Bartali vince ancora il Giro dell'Emilia
Il campione Gino Bartali (1914-2000) si ripresenta in gran forma alla 37a edizione del Giro dell'Emilia di ciclismo.
Secondo i cronisti "è venuto a Bologna a rubare alla statua del Nettuno l'appellativo di Gigante" (Archivio Luce).
La partenza è da piazza Maggiore: il gruppo sfila ai piedi di Palazzo d'Accursio, salutato da migliaia di bolognesi entusiasti.
Dopo le prime schermaglie nella valle del Reno e sulle prime salite dell'Appennino, i corridori iniziano la salita del passo dell'Abetone, "vero giudice" del Giro dell'Emilia.
Giancarlo Astrua e Lino Sartini si lanciano generosamente all'attacco. Dietro di loro Bartali entra progressivamente in azione, guidando un gruppetto di inseguitori.
Al Gran Premio della Montagna il campione passa tra due ali di pubblico entusiasta a soli due minuti da Astrua. In discesa recupera i fuggitivi e transita per primo sull'ultima vetta del Barigazzo.
Una grande folla attende i corridori sul traguardo posto a Bologna sui viali di circonvallazione. Dopo oltre sei ore di corsa, "Ginettaccio" trionfa, regolando in volata i compagni di fuga.
Questa seconda, consecutiva vittoria, gli frutterà un nuovo nomignolo: "il Gino dell'Emilia".
- Paolo Costa, Gino Bartali. La vita, le imprese, le polemiche, con un'intervista di Marco Pastonesi, Portogruaro, Ediciclo, 2001, p. 145
- Antonio Graziani, Bologna e la sua provincia. Fra gli anni '20 e gli anni '70 dall'archivio dell'Istituto Luce, Ortona, Menabò - s.l., Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna (ecc.), 2007, pp. 178-179 (foto)
- Claudio Gregori, Coppi contro Bartali. Gli eroi di un ciclismo di altri tempi, Santarcangelo di Romagna, Diarkos, 2020, p. 317