Luigi Emery dirige il "Giornale dell'Emilia"
Il giornalista Luigi Emery (1893-1979) è chiamato a dirigere il “Giornale dell'Emilia”. Laureato a Bologna in Lettere e Filosofia, ex combattente, ha iniziato a lavorare per il “Resto del Carlino” nel 1919.
E' stato collaboratore di Piero Gobetti e Gaetano Salvemini, scrivendo per "La Rivoluzione Liberale" e "Non Mollare". Ha lasciato "Il Corriere della Sera" dopo la correzione non autorizzata di un suo pezzo su Giovanni Amendola.
Nel 1927 è stato radiato dall'Ordine dei Giornalisti per non essersi iscritto al Partito Fascista. Fino alla guerra mondiale è rimasto in Germania, dove ha lavorato come corrispondente e traduttore.
Ritorna a Bologna "dopo lunghi e amari anni di lontananza", con l'ambizione di contribuire, assieme al giornale, alla ricostruzione del paese.
Appoggerà decisamente i partiti democratici nella campagna elettorale dell'aprile 1948. Il 4 dicembre 1949 sarà sostituito da Giuseppe Longo, apprezzato corrispondente da Roma con lo pseudonimo di Paolo Tarso.
- Ugo Bellocchi, Il Resto del Carlino, giornale di Bologna, Bologna, Il Resto del Carlino, 1973, p. 168
- Luigi Emery, Piccola morena, Bologna, Cappelli, 1958