Matteuzzi. Tra le iniziative meritevoli dell'Antoniano vi saranno anche la Biennale d'arte sacra contemporanea e la Mostra mondiale d'arte per ragazzi.dettagli
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17 ottobre 1954Prima mostra nazionale d'arte sacra contemporaneaDal 17 ottobre al 7 novembre si tiene all'Antoniano la prima mostra nazionale d'arte sacra contemporanea, sotto il patronato del cardinale Giacomo Lercaro e dei padri Sepinscki e Curzola dell'ordine minoritico. I fratelli Canova mettono in palio premi per un milione. Nella giuria vi sono tra gli altri Francesco Arcangeli, Ferruccio Giacomelli e Francesco Messina. I promotori si aspettano dagli artisti “un risveglio di religiosità dell'arte sacra”. Il primo premio per la pittura è assegnato al bolognese Corrado Corazza. La mostra verrà ripetuta negli anni seguenti. A partire dalla terza edizione del 1958 prenderà il nome di Biennale nazionale d'arte sacra contemporanea.dettagli
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18 ottobre 1954Muore Francesco Zanardi, il "sindaco del pane"Il 18 ottobre muore il “sindaco galantuomo” Francesco Zanardi (1873-1954). Originario di Poggio Rusco (MN), di famiglia agiata e garibaldina, fu studente e si laureò in Farmacia all'Alma Mater, intrecciando fecondi rapporti con studiosi e scienziati emeriti, quali Augusto Righi, Giacomo Ciamician, Pietro Albertoni. Dopo una prima esperienza politica a Poggio Rusco, dove ricoprì la carica sindaco e consigliere comunale tra il 1901 e il 1910, entrò nella giunta popolare di Golinelli come Assessore all'Igiene. Nel 1914, con la vittoria socialista alle elezioni amministrative, divenne primo cittadino a Bologna, guadagnandosi, per la sua opera a favore delle classi meno abbienti, il titolo di "sindaco del pane". Il giornalista Enzo Biagi ne ha tracciato un ricordo sul quotidiano "La Stampa": socialista umanitario vicino a Turati, Zanardi credeva fortemente che per i poveri le biblioteche fossero più utili dei comizi, le colonie elioterapiche più dei manifesti. "Aveva una fede illimitata nei fatti e un'enorme diffidenza per le parole".dettagli
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novembre 1954Gli "ultimi naturalisti" di Francesco ArcangeliIl saggio di Francesco Arcangeli Gli ultimi naturalisti, pubblicato sul n.59 della rivista d'arte “Paragone”, provoca entusiasmo nell'ambiente culturale bolognese, gettando le fondamenta di una sorta di movimento “informale” padano. Vi partecipano artisti da alcuni anni seguiti assiduamente e sostenuti dal critico bolognese: da Pompilio Mandelli (1912-2006) a Ennio Morlotti (1910-1992), da Sergio Romiti (1928-2000) a Bruno Pulga (1922-1993), da Vasco Bendini (1922-2015) a Sergio Vacchi (1925-2016). Non mancheranno però ad Arcangeli notevoli critiche. Sferzante la stroncatura di Giorgio Morandi: "è una natura vista dall'occhio della gallina".dettagli
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dicembre 1954Convegno per la rinascita dell'AppenninoOrganizzato dall'amministrazione provinciale si tiene a dicembre il Convegno per la rinascita dell'Appennino, in cui si affronta il problema dello spopolamento della montagna: più di 600 poderi risultano abbandonati.dettagli
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8 dicembre 1954Restauri del portico di San Luca per l'Anno MarianoCon l'Enciclica Fulgens corona dell'8 dicembre 1953 papa Pio XII ha indetto per il 1954 l'Anno Mariano, il primo della storia, in occasione del centenario della definizione del dogma dell'Immacolata Concezione. Celebrato con fervore da tutte le diocesi del mondo, esso termina solennemente in San Pietro l'8 dicembre con l'istituzione della festa di Maria Regina. Tra le iniziative che si svolgono a Bologna vi è un ampio restauro del portico di San Luca, comprendente diversi archi e alcune cappelle del Rosario. In quella del primo mistero Luigi Simoncini ridipinge a olio l'Orazione di Gesù nell'orto. In quella del terzo mistero Renato Pasqui dipinge, su iniziativa del card. Marcello Mimmi, la Natività di Gesù, al posto dell'affresco del sec. XVIII andato perduto. Le offerte per i restauri provengono da parrocchie, pie associazioni, collegi e istituti, privati cittadini.dettagli
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18 dicembre 1954Apre la galleria d'arte "La Loggia"Con la mostra 36 dipinti di Maestri italiani, curata da Francesco Arcangeli, apre i battenti in via Castiglione la galleria "La Loggia". Diretta da Bruno Nanni e Maria Pederzini, con la collaborazione di critici quali Giancarlo Cavalli, Francesco Arcangeli e Luigi Carluccio, svolge negli anni Cinquanta un ruolo di aggiornamento per la cultura locale. Ospiterà personali di artisti di vaglia: Gorky (1957), Fautrier (1958, 1959), Burri (1957, 1959), Bacon e Sutherland. Dopo la biennale veneziana del 1964, aprirà agli artisti pop inglesi e americani. Dal 1991 diventerà galleria "Paolo Nanni" nella nuova sede di via Santo Stafano.dettagli