Riaperta al culto la basilica di San Francesco
La chiesa di San Francesco è riaperta al culto. E' stata gravemente danneggiata il 24 luglio e il 25 settembre 1943 nel corso di pesanti bombardamenti aerei.
Da una relazione della Commissione di controllo alleata per i monumenti del marzo 1944 risultava che la navata centrale era semidistrutta.
Quasi tutta la volta era crollata, erano state abbattute le prime quattro cappelle del lato nord e le prime due del lato sud. Erano crollate la volta del battistero, il timpano, le due finestre superiori della facciata. Anche il rosone centrale era danneggiato.
I restauri sono cominciati subito dopo le distruzioni a cura del Soprintendente Alfredo Barbacci (1896-1989), coadiuvato dal Genio Civile. Barbacci si è preoccupato di ricostruire le parti distrutte, escludendo la maggior parte delle “invenzioni” ottocentesche di Alfonso Rubbiani.
I lavori hanno subito una interruzione nel corso del 1946, per riprendere poco dopo con fondi del Ministero dei Lavori Pubblici.
La chiesa è riaperta nel 1948, dopo ulteriori lavori riguardanti il Refettorio Vecchio, il chiostro dei Morti e la cappella Muzzarelli, adibita a sacrestia.
- Umberto Beseghi, Introduzione alle chiese di Bologna, 2. ed., Bologna, Tamari, 1955, p. 64
- Tiziano Costa, Chiese di Bologna. Storia, arte e cronaca, Bologna, Costa, 2009, p. 68 (data cit.: 1949)
- Federica Pascolutti, Alfredo Barbacci: il soprintendente ed il restauratore. Un artefice della ricostruzione postbellica, Argelato, Minerva edizioni, 2011, pp. 115-125
- Marco Pretelli, Federica Pascolutti, Elena Pozzi, La ricostruzione postbellica della basilica di San Francesco in Bologna, in: "Strenna storica bolognese", 64 (2014), pp. 323-354