Proteste contro il "Generale Peste"
La visita in Italia del generale americano Matthew B. Ridgway (1895-1993), comandante supremo delle forze alleate in Europa, provoca animate proteste in varie città, organizzate dal Movimento dei partigiani della Pace e dai partiti di sinistra.
Ridgway è soprannominato il “Generale Peste”, per aver usato armi chimiche contro i civili nella guerra di Corea.
Il 15 giugno a Roma, dove sono vietati alcuni comizi del PCI, la polizia carica i manifestanti a Largo Argentina e spara contro militanti di sinistra a Centocelle.
Nella capitale vengono fermate più di 500 persone. Tra gli arrestati vi sono due futuri storici: Sergio Bertelli e Renzo De Felice.
A Napoli la Celere assedia l'Ateneo e blocca gli accessi alle sedi di alcuni giornali. A Livorno e a Firenze è imposto il coprifuoco notturno.
Il 16 giugno le proteste continuano in varie località emiliane. A Bologna viene caricata, con lancio di lacrimogeni, un'assemblea pacifica indetta dagli studenti della facoltà di medicina.
- Francesco Magri, La Democrazia cristiana in Italia, Milano, La Fiaccola, vol. 1., 1954, p. 107, 120
- Tiziana Noce, Nella città degli uomini. Donne e pratica della politica a Livorno fra guerra e ricostruzione, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2004, p. 300
- Renzo De Felice. Studi e testimonianze, a cura di Luigi Goglia e Renato Moro, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 2002, p. 103
- Renata Stefanini Salvati, Sono stata una rivoluzionaria di professione, Arrone, Thyrus, 1998, pp. 95-96
- Palmiri Togliatti, Discorsi parlamentari, Roma, Camera dei deputati, 1984, vol. 2: 1952-1964, p. 664 sgg.
- Giorgio Vecchio, Pacifisti e obiettori nell'Italia di De Gasperi, 1948-1953, Roma, Studium, 1993, pp. 283-285