La Cooperativa Santa Viola, poi Ansaloni
Nasce la cooperativa edilizia Società Edificatrice Inquilini Senza Tetto Santa Viola n. 1, una delle imprese, che saranno protagoniste della ricostruzione del dopoguerra e dello sviluppo delle periferie bolognesi.
Presidente per 14 anni sarà Gaetano Ansaloni (1896-1978), che piloterà l'unificazione della Santa Viola con altre piccole cooperative di abitazione (Samoggia, Reno, Val di Reno, Calderara). A lui sarà intitolata la nuova società.
La cooperativa Santa Viola e altre a Bologna saranno organizzate nella Ass. Inquilini, con l'obbiettivo - che sarà solo di rado raggiunto - di ottenere finanziamenti dal governo.
Nei primi sei la Cooperativa Santa Viola costruirà 56 appartamenti, soprattutto con i mezzi e il lavoro dei soci. Dal 1955 diversi altri immobili saranno appaltati e i finanziamenti saranno ottenuti con mutui bancari.
- Bologna. La cooperazione, Milano, EDIT-Ambrosiana, s.d., pp. 150-153
- Fotoconfronti con il passato di Santa Viola, Bologna, Comune di Bologna. Quartiere Reno, 1992, p. 24 sgg. (foto)
- L.Leonardi, F. Morelli, C. Vietti, La storia del Peep. Politica urbanistica ed edilizia a Bologna dagli anni Sessanta al Piano strutturale comunale, Bologna, Edizioni Tempinuovi, 2008, pp. 16-17
- Orlando Pezzoli, Fuori porta prima del ponte. Santa Viola, Bologna, Comitato ricerca storica e sociale su Santa Viola, 1976, pp. 34-35