Il processo contro la Banda Carità
Presso la corte d'Assise di Bologna si conclude il processo d'appello contro 49 componenti - 18 dei quali risultano latitanti - del reparto di polizia speciale della RSI conosciuto come la Banda Carità.
Oltre al maggiore Mario Carità (1904-1945), ne facevano parte, tra gli altri, Giuseppe Bernasconi ed il frate Epaminonda Troja. Il reparto, arrivato nel tempo fino a duecento unità, era composto anche da ex detenuti per reati comuni.
Compiva omicidi e torture di antifascisti nel suo covo di via Bolognese a Firenze, in uno stabile - chiamato in seguito Villa Triste - che era stato requisito dai Tedeschi come sede della polizia politica (SD - Sicherheintdienst).
Dopo l'arrivo degli Alleati a Firenze, la banda si trasferì nel Veneto. Operò a Padova alle dipendenze della SS, dove contribuì a sgominare la locale rete dei Gap.
La sentenza, emessa il 3 novembre, riduce ulteriormente le pene non troppo severe dei processi precedenti, celebrati a Lucca e a Padova.
- Riccardo Caporale, La Banda Carità. Storia del Reparto servizi speciali, 1943-45, Lucca, S. Marco litotipo, 2005
- Mimmo Franzinelli, Tortura. Storie dell'occupazione nazista e della guerra civile (1943-45), Milano, Mondadori, 2018
- Lutz Klinkhammer, L'occupazione tedesca in Italia, 1943-1945, Torino, Bollati Boringhieri, 1996
- Andrea Mugnai, La Banda Carità: ora che l'innocenza reclama almeno un'eco, Becocci, 1995
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Santo Peli, Storie di GAP. Terrorismo urbano e Resistenza, Torino, Einaudi, 2014, pp. 87-88