Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
-
1949Villa SalusIl prof. Oscar Scaglietti (1906-1993), insigne ortopedico, acquista i resti della Villa Monti alla Croce del Biacco, nella periferia orientale di Bologna e promuove la sua trasformazione in una grande struttura ospedaliera a sei piani, mutandone radicalmente l'aspetto originario. L'edificio fu fatto costruire nel '700 da Antonio Felice Monti (1681-1738), luogotenente del re di Francia, all'interno di un grande parco di cerri e abeti. Nel febbraio 1797 ospitò Napoleone e la sorella Elisa. Per un certo periodo vi soggiornò anche il principe Felice Baciocchi. Dal 1804 la villa passò in varie mani: il conte Cesare Bianchetti, il principe Luciano Bonaparte e, nel 1835, la famiglia Malvezzi de Medici.dettagli
-
1949"L'Agnese va a morire" di Renata ViganòEsce per le edizioni Einaudi - e ottiene il premio Viareggio - L'Agnese va a morire di Renata Viganò, romanzo ambientato nelle valli di Comacchio durante la lotta di liberazione. L’opera, considerata tra le migliori in assoluto sul tema della Resistenza, verrà più volte ristampata e tradotta in quattordici lingue. Nel 1976 da essa sarà tratto un film diretto da Giuliano Montaldo (1930-2023), con l'attrice svedese Ingrid Thulin (1926-2004) nella parte di Agnese. Sarà presentato in prima visione al Teatro di Casalecchio di Reno, alla presenza del regista. L’autrice del romanzo Renata Viganò (1900-1976) è una infermiera partigiana bolognese con la passione della scrittura. Già allieva del Liceo classico “Galvani”, è stata costretta ad abbandonare il sogno di diventare medico per il dissesto finanziario della sua famiglia. Ha continuato però a scrivere poesie, racconti, articoli di giornale. Durante la guerra ha preso parte alla Resistenza assieme al marito Antonio Meluschi, anch’egli partigiano e scrittore.dettagli
-
1949Restauro di Casa CastelliSotto la direzione di Guido Zucchini (1882-1957) Arrigo Sarti restaura la facciata e i fianchi di Casa Castelli, che fa da fondale a via Galliera sul lato meridionale. Dell'antico palazzo del XV secolo, appartenuto in seguito alle famiglie Gozzadini e Davia, vengono ritrovate tracce delle finestre e delle decorazioni in terracotta. Sotto il portico di questa casa il 1° gennaio 1768 venne aperto il primo ufficio della posta e delle lettere di Bologna.dettagli
-
1949Giuseppe Raimondi pubblica "Giuseppe in Italia"Giuseppe Raimondi (1898-1985) pubblica presso l'editore Mondadori il suo capolavoro, il romanzo autobiografico Giuseppe in Italia. Intellettuale autodidatta, è entrato fin da giovane in contatto con l'ambiente letterario bolognese. Dopo la Grande Guerra ha fondato e diretto il periodico letterario "La Raccolta". Dal 1919 a Roma è stato segretario della "Ronda", frequentando scrittori quali Bacchelli, Ungaretti, Cardarelli ed entrando in corrispondenza con poeti e scrittori europei d'avanguardia, quali Apollinaire e Tzara. Nel 1926 ha conosciuto a Bologna, sui tavoli del Caffè San Pietro, Leo Longanesi e per due anni ha collaborato assiduamente al suo periodico "L'Italiano". Il giornalista si fermava volentieri a disegnare nel negozio di stufe gestito da suo padre in piazza Santo Stefano (sul luogo dell'antico Caffè della Fenice), dove spesso capitava anche l'amico pittore Giorgio Morandi. Assieme a Morandi, Arcangeli e Gnudi fu arrestato nel 1943 come appartenete al gruppo azionista di Carlo Ludovico Ragghianti.dettagli
-
1949Con il quarto scudetto la Virtus chiude un periodo d'oroLa Virtus pallacanestro conclude il periodo d'oro dell'immediato dopoguerra vincendo il quarto titolo consecutivo. L'attacco bianconero risulta il migliore con 737 punti segnati (33,5 a partita). Renzo Ranuzzi (1924-2014) è il capocannoniere tra i bolognesi il quarto assoluto del torneo con 168 punti (7,6 di media). I primi quattro allori portano il segno della "vecchia guardia" virtussina, rappresentata da Marinelli, Bersani, Vannini, Girotti, in campo assieme ai più giovani Rapini, Ranuzzi, Negroni e Ferriani.dettagli
-
1949Muore Augusto Galli, attore dialettale e burattinaio, erede dei CuccoliMuore Augusto Galli, “primo fra gli attori petroniani”. Era orafo di professione, ma burattinaio per passione. Aveva cominciato nel 1872 a recitare con Angelo Cuccoli, poi era passato nella compagnia di Testoni. Dal 1888 al 1906 fu una delle colonne della Compagnia Comica Bolognese. La prima volta che apparve in un "casotto" in qualità di burattinaio fu nel 1916, assieme a Giulio Gandolfi e Dina Galli, in spettacoli per beneficenza alla Casa del Soldato. Beniamino del pubblico del teatro dialettale, sarà ricordato soprattutto come inventore della maschera di Sganapino Posapiano, compagno inseparabile del più "facinoroso" Fagiolino, e di quella di Sior Tonin Bonagrazia. Il burattino appare come un ragazzetto dal viso “ridente e colorito”, con un lungo naso all'insù e un cappello a cono dotato di grande visiera. Veste una modesta giubba a quadretti e parla con voce in farsetto, intercalando sproloqui e stupidaggini: un personaggio, a detta del suo creatore, senza angosce e complessi, che serve soprattutto "a far ridere il pubblico e divertirlo" (Cervellati).dettagli
-
1949Furti di cavi elettriciReiterati furti di cavi elettrici, allo scopo di reperire rame, mettono al buio la zona di Casteldebole e la zona della Mascarella. In via Scipione del Ferro viene rubata la linea telefonica della RAI. Presso ponte Parisio vengono sottratti i cavi delle ferrovie e in via Bassa dei Sassi i cavi della corrente. Viene manomessa anche la linea, che porta corrente alla lampade votive della Certosa.dettagli
-
1949Nuovo mercato delle Erbe in via Ugo BassiE' inaugurato il nuovo mercato delle Erbe in via Ugo Bassi, ricostruito dopo le devastazioni belliche. La statua di Ugo Bassi, prima collocata davanti all'ingresso - divenuta incompatibile con il nuovo portico - è trasferita in piazza XX Settembre. Dal marzo 2003 sarà nuovamente collocata in via Ugo Bassi, all'angolo con via Nazario Sauro.dettagli
-
1949Copertura dell'Arena del SoleL'Arena del Sole viene dotata di un tetto apribile: da spazio per spettacoli scoperto diventa un teatro stabilmente coperto. Nel corso dei lavori sono completamente abbattute le gradinate e scompare la cintura superiore con i posti alti. Viene invece costruita una galleria. Dopo la ristrutturazione, protrattasi tra molte polemiche fino a tutto il 1950, l'Arena riaprirà al pubblico con la proiezione del film Cavalcata di eroi. Negli anni seguenti verrà usata quasi esclusivamente come cinematografo, fino all'acquisto da parte del Comune nel 1984.dettagli
-
1949Le palazzine dei profughi giulianiTra via Beroaldo e via dell'Artigiano, nella periferia del rione San Donato, il Genio Civile dello Stato realizza dieci palazzine per dare alloggio in tempi rapidi a ottanta nuclei familiari assistiti dall'Opera dei Profughi Giuliani e Dalmati. La diaspora di migliaia di famiglie di etnia italiana dall'Istria e dalla Dalmazia è cominciata dopo la fine del conflitto mondiale sotto la spinta dell'esercito di liberazione jugoslavo. Il governo italiano ha dovuto farsi carico con urgenza della sopravvivenza dei profughi e ha scelto di utilizzare circa 130 strutture sul territorio nazionale, tra le quali fabbriche, ospedali, colonie in disuso, ma anche ex campi di detenzione nazifascisti, come Fossoli (MO) e la Risiera di San Sabba (TS).dettagli
-
1949Demolita la villa del cantante FarinelliContro il parere delle autorità artistiche è demolita la villa settecentesca del famoso “castrato” di origine napoletana Carlo Broschi, detto il Farinelli (o Farinello, 1705-1782), situata fuori Porta Lame.Ovunque ammirato per “l'eccezionale estensione del registro, l'emissione dolcissima e potente, il raffinato senso estetico” (Mazzi), dopo una carriera ricca di successi, anche presso la corte spagnola, negli ultimi anni della sua vita il cantante si stabilì a Bologna, dove morì nel 1782.La “villa del Farinello”, allora in aperta campagna, era piena di clavicembali provenienti da varie parti del mondo e di quadri raffiguranti i suoi protettori altolocati. Vi si godeva “una bellissima vista su Bologna e sulle collinette che la circondano” (Burney).Qui egli accolse ospiti prestigiosi, come Gluck, Casanova e Mozart, quest'ultimo di passaggio in città nel 1770 per diplomarsi all'Accademia Filarmonica.Nel '900 il grande edificio è diventato sede degli uffici dello zuccherificio bolognese ed è stato poi gravemente danneggiato dai bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale, a causa della vicinanza con lo scalo ferroviario.dettagli
-
1949La CAM di Antonio MartelliAntonio Martelli, già tecnico dell'ACMA, fonda la Costruzioni Meccaniche Martelli (poi CAM Costruzioni Antonio Martelli). L'officina è situata in un piccolo locale in via della Salita, fuori porta San Vitale. La prima macchina prodotta è destinata alla REGIS, una fabbrica di portafogli. In seguito saranno messe a punto macchine automatiche di vario tipo: dosatrici per cioccolatini e detersivi, inscatolatrici, fascettatrici, astucciatrici per dadi da brodo e formaggini. La ditta si trasferirà successivamente in via Parisio, in via Toscana e, dopo la morte del fondatore, a Rastignano. Qui, sotto la guida del figlio Guglielmo, la produzione di macchine automatiche sarà notevolmente ampliata. Nel 1965, un collaboratore dei Martelli, Bruno Gnudi, fonderà la G.B., per la produzione e la vendita delle macchine a marchio CAM e l'assistenza post-vendita delle stesse. Nel 1971 Guglielmo Martelli promuoverà un notevole decentramento della produzione della CAM, distribuendola ad una serie di piccole aziende situate lungo la statale della Futa, da San Ruffillo a Pianoro.dettagli
-
1949Abbattuti i rivellini delle porte S. Vitale e MascarellaLa giunta Dozza decreta la demolizione dei rivellini aggettanti che proteggono le porte S. Vitale e Mascarella per favorire il traffico automobilistico sui viali di cinconvallazione. Anche l'abbattimento, poi scongiurato, dell'avancorpo di porta S. Donato sarà a lungo al centro di dibattiti e progetti.dettagli
-
1949Sul Monte delle Formiche gli antenati più antichiCercatore di sassi e fossili e provetto speleologo, Luigi Fantini (1895-1978) compie subito dopo la guerra un'ampia ricognizione dei territori devastati dal passaggio del fronte sull'Appennino bolognese. Tra i crolli e gli smottamenti avvenuti con i bombardamenti sul bastione di Monte delle Formiche, trova un'ampia gamma di strumenti litici preistorici, risalenti al Paleolitico: si tratta delle più antiche testimonianze della presenza umana nel territorio bolognese.dettagli
-
1949Via de' Mussolini cambia nomePer eliminare ogni possibile assimilazione al nome del duce del fascismo, la via de’ Mussolini, poco più di un vicolo che collega via Saragozza a via Capramozza, cambia nome in via dei Tessitori. I Mussolini erano una famiglia di notai, sarti e salaroli di Argelato. Non ebbero probabilmente alcun rapporto la mussola, il tessuto di cotone originario di Mossul in Iraq.dettagli
-
1949Concorso nazionale per la sistemazione del lato di levante di via MarconiE' bandito un concorso nazionale per la sistemazione del lato di levante di via Roma (poi Marconi), corrispondente ad una parte dell'antico Borgo delle Casse. Comprende anche la progettazione dell'edificio di testata, opposto al Palazzo del Gas. Nel progetto di Luigi Vignali, che si classificherà al primo posto ex aequo, è prevista una galleria, sulla quale si affacciano negozi, che, partendo dall'edificio di testata, corre parallela alla strada. L'organizzazione urbanistica del complesso è completata da tre case torri, altre 45 metri, poste alle spalle di una palazzina più bassa, in linea con le altre, affacciata al corso. L'edificio del 1° lotto est di via Marconi sarà realizzato nel 1955 dall'arch. Alberto Legnani, per conto della Società S.A.C.E.B. La costruzione del 3° lotto di levante (1954-1957) comporterà il progetto della sistemazione della casa di Luigi Galvani in via Muggia, con precisi vincoli della Soprintendenza ai Monumenti.dettagli
-
1949Il Palio Petroniano (o dei quartieri)Nell'estate del 1949 Achille Baratti, figura storica della pallacanestro bolognese - a lui sarà intitolato lo Sferisterio - organizza il Palio Petroniano (o dei quartieri) di basket. Sul campo all'aperto del Dopolavoro ferroviario in via Serlio giocano formazioni dei vari rioni cittadini. Vi prendono parte, con spirito goliardico e per pura passione sportiva, ragazzi qualunque, assieme a campioni che giocano nelle massime serie. Il campo del Dlf è adibito anche al pattinaggio e la superficie è particolarmente scivolosa. Questo non impedisce che venga frequentato, almeno occasionalmente, anche da fuoriclasse quali Dino Meneghin, tra i più grandi e vincenti giocatori di basket italiani di sempre.dettagli
-
1949Le Calze Verdi di CasalecchioA Casalecchio di Reno è fondata la squadra di baseball C.O.R.E.S. Calze Verdi. Il nome riprende la divisa del baseball americano, con casacca e pantaloni bianchi e il colore distintivo della squadra affidato al cappellino e alle calze. Negli anni Cinquanta le Calze Verdi (o Calzeverdi) saranno la formazione principale del baseball bolognese. A Casalecchio sarà costruito il secondo stadio di baseball in Italia, dopo quello di Nettuno. Nel 1959, dopo una contestata retrocessione in serie B, la squadra sarà accorpata a quella delle ACLI Bologna. Le Calze Verdi di Casalecchio rinasceranno nel 1970 dall'unione di due piccole formazioni locali: la Libertas Aurora e il Casalecchio Baseball Club. Giocheranno in serie A dal 1989 al 1992. La storica squadra bianco-verde sarà sciolta nel 1993 e i diamanti presenti a Casalecchio verranno trasformati in campi da calcio. Alcuni dei suoi atleti e dirigenti - in primis l'ex Presidente Federale Giuseppe Grillini - figurano nella Hall of Fame del baseball italiano.dettagli
-
1949Il centro bolognese dei Cittadini del MondoNel corso del 1949 si costituiscono in varie città d'Italia comitati dei Cittadini del Mondo, una organizzazione fondata nel 1948 a Parigi dall'americano Garry Davis (1922-2013) ex attore e pilota di bombardieri durante la seconda guerra mondiale, divenuto attivista internazionale per la pace. Nel 1945 egli ha rinunciato volontariamente alla nazionalità - primo americano nella storia a farlo - dichiarandosi cittadino del mondo. Presa la residenza a Parigi, in una tenda collocata presso la sede dell'ONU al Palais de Chaillot, ha cominciato a chiedere la costituzione di una Assemblea costituente mondiale. Tra gli aderenti alla sua iniziativa vi sono personalità quali Albert Einstein, Robert Oppeheimer, Albert Schweitzer, Bertrand Russel, Gandhi, Jean Paul Sartre, Maria Montessori. Oltre al governo unico mondiale l'associazione mira a formare per tutti una coscienza “ispirata ai principi della nonviolenza e della collaborazione fra i popoli”. Il centro di Bologna dei Cittadini del Mondo, guidato da Ferruccio Fiumani e poi da Giancarlo Grazia (1927-2016), si dimostrerà particolarmente attivo. Si impegnerà soprattutto sul tema dell'obiezione di coscienza al servizio militare e per la diffusione di "idee e pratiche antimilitariste e nonviolente" (Ropa). Negli anni seguenti si aggiungeranno battaglie contro la discriminazione razziale, per la tutela dell'ambiente e per la costruzione del federalismo europeo.dettagli
-
16 gennaio 1949Togliatti inaugura la Scuola quadri del PCI intitolata ad Anselmo MarabiniIl 16 gennaio il segretario del Partito Comunista Palmiro Togliatti inaugura a Bologna la Scuola nazionale e provinciale quadri “Anselmo Marabini”, che dieci anni più tardi diventerà Istituto di studi Marabini e proseguirà l'attività fino al 1968. La finalità della scuola, nata come attività interna del PCI, è la realizzazione di corsi di studio per i quadri e i militanti, a livello sia nazionale che provinciale, sulla dottrina comunista e sulla organizzazione del partito. La prima sede è in via de’ Buttieri nel centro storico. Dal 1951 si trasferirà in una moderna palazzina in via dell’Angelo. La scuola di partito bolognese è intitolata a Anselmo Marabini (1865-1950), un tempo attivista sindacale e leader politico dei socialisti imolesi assieme ad Andrea Costa, che in seguito aderì al Partito Comunista. Con l'avvento del fascismo decadde dalla carica di deputato e fu costretto all'esilio. Visse per alcuni anni in Unione Sovietica e rientrò in Italia al termine del secondo conflitto mondiale.dettagli
-
28 febbraio 1949Serrata alla DucatiIl dottor Mantelli, Commissario giudiziale della Ducati, consegna il 26 febbraio al Prefetto una lettera in cui annuncia la chiusura degli stabilimenti Ducati di Borgo Panigale a partire dal 28 febbraio. Oltre duemila famiglie si ritrovano senza lavoro, mentre ai fratelli Cavalieri Ducati è sottratta definitivamente l'azienda. Gli stabilimenti, pieni di ordinazioni e di macchine costose, vengono chiusi. La Camera del Lavoro proclama uno sciopero generale di protesta. La serrata durerà fino al 15 marzo.dettagli
-
3 marzo 1949Presentazione Nazionale Moda della CalzaturaDal 3 al 13 marzo si tiene nelle sale del Palazzo del Podestà una manifestazione fieristica dal titolo Presentazione Nazionale Moda della Calzatura. Si tratta di una delle prime iniziative del nuovo Ente Autonomo Fiera di Bologna, promosso dalla Camera di Commercio. Nelle varie edizioni saranno ospiti d'onore alcune attrici famose: Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Marisa Allasio tra le altre. Nel 1975 la rassegna sarà ribattezzata Modacalzatura (e poi Micam) e rimarrà una delle più apprezzate fiere specializzate a Bologna, con centinaia di espositori.dettagli
-
8 marzo 1949Licenziamenti alla BaronciniLa Brevetti Baroncini licenzia 37 operai. Tra essi vi sono i membri del Consiglio di gestione. L'azienda produce dal 1920 candele per motori e nel 1926 ha brevettato una speciale candela per aerei, divenendo un importante fornitore dell'Aereonautica Militare. In risposta alle decisioni della proprietà, gli operai occupano lo stabilimento, che sarà sgombrato dalla polizia nei giorni successivi. La vertenza si concluderà con la smobilitazione del reparto candele e il licenziamento di 49 lavoratori.dettagli
-
10 marzo 1949La scomparsa di Gherardo GherardiMuore Gherardo Gherardi (n. 1891), giornalista e commediografo originario di Granaglione. “Genio inquieto” (Giacomelli), fu allievo prediletto di Adolfo Albertazzi all'Istituto Tecnico di Bologna, dove si diplomò ragioniere. Non giunse invece a laurearsi in Lettere. Si occupò come stenografo e poi redattore presso diversi giornali, fino a diventare redattore capo e critico teatrale del "Resto del Carlino". Fece la sua prima apparizione come autore teatrale nel 1923 con la commedia Vertigine, rappresentata a Torino: fu il primo di una lunga serie di successi (Questi ragazzi del 1934, Lettere d'amore del 1939 e molti altri), che lo portarono ad essere considerato uno dei principali e più prolifici commediografi italiani. Nel 1922, insieme a Lorenzo Ruggi, fu promotore del Teatro Sperimentale, serio tentativo di rinnovamento del teatro italiano. Dal 1935 si trasferì a Roma, dove affrontò l'esperienza cinematografica. Oltre che regista (Il nostro prossimo del 1943), fu autore di soggetti e sceneggiature: è sua ad esempio quella del capolavoro neorealista Ladri di biciclette (1948). Fu tra l'altro anche un notevole autore dialettale: la commedia Spanezz (1927) lo consacrò tra i migliori interpreti nel solco di Alfredo Testoni.dettagli
-
19 marzo 1949Ugo Lenzi eletto Gran Maestro della MassoneriaL'avvocato Ugo Lenzi (1875-1953), già consigliere comunale a Bologna e sindaco di Budrio, è eletto Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia. Iscritto dal 1908 alla Loggia “VIII Agosto” e militante socialista, abbandonò la politica dopo la dichiarazione di incompatibilità del Congresso di Ancona (1914). Difese la massoneria durante il fascismo e partecipò alla Resistenza nelle fila di Giustizia e Libertà. Nel 1925, con una lettera al sindaco, rivendicò l'appartenenza massonica di Ugo Bassi. Nel 1928 rappresentò simbolicamente la massoneria, ormai disciolta, durante la cerimonia di inaugurazione del monumento di Carducci, distribuendo cartoline raffiguranti il poeta sul letto di morte con la sciarpa di Maestro. Lenzi si adopererà per l'affermazione del laicismo, attorniandosi di figure di alto profilo, quali Ugo Della Seta (1879-1958), Eduardo Di Giovanni (1875-1979), Tomaso Smith (1886-1966). Nel 1952 darà vita al foglio massonico "Lumen vitae".dettagli
-
31 marzo 1949Nasce la Abarth, la scuderia dello ScorpioneAlla fine del 1948 la fabbrica automobilistica Cisitalia di Torino chiude sommersa di debiti. Un giovane elaboratore e pilota dell'azienda, Carlo (Karl) Abarth (1908-1979), vuole salvare il reparto corse dell'azienda di cui è responsabile, la Squadra Piero Dusio. Non avendo risorse finanziarie si rivolge all'imprenditore bolognese Armando Scagliarini attraverso il figlio Guido, anch'egli pilota Cisitalia. Il 31 marzo 1949 davanti al notaio Aloisi di Bologna si costituisce l'Abath & C. srl. La sede sociale è a Bologna in via don Minzoni, mentre la sede operativa è a Torino. Qui saranno trasferite le auto, il magazzino e i meccanici della Squadra Dusio. Sotto il simbolo dello scorpione - segno zodiacale di Carlo e di Guido Scagliarini - e con i colori giallo e rosso della città di Merano, da cui la famiglia Abarth proviene, inizia un'attività di modifica e elaborazione delle auto, che ne aumenta le prestazioni e dona loro un assetto e uno stile sportivo. Il successo della ditta arriverà di lì a poco con la particolare Marmitta Abarth installata sulla Fiat Topolino e quindi con le modifiche alla popolare Fiat 600. Guido Scagliarini (1914-2017) proseguirà la sua carriera agonistica con la Cisitalia 202 e con la 204 modificata da Abarth, con la quale vincerà il titolo italiano 1949. Con le stesse vetture parteciperà in questi anni alla Mille Miglia.dettagli
-
aprile 1949Il tram doppioIn aprile l'ATC mette in circolazione un nuovo tipo di tram di produzione propria: è fatto di due normali vetture congiunte tra loro e intercomunicanti mediante un passaggio a soffietto snodato. In questo modo l'Azienda dei trasporti può riutilizzare le vecchie vetture fuori uso, cioè circa il 30% del materiale rotabile. Il nuovo tram doppio può trasportare fino a 200 passeggeri.dettagli
-
20 aprile 1949I Partigiani della PaceIl 20 aprile si svolge a Parigi il primo congresso dei Partigiani della Pace, che segna l'atto di nascita ufficiale del movimento. Esso ha origine dal pronunciamento pacifista di alcune centinaia di intellettuali europei - tra essi Le Corbusier, Picasso, Eluard, Huxley, Amado, la scrittrice tedesca Anna Seghers - riuniti nell'agosto 1948 a Wroclaw in Polonia ed è attivamente appoggiato dall'Unione Sovietica e dal Cominform. La numerosa delegazione italiana presente a Parigi è guidata da Pietro Nenni del PSI e Emilio Sereni del PCI. Ne fanno parte parlamentari, amministratori, sindacalisti, esponenti del mondo artistico e letterario, quali Natalino Sapegno, Delio Cantimori, Cesare Zavattini, Luchino Visconti. Da Bologna è presente lo scultore Luciano Minguzzi. Dopo il congresso di Parigi il movimento si estende rapidamente in Europa, ponendo tra i suoi obiettivi l'interdizione delle armi atomiche, il controllo dell'uso dell'energia nucleare a scopi pacifici, la riduzione delle spese militari, l'opposizione al riarmo della Germania e del Giappone, il diritto dei popoli all'autodeterminazione e all'indipendenza, la lotta alla guerra fredda. A Bologna il primo gruppo di Partigiani della Pace si costituisce alle case popolari di via Pier Crescenzi. Il 1° maggio comincia in tutta Italia la raccolta firme per una petizione popolare - strumento sancito dall'art. 50 della Costituzione e qui usato per la prima volta - contro la ratifica del Patto Atlantico.dettagli
-
30 aprile 1949Angiola Sbaiz e il Soroptimist Club BolognaViene fondato il Soroptimist Club Bologna. Si tratta di una associazione femminile a livello mondiale, formata da donne che occupano posti di rilievo nella società. Suoi scopi principali sono l'avanzamento della condizione femminile e la promozione dei diritti umani. Il sodalizio è nato a Oakland, negli USA, nel 1921. Il club bolognese è il secondo in Italia, dopo quello di Milano, aperto nel 1928. Tra gli iniziatori vi è Angiola Sbaiz (1909-2009), avvocato, una delle prime donne a Bologna ad essere iscritta all'Ordine forense e la prima a ricoprirne la carica di Presidente, tra il 1978 e il 1990. Allieva di Arturo Carlo Jemolo, sarà per tanti anni protagonista della vita forense. Nel 1947 ha promosso la prestigiosa "Rivista trimestrale di diritto e procedura civile", assieme a illustri colleghi, quali Enrico Redenti, Walter Bigiavi e Antonio Cicu. Dal 1956 sarà consigliere comunale per la lista civica di Giuseppe Dossetti.dettagli
-
17 maggio 1949Uccisione di Maria Margotti a MarmortaNei mesi di maggio e giugno si svolge il primo sciopero generale dei lavoratori della terra (braccianti, mezzadri, salariati e contadini), che coinvolge oltre due milioni di persone in Italia. L'agitazione dura 37 giorni in un clima di grave tensione. Il 16 maggio circa 6.000 braccianti e mondine provenienti dalle province di Bologna, Ferrara e Ravenna si concentrano nella zona di Molinella, dove la Camera del Lavoro locale, a maggioranza socialdemocratica e democristiana, non aderisce allo sciopero. Vi sono scontri, pestaggi e una repressione particolarmente dura della polizia. Il giorno successivo è organizzata una manifestazione di protesta. La polizia interviene in forze e inizia violente cariche e sparatorie. Negli scontri rimane uccisa, al Ponte dello Stoppino, una giovane operaia della fornace di Filo d'Argenta, Maria Margotti, vedova e madre di due bambine. Altre trenta persone rimangono ferite. Per la morte della Margotti un carabiniere subirà nel 1953 una modesta condanna a sei mesi di reclusione.dettagli
-
giugno 1949Il piano INA Casa. Nuovi quartieri popolari nella periferiaNel giugno l'INA Casa stanzia 300 milioni per la città di Bologna, da destinare alla costruzione di case per lavoratori in base al piano casa Fanfani, approvato con la legge 43 del 28 febbraio precedente. Il piano sarà in funzione fino al 1963. A Bologna alcune importanti realizzazioni, veri e propri quartieri abitativi, si hanno alle Due Madonne, al Cavedone in San Donato, a Borgo Panigale e in altri settori dell'estrema periferia. Secondo le indicazioni fornite dall'ente ai progettisti, i nuclei INA Casa avrebbero dovuto essere composizioni varie e articolate, con bella vegetazione e edifici autonomi e dotati di fisionomie distinte. I villaggi più esterni saranno, di fatto, per lunghi anni borghi autosufficienti, isolati in aperta campagna, spesso mal collegati al resto della città. Tra gli architetti impegnati nei cantieri dell'INA Casa vi sono alcuni dei migliori esponenti del modernismo, quali Giuseppe Vaccaro, Alberto Legnani, Gian Luigi Giordani, Gildo Scagliarini, Alfredo Leorati, Francesco Santini.dettagli
-
4 giugno 1949Nasce la Federazione italiana del Lavoro (Fil)Il sindacalista di Molinella Anselmo Martoni (1921-2002) - destinato in futuro a ricoprire la carica di sindaco di quel paese per 44 anni - presenta al Psli una proposta per l'uscita dalla Cgil. Il 4 giugno gli aderenti sindacali vicini al Psli e al Partito repubblicano fondano la Federazione italiana del Lavoro (Fil). Alla metà del 1949 il panorama sindacale conta tre sigle: Lcgil (democristiana), Fil, Cgil, con quest'ultima nettamente maggioritaria.dettagli
-
12 giugno 1949Uccisione di Loredano BizzarriDurante una manifestazione contadina a Locatello, nei pressi di San Giovanni in Persiceto, la guardia campestre ed ex squadrista Guido Cenacchi spara contro alcuni scioperanti, che si stanno adoperando per convincere i "crumiri" a cessare il lavoro nella tenuta Lenzi. Il contadino Amedeo Benuzzi rimane ferito, mentre muore l'operaio edile Loredano Bizzarri, residente a Calderara di Reno. I funerali del giovane a San Giovanni vedono la partecipazione di una folla imponente.dettagli
-
16 luglio 1949La nuova chiesa parrocchiale di San Lazzaro di SavenaIl parroco di San Lazzaro don Biavati promuove la ricostruzione della chiesa parrocchiale. L'antico edificio religioso, adiacente all'ospitale medievale dei lebbrosi, è stato completamente distrutto durante la guerra. La nuova chiesa, costruita dalla cooperativa edile “Lavoro e Libertà” su un terreno comunale donato alla Diocesi, è consacrata il 16 luglio 1949 e il giorno successivo è eretta arcipretale dall'arcivescovo Nasalli Rocca. Sorge in un'area poco distante dalla precedente ed è anch'essa intitolata al santo protettore dei lebbrosi. Il progetto è redatto dagli ingegneri Ferruccio Maglioni e Rodolfo Bettazzi, che scelgono uno stile che ricorda quello bizantino ravennate. Nel catino dell'abside Ilario Rossi dipinge La storia del Lazaro mendico, mentre il prof. Carlo Pini esegue i bassorilievi dell'abside e dell'altare maggiore. In occasione della Decennale eucaristica del 1956 lo scultore Cesarino Vincenzi realizzerà le stazioni della Via Crucis in terracotta. Le luminose vetrate multicolori, opera di padre Costantino Ruggeri, saranno invece installate per il Giubileo del 2000.dettagli
-
26 luglio 1949Trasloco del monumento a Ugo BassiIl monumento all'eroe risorgimentale Ugo Bassi, posto in origine davanti all'Arena del Sole e dal 1900 nella piazzetta di San Gervasio, è trasferito nel giardino di Porta Galliera e inaugurato solennemente l'8 agosto, al termine delle celebrazioni del centenario della cacciata degli Austriaci da Bologna. Durante la seconda guerra mondiale la statua si era era trovata al centro di una zona della città duramente colpita dai bombardamenti. Era stata salvata da alcuni volonterosi cittadini, messa al riparo in un luogo rimasto sconosciuto. Prima del conflitto i maligni ipotizzavano che il braccio teso del frate barnabita indicasse ai turisti l'entrata dell'hotel Brun, collocato in un bel palazzo rinascimentale sull'altro lato della via a lui dedicata. Ora invece sostengono che mostri l'ubicazione della stazione ferroviaria al viandante di passaggio, oppure che avverta gli automobilisti della presenza di un semaforo.dettagli
-
29 luglio 1949Il percento per l'arteLa legge del 29 luglio 1949 n. 717 istituisce il principio che le amministrazioni dello stato e gli enti pubblici, nel momento in cui costruiscono o ristrutturano loro edifici, devono destinare non meno del 2% della quota preventivata al loro abbellimento tramite opere d'arte. La legge è applicata in Emilia-Romagna negli anni successivi per impulso della Soprintendenza ai Beni artistici e del Provveditorato Opere Pubbliche di Bologna. Tra le migliori realizzazioni a Bologna spiccano opere di Quinto Ghermandi all'ospedale Sant'Orsola, al palazzo delle Telecomunicazioni e alle scuole ex Zanotti, di Alfonso Leoni all'Istituto di Matematica, di Cesare Ronchi e Sandro Cherchi all'ospedale Maggiore, dello scultore ceramista faentino Carlo Zauli alla Facoltà di Lettere dell'Università.dettagli
-
7 agosto 1949La colonia marina degli IndustrialiL'Associazione Industriali promuove una colonia marina per i figli dei disoccupati residenti nella provincia di Bologna. Ha sede per il primo anno a Torre Pedrera, poi sarà trasferita a Marebello di Rimini, occupando una struttura di proprietà della Gioventù italiana. Dal 1949 al 1975 la colonia conterà quasi 800.000 presenze.dettagli
-
25 settembre 1949Medaglia d'oro al Valor Militare per MarzabottoIl Presidente della Repubblica Luigi Einaudi consegna alla città di Marzabotto la medaglia d'oro al Valor Militare con questa motivazione: Incassata fra le scoscese rupi e le verdi boscaglie dell'antica terra etrusca, Marzabotto preferì ferro, fuoco e distruzioni piuttosto che cedere all'oppressore. Per 14 mesi sopportò la dura prepotenza delle orde teutoniche che non riuscirono a debellare la fierezza dei suoi figli arroccati sulle aspre vette di Monte Venere e di Monte Sole sorretti dall'amore e dall'incitamento dei vecchi, delle donne e dei fanciulli. Gli spietati massacri degli inermi giovanetti, delle fiorenti spose e dei genitori cadenti non la domarono ed i suoi 1.830 morti riposano sui monti e nelle valli a perenne monito alle future generazioni di quanto possa l'amore per la Patria. 8 settembre 1943 - 1 novembre 1944.dettagli
-
ottobre 1949La nuova compagnia dialettale di Bruno LanzariniL’attore dialettale Bruno Lanzarini (1902-1976) forma una nuova compagnia, di cui fanno parte Fanny Bertelli, Nino Massarenti e anche il giovane Arrigo Lucchini. Il debutto avviene in ottobre al teatrino dell’Euridice, in via degli Angeli. Il successo gli arride con opere di autori nuovi, quali Andrea Badini e Attilio Rovinelli. All’inizio, infatti, non può attingere al teatro testoniano, di cui ha l’esclusiva Amedeo Cevenini. Questi ha fondato, con i resti di quella di Gandolfi, la nuova Compagnia del Teatro Bolognese, che sarà attiva per alcune fortunate stagioni, dal 1945 al 1949, all’Arena del Corso, teatro all’aperto ricavato in un cortile di via S. Stefano. Nato come burattinaio, poi caratterista nelle compagnie di Galliani e Gandolfi al Teatro Contavalli, Lanzarini diventerà protagonista assoluto del teatro dialettale nel dopoguerra. Sua caratteristica è terminare lo spettacolo con un “contentino” finale per il pubblico, fatto di barzellette e spassosi monologhi, come quello, rimasto famoso, dell’imbariagh (l’ubriaco). Porterà la maschera di Balanzone in Europa - assieme a quella di Arlecchino impersonata da Marcello Moretti - con la compagnia del Piccolo Teatro diretta da Giorgio Strehler.dettagli
-
4 ottobre 1949Il Piano del Lavoro e gli "scioperi a rovescio"Al Congresso della CGIL che si tiene a Genova dal 4 al 9 ottobre viene proposto un Piano del Lavoro per il superamento della crisi postbellica e il rilancio dell’economia. Esso comprende la nazionalizzazione dell’industria elettrica, l’istituzione di un ente di bonifica per le trasformazioni agrarie, la costituzione di un ente nazionale per l’edilizia popolare, la realizzazione di un grande numero di opere pubbliche. Il 14 gennaio 1950 il Piano del Lavoro è discusso nel corso della Conferenza Economica Regionale, che si tiene a Bologna nel Teatro comunale, con la partecipazione di studiosi, tecnici e rappresentanti sindacali. Per la provincia si punta sulle opere pubbliche, nel tentativo di assorbire la disoccupazione, grave soprattutto nel settore agricolo. Gli obiettivi principali per la città sono: la costruzione dell'Ospedale Maggiore ai Prati di Caprara, del cavalcavia di Corticella, la copertura del canale d'Aposa, la costruzione di case popolari e di un villaggio per i sinistrati di guerra. In pianura si pensa alla trasformazione fondiaria di oltre 200.000 di terreni malsani e incolti. In montagna è prevista la costruzione di alcuni bacini idroelettrici e di circa 100 chilometri di strade. Mancano poi ancora in molte zone le principali infrastrutture: acquedotto, fogne, telefono, gas e luce. Nei mesi successivi si costituiscono in diversi comuni della provincia di Bologna comitati di solidarietà e di difesa dell’agricoltura, che si mobilitano per la realizzazione delle opere pubbliche condivise da tutte le forze politiche e sociali. Gli “scioperi a rovescio” prevedono l’effettuazione di lavori di miglioria nelle aziende agricole e l’inizio di opere come lo scavo di canali (Anzola Emilia, Crevalcore), arginature (Idice, Reno, Cavo napoleonico), costruzione di ponti e strade (Castiglione dei Pepoli, Marzabotto). L'attuazione di lavori di miglioria è poco gradita dall'Associazione degli agricoltori e trova opposizioni nonostante gli accordi. Un notevole irrigidimento è conseguenza dell'uccisione a San Giovanni in Persiceto del sindacalista cattolico Giuseppe Fanin. A Imola e Medicina 23 braccianti vengono arrestati perché hanno effettuato lavori non autorizzati dalla proprietà. Il 14 marzo 1950 uno sciopero “a rovescio” dei braccianti di Pieve di Cento sull'argine destro del Reno viene caricato pesantemente dalla polizia, con il sequestro e la distruzione di attrezzi, cariole e biciclette. Nel bolognese, a differenza di altre parti d'Italia, il Piano del Lavoro porta a numerosi risultati concreti: l'avvio ai lavori di svaso del canale Navile, lo scavo dell'Idice tra Molinella e Argenta, l'attuazione del Cavo Napoleonico e dell'Acquedotto Renano, la ricostruzione della ferrovia tra Medicina e Massalombarda. In montagna sono costruite molte strade e si approntano le opere per il ponte di Castelluccio e l'acquedotto di San Benedetto Val di Sambro. Tra il 1950 e il 1951 si terranno, però, decine di processi per “lavori arbitrari”, che coinvolgeranno centinaia di lavoratori.dettagli
-
27 novembre 1949Piena del Reno. Allagato il territorio di Poggio RenaticoIl fiume Reno rompe l'argine sinistro a Passo del Gallo e allaga le campagne di Poggio Renatico, Coronella e Gallo con centinaia di migliaia di metri cubi di acqua e fango fertile. Per portare soccorso ai casolari isolati vengono impiegate barche e gommoni, alcuni dei quali dotati di piccole motopompe da incendio. Nel 1950 e nel 1951 la zona sarà nuovamente allagata. Le acque del fiume copriranno oltre 12.000 ettari di terreno. Le popolazioni della zona chiederanno con insistenza la costruzione di uno scolmatore del Reno.dettagli
-
2 dicembre 1949Acqua, vento e neve. Il maltempo flagella le campagne del BologneseI contadini del Bolognese tentano di raggiungere le zone collinari attraverso vie di fango. Cercano cumuli di paglia dove ripararsi e aspettare il ritorno del sole e l’asciutto. La pianura Padana è un immenso lago, un intreccio di torrenti contro i quali si cerca di opporre argini tirati sù in fretta. La via Emilia fluisce come un “rabbioso canale” e i cartelli stradali sembrano issati su palafitte. Il Reno e il Senio sono straripati. Il territorio padano è “quasi biblico“, come ai tempi del diluvio universale. Il maltempo imperversa anche in Toscana, soprattutto nella zona di Pisa, dove si contano gravi danni e alcune vittime.dettagli
-
30 dicembre 1949La scuola montessorianaDopo la parentesi del fascismo, Bologna apre le porte alla pedagogia montessoriana. Il Consiglio comunale approva l'iscrizione del Comune a socio fondatore dell'Opera Montessori. Nel gennaio 1950 prenderà avvio in città la prima scuola ispirata al metodo della pedagogista marchigiana, candidata al Nobel per la Pace. Entro il 1951 le sezioni di Casa dei Bambini saranno quattro, nelle scuole Ercolani e Lipparini. Un importante esperimento di differenziazione didattica nelle scuole d'infanzia bolognesi prenderà avvio nel 1963, a cura del prof. Roberto Mazzetti, attraverso l'istituzione di otto scuole pilota (19 sezioni) condotte secondo i metodi Agazzi e Montessori. Le sezioni a metodo misto diverranno 42 nel 1969, distribuite nei 15 quartieri cittadini.dettagli