La piena del Santerno travolge la diga di Codrignano
Una “furia di eccezionale piena” travolge la diga di Codrignano, situata sul fiume Santerno alcuni chilometri a sud di Imola. Serviva per portare acqua al canale dei molini, che dal medioevo alimenta decine di opifici nella Bassa imolese, prima di confluire nel Reno.
Anticamente l’acqua era convogliata tramite arginelli di sassi, finché nel 1852 si decise di costruire una vera e propria chiusa. La prima, del 1852, venne travolta nel novembre 1859.
Un decreto Farini del 13 marzo 1860 dichiarò di pubblica utilità la messa in opera di una nuova diga in cotto, in sostituzione di quella prima esistente, “disfatta in gran parte e resa inufficiosa” dalle piene. Il nuovo manufatto ha retto per novant’anni.
Tra il 1953 e il 1954 una ulteriore diga lunga 145 metri verrà costruita per opera dell’ing. Stefano Padovani.
- Luigi Bortolotti, I comuni della provincia di Bologna nella storia e nell'arte, Bologna, Tip. S. Francesco, 1964, p. 28
- Canale dei Molini d'Imola. Relazione e progetto di regolamento organico, Imola, Tipografia d'Ignazio Galeati e f., 1862
- Scipio Taroni, Il Canale dei Molini. Dalle origini al 1955, Imola, La Mandragora, 2016, (Contiene anche: Liliana Vivoli, Quarant'anni di cronaca 1955-1995; Alessandro Passarelli, 1996-2015. Il canale verso il terzo millennio)