Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
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1947Il "condominio Maratona". Alloggi per i profughi e i senza casaIl portico dall'Arco del Meloncello all'ex Arco Guidi ospita coloro che hanno perduto la casa a seguito delle incursioni aeree su Bologna tra il 16 luglio 1943 e il 21 aprile 1945. La tamponatura provvisoria del porticato, voluta dopo i primi devastanti bombardamenti alleati dal podestà Agnoli, sarà chiamata il “condominio Maratona” dal giornalista e scrittore Luca Goldoni. La stessa funzione di rifugio degli sfollati e dei sinistrati è svolta dal portico del Ricovero dei Mendicanti in via Albertoni, da alcuni tratti del portico di San Luca e dal viadotto del Cavaticcio, come da villaggi di baracche al Trebbo, a Castenaso, a San Lazzaro. Il problema della casa è il primo in assoluto per l'Amministrazione comunale del dopoguerra. In città si contano oltre 3.000 profughi e circa 1.800 senza casa. Oltre agli "occhi" dei portici, il Comune ha messo a disposizione aule scolastiche e palestre, così ad ottobre molti bambini non possono ricominciare la scuola. Enti come lo IACP e la Cooperativa Risanamento, presieduta dall'ex sindaco Zanardi, sono incaricati della costruzione di nuovi alloggi. Viene approvato un piano di ricostruzione dei quartieri bombardati attorno alla stazione centrale.dettagli
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1947L'Ente Autonomo delle Fiere di BolognaNasce l'Ente Autonomo delle Fiere di Bologna, emanazione della locale Camera di Commercio. Avrà riconoscimento giuridico nel 1956, con la partecipazione anche del Comune, della Provincia, dell'EPT e delle associazioni di industriali, commercianti e artigiani. Il nuovo ente ha il compito di gestire le attività fieristiche di Bologna. Manca ancora una sede stabile e le fiere si svolgono fra i padiglioni provvisori della Montagnola e le Sale del Palazzo del Podestà. Tra il 1947 e il 1951, anno del ritorno della Campionaria, l'Ente promuoverà alcune manifestazioni specializzate, come la Prima Presentazione Nazionale della Moda della Calzatura (1948), la Mostra del Prodotto Ortofrutticolo Invernale (1949) e la Mostra dell'Alimentazione (1950).dettagli
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1947L'ORMEC e la STA.VE.CO.L’area del Pirotecnico, ai piedi della collina di San Michele in Bosco, è confermata nella sua destinazione ad usi militari. Ospita infatti l’ORMEC, una grande officina per la riparazione dei mezzi corazzati. Nel 1978 diventerà STA.VE.CO., ovvero Stabilimento per i veicoli da combattimento, in funzione fino al 2003.dettagli
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1947Guido Guerrini Rettore dell'UniversitàIl prof. Guido Guerrini (1878-1970), figlio del poeta Olindo - il popolare Stecchetti - a lungo direttore dell'Istituto di Patologia veterinaria e dal 1935 al 1948 titolare della cattedra di Patologia generale, è eletto rettore dell'Alma Mater. Ha già ricoperto l'incarico di prorettore durante la guerra - tra il 10 ottobre 1944 e il 21 aprile 1945 - nominato come decano dei professori. Ha collaborato con i partigiani azionisti e aiutato a sottrarre il prezioso radium ai tedeschi. Reggerà la carica di rettore fino al 1950, sforzandosi di riportare l'Università alle sue originarie funzioni di studio, ricerca e formazione, perse negli ultimi anni e di riannodare i rapporti con il Comune e gli enti locali. Promuoverà importanti appuntamenti, come la commemorazione del Cinquantenario della radio (22 giugno 1947) e vari congressi medici.dettagli
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1947Lorenzo Ruggi e Sem Benelli fondano l'IDILorenzo Ruggi (1883-1972) fonda, assieme a Sem Benelli e Luigi Chiarelli, l'Istituto del Dramma italiano (IDI), unico ente statale dedicato al teatro contemporaneo. Ne terrà quindi la direzione per alcuni anni con la compagnia Ruggero Ruggeri. Commediografo bolognese, “padre affettuoso, amico ottimista, avvocato acutissimo”, Ruggi ha esordito giovanissimo con alcuni lavori - Vittime del passato (1904), Sotto il giogo (1905), Cravatta nera (1906), La figlia (1913) – messi in scena dalla compagnia di Ermete Zacconi. Nel 1921 ha fondato a Bologna il Teatro italiano sperimentale, facendo esordire numerosi autori ed attori interessanti. Sarà a lungo presidente della Famèja Bulgnèisa e della Casa di Riposo per artisti drammatici “Lyda Borelli” e promuoverà la costruzione, accanto ad essa, del teatro delle Celebrazioni, destinato ad ospitare grandi compagnie internazionali.dettagli
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1947I luoghi dello spettacolo "leggero"Usciti dalla guerra, i bolognesi hanno desiderio di svago e divertimento. Lo spettacolo leggero (la rivista, il varietà) si celebra in pochi teatri e sale da ballo. Dei vecchi teatri, il Comunale è riservato all'Opera, il teatro del Corso è stato distrutto dai bombardamenti e l'Arena del Sole trasformato in cinematografo. Funziona il teatro Duse, che da sempre ospita varie forme di spettacolo, dal circo alla commedia dialettale, dalla prosa alla lirica. Il Verdi di via Indipendenza, ricostruito dopo i bombardamenti, conosce, prima di trasformarsi in cinema, importanti stagioni di teatro dialettale e cabaret. Nel 1947 un gruppo di appassionati ottiene in gestione il teatrino del Dopolavoro provinciale nell’ex Ospedale dei Bastardini in via D’Azeglio e, prendendo a modello il Piccolo di Milano, propone il teatro moderno e d'avanguardia. Molto attivi sono anche il teatro Eden in via Azzogardino, che ospita la rivista e il Modernissimo vicino a piazza Maggiore. Durante l'estate è aperta anche l'Arena del Corso in via Santo Stefano, che alterna cinema e spettacolo di varietà (tra gli ospiti Walter Chiari, Renato Rascel, Tognazzi e Vianello). L'avanspettacolo è presente spesso negli intervalli delle proiezioni cinematografiche. Vi recita ad esempio la giovane Carla Astolfi. Anche lo spettacolo in parrocchia attira un pubblico numeroso, in anni in cui sono poche le sale da ballo e i soldi per frequentarle.dettagli
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1947La casa del popolo "Nerio Nannetti" a Santa ViolaNel quartiere operaio di Santa Viola viene edificata la Casa del Popolo intitolata a Nerio Nannetti (1910-1944), partigiano combattente nella 7ª brigata GAP Garibaldi. Il terreno è acquistato con una sottoscrizione in una zona ancora sconvolta dai bombardamenti. Per la costruzione dell'edificio gli uomini impegnano volontariamente il loro tempo libero. I birocciai trasportano gratis sabbia e ghiaia dal greto del Reno, gli operai e gli artigiani portano a termine le opere di muratura e gli impianti, i barbieri utilizzano la giornata di riposo del lunedì per selezionare e ripulire i mattoni, prendendoli dalle discariche di macerie. Ne risulterà una delle case del popolo più grandi d'Italia, con tutti i servizi e le sedi del Partito Comunista e delle associazioni ad esso vicine, dall'UDI all'Italia-URSS, dall'ANPI alla Polisportiva. E accanto verrà aperto il dancing “Vallereno”, che sarà uno dei locali di divertimento più rinomati di Bolognadettagli
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17 gennaio 1947Mostra Partigiana RepubblicanaNel corso del XIX Congresso del Partito Repubblicano si tiene a Bologna, dal 17 al 20 gennaio, la Mostra Partigiana Repubblicana, a cura dell'Associazione Volontari della Libertà Brigate Mazzini. Le Brigate Mazzini erano formazioni partigiane di ispirazione repubblicana. Quella dell'Emilia-Romagna fu creata nel marzo 1944. Il comandante era Francesco Montanari (Cincino, 1920-1996), studente di ingegneria a Bologna, il vice Oddo Biasini (1917-2009), futuro deputato e ministro per il PRI. Collaborò con le formazioni comuniste Garibaldi, compiendo atti di sabotaggio e dando assistenza a disertori tedeschi ed ex prigionieri alleati. Curò la trasmissione di notizie agli alleati, con una radio clandestina basata nei pressi di Faenza. Dal luglio 1944 la Brigata fu divisa in tre distaccamenti, operanti a ridosso del fronte nelle Marche e in Romagna. Dal 23 giugno al 14 luglio una banda "Mazzini" del distaccamento della Val Marecchia occupò la cittadina di San Leo, dopo aver sconfitto la nutrita guarnigione di fascisti e tedeschi presente. Nel paese fu instaurato una sorta di governo libero locale.dettagli
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21 gennaio 1947La scissione socialistaIl 9 gennaio, all'apertura a Roma del XXV congresso del Partito Socialista (PSIUP), avviene la scissione dei socialisti democratici guidati da Giuseppe Saragat (le correnti di "Critica sociale" e "Iniziativa socialista"), i quali si riuniscono a palazzo Barberini e fondano il Partito socialista dei lavoratori italiani (PSLI). A Bologna, dove nel precedente congresso provinciale ha prevalso nettamente la corrente riformista, la sede del Partito Socialista è presidiata a mano armata e difesa dalla corrente di sinistra, favorevole a un'azione comune con il Partito Comunista. La sera del 21 gennaio, in occasione del direttivo, il servizio d'ordine socialista fa entrare solo gli esponenti del vecchio PSIUP (ribattezzato PSI), respingendo gli autonomisti con spintoni e insulti. In piazza Calderini, intanto, circa 4.000 “operai e partigiani” - tra essi molti militanti comunisti - manifestano compatti, invitando l'ex sindaco Zanardi “a non tradire”. Nonostante il compromesso concordato con la Prefettura, che peraltro lascia la sede alla frazione massimalista, i socialdemocratici si ritengono vittime di un'aggressione, perpetrata dagli ex compagni con l'aiuto dei comunisti. Il 22 gennaio i leader della destra fondano il Partito Socialista dei Lavoratori Italiani di Bologna con sede in via Castiglione 29. Principali esponenti sono Francesco Zanardi e Mario Longhena - che Pietro Nenni chiama le "foglie secche" - assieme a Pergola e Cinelli della Federazione Giovanile. Il nuovo partito, di impostazione marcatamente anticomunista, ottiene numerosi consensi in provincia, in particolare tra i braccianti dei comuni di Molinella, Baricella, Budrio, S. Pietro in Casale, Minerbio e Crevalcore. Questo non mancherà di creare notevoli dissensi interni anche in sede sindacale.dettagli
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16 febbraio 1947Gli Azzurri della pallacanestro in Sala BorsaLa Nazionale italiana di pallacanestro, nella quale militano quattro giocatori della Virtus - Gian Carlo Marinelli, Venzo Vannini, Gianfranco Bersani e Sergio Ferriani - gioca per la prima volta a Bologna. Il 16 febbraio l'incontro con la Francia, considerata la migliore formazione d'Europa, fa il tutto esaurito in Sala Borsa, "riempiendo posti a bordo campo e galleria, e porta il nuovo verbo del basket in città". All'entusiasmo iniziale del pubblico subentra però presto la delusione. L'Italia, che veste un'inconsueta maglia bianca, gioca una gara in tono minore e cede nettamente ai transalpini per 36 a 28. Dai francesi viene una lezione di pallacanestro moderna, vicina alla tecnica americana: ad esempio l'impiego del pivot al centro dell'attacco e l'uso di schemi studiati, in luogo del tradizionale assalto “alla garibaldina”.dettagli
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18 febbraio 1947Il "treno della vergogna". Respinti gli esuli istrianiUn convoglio di profughi istriani, sbarcati il giorno prima ad Ancona, giunge il 18 febbraio a Bologna. In stazione la Pontificia Opera di Assistenza e la Croce Rossa Italiana hanno preparato pasti caldi e generi di conforto per questi sventurati, stipati come sardine nei carri merci. Ancor prima dell'arrivo, alcuni ferrovieri sindacalisti minacciano, con un comunicato, di bloccare la stazione con uno sciopero, se il “treno dei fascisti” si fosse fermato. Per loro infatti non può che essere fascista chi fugge dal paese del comunismo di Tito. E quando il convoglio si arresta, un gruppo giovani attivisti, che impugnano bandiere rosse, gli lanciano contro sassi e ortaggi e rovesciano sui binari il latte destinato ai bambini, impedendo alle dame di S. Vincenzo di avvicinarsi. Il treno è costretto a ripartire e solo a Parma i profughi possono ricevere assistenza, prima di raggiungere la loro destinazione. Nel 2007, per celebrare l'anniversario dell'esodo giuliano, alla stazione di Bologna sarà posta, tra le polemiche, una targa ricordo.dettagli
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8 marzo 1947Donne in corteo a Santa ViolaUn corteo di donne con fanfara e bandiere percorre la via Emilia a Santa Viola per la Festa dell'8 Marzo. Le partecipanti distribuiscono mazzolini di mimose nelle case del quartiere.dettagli
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16 marzo 1947Il II Congresso Nazionale della FAIDal 16 al 20 marzo si tiene a Bologna il II congresso Nazionale della FAI (Federazione Anarchica Italiana). Con la svolta “anti-organizzatrice”, voluta dai militanti italo-americani dell' “Adunata dei Refrattari”, il movimento anarchico si dà una struttura decentrata. Il Consiglio Nazionale è abolito come organo politico e sostituito da una Commissione di Corrispondenza, detta la "buca delle lettere", con sede a Bologna. Ad essa va il compito di coordinare sul piano nazionale e internazionale le azioni locali, di amministrare il fondo di propaganda e di curare i rapporti fra Gruppi e Federazioni in Italia e all’estero.dettagli
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2 aprile 1947Il pane bianco e i pacchi C.A.R.E.Le condizioni generali del paese continuano ad essere estremamente precarie e continuano i sacrifici e le restrizioni nel campo dell'alimentazione. Il 2 aprile 1947 il Consiglio dei Ministri decreta che le carni fresche possono essere vendute solo tre giorni alla settimana, mentre rimane in vigore il divieto a vendere dolci contenenti burro. A quasi tre anni dalla fine del conflitto comincia a riapparire dai fornai il pane bianco. D'altra parte prospera il mercato nero, che, come durante la guerra, continua ancora per qualche tempo ad essere "la miglior fonte di approvvigionamento dei cittadini", assieme allo "scatolame americano" distribuito da varie organizzazioni benefiche, come la C.A.R.E. Quest'ultima invia pacchi dono messi a disposizione da cittadini americani - sollecitati tramite una cartolina postale - e contenenti carne in scatola, zucchero, biscotti, caffè, latte condensato, ma anche sapone o sigarette.dettagli
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23 aprile 1947Incendio al sacrario dei caduti partigiani di piazza NettunoUn incendio distrugge per due terzi l'altare del popolo, il reliquario con le foto dei caduti durante la Resistenza, appeso al muro di Palazzo d'Accursio in piazza Nettuno. Il sacrario dei caduti partigiani sarà nuovamente danneggiato, da un atto di vandalismo neofascista, nel febbraio del 1973.dettagli
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25 aprile 1947Congresso provinciale delle AcliNei locali del cinema Centrale, in piazza San Domenico, si tiene dal 25 al 28 aprile il primo congresso provinciale delle Acli, alla presenza di Giulio Pastore (1902-1969), leader della corrente cristiana della Cgil, e di Ferdinando Storchi (1910-1993), presidente delle Acli. Giovanni Bersani (1914-2014) è eletto presidente provinciale. Vengono discussi i problemi del lavoro a Bologna e la posizione da tenere al prossimo congresso della Cgil a Firenze.dettagli
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31 maggio 1947Festa popolare dopo la rottura dell' "unità nazionale"Il 30 maggio viene varato il gabinetto presieduto dal leader democristiano Alcide De Gasperi (1881-1954) e che registra l'esclusione dal governo dei partiti di sinistra: comunista e socialista. E' la rottura, sollecitata dagli Stati Uniti, della “unità nazionale”. A Bologna il partito comunista risponde con una grande festa popolare ai Giardini Margherita, che festeggia il primo anniversario della Repubblica, con la partecipazione di oltre 150.000 persone. Prende la parola l'ex ministro delle Finanze Mauro Scoccimarro (1895-1972), che parla di tradimento della Democrazia Cristiana. Ma per molti comunisti l'uscita dal governo non è vissuta negativamente: può invece consentire alla sinistra di procedere più speditamente alle mete fissate.dettagli
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giugno 1947Il Bologna Rugby a un passo dallo scudettoAttorno ad Eraldo Sgorbati e ad Angelo Pederzini, “vessillo della vecchia guardia” d'anteguerra, il Rugby Bologna costruisce una squadra di giovani, che si batte fino in fondo per il titolo nazionale 1946-47. Classe 1911, di origine bolognese, grande placcatore, Sgorbati è stato allenatore-giocatore della Bologna Sportiva negli anni Trenta, poi è approdato all'Amatori Milano, dove è rimasto fino al 1945. E' considerato tra i migliori rugbysti italiani. Ad un soffio dall'ultima meta, lo scudetto tricolore va alla Ginnastica Torino. I petroniani perdono la doppia finale: 3 a 0 all'andata fuori casa, 6 pari sotto la Torre di Maratona. I piemontesi conquistano così il loro primo ed unico titolo.dettagli
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12 luglio 1947Il Piano Marshall in EmiliaI rappresentanti di sedici nazioni europee e degli Stati Uniti d’America, riuniti in una Conferenza generale a Parigi, gettano le basi di un programma quadriennale di sussidi alla ricostruzione. Il 5 giugno precedente, all’Università di Harvard, il Segretario di Stato americano George Marshall (1880-1959) ha lanciato l’idea di un “aiuto amichevole” straordinario agli stati europei, in difficoltà dopo il disastroso conflitto mondiale. L’idea di Marshall diverrà nel 1948 l’E.R.P. (European Recovery Program, ovvero Programma di Ricostruzione Europea), con uno stanziamento di 17 miliardi di dollari. Quasi tutti i paesi chiederanno di poter acquistare soprattutto generi di prima necessità, carburanti e prodotti industriali e solo in minima parte attrezzature e macchine per la produzione. Nella provincia di Bologna i fondi-lire E.R.P. saranno in parte destinati per la ricostruzione degli edifici e degli impianti della stazione centrale di Bologna, per la riattivazione della centrale idroelettrica di Suviana, per il ripristino degli scali San Donato e Arcoveggio e il rinnovo delle linee ferroviarie. Un'altra parte sarà destinata a lavori pubblici ed edilizia residenziale. In generale i finanziamenti per Bologna e la regione risulteranno bene utilizzati: una relazione della Missione E.R.P. americana in Italia riguardo all'Emilia parlerà di contributi “assorbiti rapidamente e in modo tecnicamente perfetto”. Con i pacchi forniti dall'UNRRA (United Nations Relief and Rehabilitation Administration) anche la popolazione bolognese imparerà a conoscere nuovi prodotti, come il latte in polvere, la margarina, il caffè liofilizzato e lo zucchero cubano di canna. Alle partorienti poi verrà consegnato un pacco speciale, con indumenti, panni e prodotti per l'igiene del neonato e della mamma. Non mancheranno le critiche al Piano Marshall da parte della CGIL, esclusa peraltro, sia sul piano nazionale che regionale, dalla conoscenza dei suoi aspetti tecnici e concreti. Anche l'artigianato lamenterà l'assoluta mancanza degli aiuti Marshall, oltre che le irrisorie provvidenze governative nei primi anni del dopoguerra.dettagli
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15 luglio 1947I fornaciai si oppongono al reintegro dell'ex direttore collaborazionistaAlla notizia che l’ex direttore generale delle fornaci Gallotti, Faletti, già collaborazionista dei nazifascisti e responsabile della deportazione di alcuni operai, domanda di essere reintegrato in azienda, i fornaciai bolognesi entrano in sciopero e chiedono l'intervento della Camera del Lavoro.dettagli
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21 luglio 1947La Virtus pallacanestro vince il secondo scudettoLa squadra di pallacanestro della Virtus vince il campionato italiano. Al torneo, molto complicato, partecipano 41 squadre divise in gironi. La Virtus primeggia nel 7° girone, segnando 34,8 punti di media e subendone solo 18,1. Nelle finali la compagine bolognese ha la meglio su Trieste, Venezia e Roma, pur disputando solo due incontri e vicendone altri due a tavolino per il forfait degli avversari. Renzo Ranuzzi, Sergio Ferriani e Luigi Rapini risultano i migliori tra i bianconeri. Lasciata la chiesa sconsacrata di Santa Lucia, destinata a scuola per muratori e istituto tecnico commerciale, la Virtus ottiene di giocare nella centralissima Sala Borsa, autentica "cattedrale degli affari". Alla mattina vi lavorano gli agenti di cambio, alla sera la "piazza coperta" viene adattata a palasport. L'edificio, con il suo sviluppo verticale, diventa un impianto singolare per il basket, dove il pubblico, assiepato sui ballatoi, diventa "l'uomo in più" per la squadra di casa. Le mani dei tifosi battono ritmicamente sui tabelloni delle balconate, con un frastuono assordante, che inibisce gli avversari. Il pavimento a rombi geometrici della sala contribuisce all'identità della squadra: la Virtus è quella che gioca "sul campo in piastrelle", un playground unico in Italia.dettagli
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7 agosto 1947Sciopero provinciale dei bracciantiIl Sindacato braccianti, la Camera del lavoro e la Federterra decidono lo sciopero dei lavoratori agricoli, dopo la rottura delle trattative con la Confida. Come nel 1920, in provincia di Bologna - come in tutta l'Italia - i proprietari terrieri affrontano il rinnovo dei patti colonici recapitando agli affittuari numerose lettere di escomio. Ma il fronte dei braccianti e dei mezzadri questa volta rimane compatto. I cardini della rivendicazione sono per i mezzadri la giusta causa delle disdette e per i braccianti l'imponibile di manodopera. L'agitazione dura fino al 16 agosto ed è condotta con durezza. Numerose squadre di lavoratori si spostano di azienda in azienda per verificare l'attuazione dell'astensione da ogni lavoro, tranne la mungitura. I risultati ottenuti dalla lotta nel bolognese apriranno la strada a un esteso sciopero di 12 giorni, che coivolgerà tutta la valle del Po.dettagli
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15 agosto 1947Beffa goliardicaUn gruppo di goliardi dell’Alma Mater annuncia l’instaurazione della monarchia a San Marino. La beffa, ben congegnata, giunge a provocare l’intervento del ministro dell’Interno Scelba e un notevole allarme nella stampa nazionale.dettagli
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20 settembre 1947Comizi contro il governo centristaI partiti comunista e socialista proclamano una giornata di lotta nazionale contro il governo, dal quale le sinistre sono state estromesse nel maggio. A Bologna grandi manifestazioni, che si tengono il 20 e il 28 settembre, chiedono il ritorno a un governo di unità democratica, che corrisponda alla volontà popolare e assicuri pace, lavoro e libertà al paese. Dopo un imponente raduno in piazza Maggiore degli ex partigiani garibaldini, il 28 settembre Umberto Terracini (1895-1983), presidente dell’Assemblea Costituente, tiene davanti a un vasto uditorio il comizio di chiusura della Festa provinciale dell’Unità.dettagli
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21 settembre 1947Grande raduno dell'Azione cattolica. Morte del giovane Cesarino Degli EspostiCirca 100.000 giovani, provenienti da tutta l'Italia, partecipano a Bologna al convegno della gioventù cattolica, organizzato per l'anniversario della morte del conte Giovanni Acquaderni (1839-1922), fondatore dell'Azione cattolica. Per il cardinale Nasalli Rocca, è l'occasione di mostrare il “vero volto di Bologna”. Dopo una messa solenne all'ippodromo, alla quale partecipano i leader della Democrazia Cristiana locale - Raimondo Manzini, Angelo Salizzoni, Giovanni Bersani tra gli altri - il corteo si muove verso piazza Maggiore, dove prende la parola padre Riccardo Lombardi e Carlo Carretto, presidente nazionale della Gioventù cattolica. La sera precedente il convegno, una bomba rudimentale, ma di grande potenza, è esplosa nella canonica di Ceretolo, vicino a Casalecchio, uccidendo Cesarino Degli Esposti, aspirante tredicenne dell'Azione cattolica e ferendo il parroco don Guerrino Ghelfi e un'altro ragazzo. Per questo attentato saranno arrestati alcuni comunisti di Ceretolo, tra i quali il presidente della Camera del Lavoro di Casalecchio Angelo Piazzi e l'ex partigiano Celestino Cassoli. Gli imputati saranno assolti per insufficienza di prove dopo un lungo periodo di carcerazione preventiva.dettagli
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4 ottobre 1947Fausto Coppi vince il Giro dell'EmiliaIl pubblico che affolla il velodromo di via Pasubio assiste all'arrivo solitario di Fausto Coppi (1919-1960) al traguardo del Giro dell'Emilia di ciclismo, che si disputa per la prima volta nel giorno di San Petronio. Il “Campionissimo” ha lanciato il suo attacco sull'Abetone, si è presto lasciato alle spalle gli avversari ed è giunto a Bologna con 10 minuti di vantaggio, salutato negli ultimi chilometri da due ali di folla esultante. Vana la difesa del suo grande rivale Gino Bartali (1914-2000), attardato in montagna da una foratura. Già primo nel 1941, Coppi vincerà nuovamente l'Emilia nel 1948, mentre Bartali trionferà nelle edizioni 1952 e 1953.dettagli
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4 ottobre 1947Il debutto di Gigliola FrazzoniGigliola Frazzoni (1923-2016), soprano drammatico di origine bolognese, debutta a Pesaro nella Francesca da Rimini, diretta dal maestro Serafin. Ed è subito un trionfo. L'anno seguente sarà nella sua città natale al Teatro Duse per la Bohème, nel ruolo di Mimì. Dopo una serie di convincenti esibizioni in vari teatri italiani, la giovane sarà invitata per una tournée in Sudafrica, assieme a Beniamino Gigli e Tito Gobbi, ottenendo ovunque apprezzamenti. Il 1955 sarà l'anno chiave di una carriera costellata di successi: canterà per la prima volta Minnie nella Fanciulla del West di Puccini, che diventerà il suo cavallo di battaglia, e sostituirà la Callas alla Scala nell'Andrea Chénier, senza far rimpiangere per nulla la grande collega.dettagli
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5 ottobre 1947La ferrovia Porrettana ripristinata da Bologna a PracchiaFerma dal 1944, la ferrovia Porrettana riprende la sua corsa alla presenza del ministro dei Trasporti Guido Corbellini. Per il momento è percorribile solo la tratta Bologna-Pracchia. La linea era stata interrotta e aveva subito pesanti distruzioni a causa della guerra: erano stati abbattuti 29 ponti su 53, 10 stazioni su 12, quasi tutte le case cantoniere e i binari. Tra il 24 e il 25 luglio 1944 i guastatori tedeschi avevano fatto saltare, con potenti cariche esplosive, gli spettacolari viadotti a tre ordini di arcate di Piteccio, Fabbrica e Fabbricaccia, sul versante pistoiese. Alcune gallerie erano state fatte crollare facendo scontrare due treni provenienti da opposte direzioni. La riapertura completa della Porrettana avverrà il 29 maggio 1949.dettagli
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12 ottobre 1947Luigi Emery dirige il "Giornale dell'Emilia"Il giornalista Luigi Emery (1893-1979) è chiamato a dirigere il “Giornale dell'Emilia”. Laureato a Bologna in Lettere e Filosofia, ex combattente, ha iniziato a lavorare per il “Resto del Carlino” nel 1919. E' stato collaboratore di Piero Gobetti e Gaetano Salvemini, scrivendo per "La Rivoluzione Liberale" e "Non Mollare". Ha lasciato "Il Corriere della Sera" dopo la correzione non autorizzata di un suo pezzo su Giovanni Amendola. Nel 1927 è stato radiato dall'Ordine dei Giornalisti per non essersi iscritto al Partito Fascista. Fino alla guerra mondiale è rimasto in Germania, dove ha lavorato come corrispondente e traduttore. Ritorna a Bologna "dopo lunghi e amari anni di lontananza", con l'ambizione di contribuire, assieme al giornale, alla ricostruzione del paese. Appoggerà decisamente i partiti democratici nella campagna elettorale dell'aprile 1948. Il 4 dicembre 1949 sarà sostituito da Giuseppe Longo, apprezzato corrispondente da Roma con lo pseudonimo di Paolo Tarso.dettagli
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1 dicembre 1947Le auto OSCA dei fratelli MaseratiI fratelli Ettore, Bindo e Ernesto Maserati fondano a San Lazzaro di Savena la O.S.C.A. (Officina Specializzata Costruzioni Automobili), che produce esclusivamente piccole auto sportive. Già nel 1948 è iscritta alle gare la MT4 una 1100 a quattro cilindri, che ottiene un discreto successo. Le piccole Osca si rivelano competitive soprattutto sui circuiti stradali. I loro telai sono carrozzati con sottili pannelli di alluminio, come quelli di grande pregio prodotti da Zagato, tanto delicati, che basta appoggiarsi per ammaccarli. Nel 1950 alcuni motori Osca saranno convertiti per la Formula 2. I successi saranno numerosi in tutte le cilindrate. Il più prestigioso sarà quello dell'inglese Stirling Moss nella 12 Ore di Sebring del 1953. L'azienda sarà ceduta nel 1964 alla MV Agusta e chiuderà definitivamente nel 1967.dettagli
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4 dicembre 1947Il padiglione della "Direttissima" trasformato in sede dell'A.N.P.I.Il padiglione della “Direttissima” alla Montagnola diviene Casa del Partigiano, ovvero sede dell'A.N.P.I., l'Associazione Nazionale dei Partigiani. All'interno il pittore Ilario Rossi (1911-1994) dipinge un grande murale ispirato all'eccidio di Marzabotto. Al lato delle vetrate d'ingresso sono collocati invece due bassorilievi di Rito Valla (1911-1991) e Giuseppe Mazzoli (1907-1970) dedicati all'epopea della Resistenza. E' previsto anche un affresco di Farpi Vignoli (1907-1997) rievocativo della battaglia di porta Lame, che però non sarà realizzato. Dal 1950 l'accesso del Padiglione della Direttissima sarà presidiato dalle statue di due giovani partigiani, fuse da Luciano Minguzzi (1911-2004) con il bronzo del monumento equestre a Mussolini, collocato nell'anteguerra sotto la Torre di Maratona al Littoriale.dettagli
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7 dicembre 1947Il settimanale parlato "Attualità"Anteo Pultrini, dirigente della Philco-Italia, promuove al teatro Modernissimo il settimanale parlato Attualità. E' un giornale, che si ascolta e si vede. Oltre alle notizie, offre scenette allestite dal regista Sandro Bolchi con gli attori della compagnia di prosa di Radio Bologna. Si inseriscono inoltre attori e orchestre di passaggio. Il notiziario-spettacolo si tiene alla domenica mattina e dura un paio d'ore, davanti a un numeroso pubblico pagante.dettagli