Scissione nella Cgil: nasce la Corrente Sindacale Cristiana
Dopo le manifestazioni seguite all'attentato a Togliatti, si accentua il distacco della componente cattolica dal sindacato unitario.
Il 15 luglio gli undici membri della corrente cristiana della Cgil inviano al segretario generale Di Vittorio una lettera di disapprovazione dello sciopero, considerato “in contrasto con le funzioni e le finalità del sindacato”.
Il Comitato provinciale delle Acli approva una mozione, in cui si dichiara che i sindacalisti democristiani non vogliono sottostare al "metodo socialcomunista imposto dalla Cgil".
Il 10 agosto avviene ufficialmente la scissione: la corrente cristiana della provincia di Bologna si costituisce in Corrente Sindacale autonoma. I delegati cattolici si dichiarano non più legati "da alcun vincolo disciplinare o amministrativo verso gli organi della Confederazione unitaria".
La sede dei lavoratori cristiani è posta in via Castiglione n. 8. Primo segretario è Giuseppe Mazzoli, ma un ruolo centrale ha Giovanni Bersani, presidente delle Acli.
Il 17 ottobre successivo, in una riunione al teatro La Ribalta, nascerà la "libera Cgil" (LCgil).
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- Giorgio Campanini, Giuseppe Cremonesi, Il dossettismo e le origini della CISL a Bologna, 1945-1951, Bologna, Unione sindacale territoriale, 1991, p. 34 sgg.
- Emanuele Felice, La Cisl a Bologna. Un profilo storico, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 2000
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