Processo ai partigiani della 2a Brigata Garibaldi “Paolo”
La Corte d'Assise di Bologna decide pene pesanti - compresi 4 ergastoli - per 27 ex partigiani della 2a Brigata Garibaldi “Paolo”, operante nella Bassa bolognese, accusati di rappresaglie contro i fascisti nel maggio 1945.
Tra queste, l'uccisione dei sette fratelli Govoni di Pieve di Cento. I loro resti furono trovati, assieme a quelli di altre dieci persone scomparse, in una fossa comune scavata nel podere Grazia, vicino ad Argelato.
All'epoca della sentenza molti degli inquisiti sono lontani dall'Italia, espatriati nei paesi dell'Est europeo.
Per i loro commenti alla condanna, i giornalisti Davide Lajolo e Corso Bacchilega dell’ “Unità” saranno querelati per vilipendio alla magistratura.
- "Almanacco di Bologna" (2003), p. 78
- Adelmo Caselli, Prelevati. La politica, il lavoro, la vita, l'odio, la violenza, i prelevamenti, le uccisioni e i processi nella lunga liberazione di Pieve di Cento, 1945-1951, 2. ed., Pieve di Cento, Bagnoli1920 edizioni, 2011, p. 93 sgg.
- Gianluca Costantini, Saturno Carnoli, Andrea Colombari, Ultimo. Storia ordinaria di guerra civile, Jesolo Lido (Ve), Edizioni del Vento, 2007, p. 101 sgg.
- Nazario Sauro Onofri, Il triangolo rosso, 1943-1947. La verità sul dopoguerra in Emilia-Romagna attraverso i documenti d'archivio, Roma, Sapere 2000, 1994, p. 99
- Giorgio Pisanò, Paolo Pisanò, Il triangolo della morte. La politica della strage in Emilia durante e dopo la guerra civile, Milano, Mursia, 2003, p. 391 sgg.
- Angela Maria Politi, Luca Alessandrini, I partigiani emiliani dalla liberazione ai processi del dopoguerra, in Istituto Storico Provinciale della Resistenza, Bologna, Guerra, resistenza e dopoguerra. Storiografia e polemiche recenti, Bologna, Istituto Storico Provinciale della Resistenza, 1991
- Gianfranco Stella, I lunghi mesi del '45 in Emilia Romagna, Ravenna, Tipografia moderna, 2005