Muore Fabio Fabbi "illusionista" di immagini
Si spegne a Casalecchio di Reno, all'età di 85 anni, il pittore Fabio Fabbi (1861-1946), conosciuto soprattutto per le sue opere di carattere orientalista, ricche di colore e di dettagli. Il critico Paolo Stivani lo ha definito “un illusionista e affabulatore di immagini”.
Studiò scultura a Firenze con Augusto Rivalta, nel 1893 divenne insegnante e quindi accademico a Bologna. In seguito fu a Parigi e in vari paesi europei.
Dopo un lungo viaggio e soggiorno in Egitto con il fratello Alberto, la pittura, dapprima coltivata con passione solo privatamente, divenne il suo mezzo espressivo privilegiato.
Nel 1906 partecipò alla Mostra internazionale del Sempione e nel 1911 - con un olio e due medaglie - alla Esposizione internazionale d'Arte cristiana di Parigi.
Utilizzò varie tecniche pittoriche, dalla matita alla tempera, dall'acquerello all'olio, spaziando da temi religiosi a sensuali nudi femminili. Produsse immagini suggestive, memorie dei suoi viaggi, in particolare del mondo musulmano, affascinante ed esotico, pieno di mistero.
Oltre che pittore fu anche grafico cartellonista e illustratore salgariano. Per A. Faeti “seppe profondere nei libri dello scrittore una particolare aggraziata atmosfera di sogno orientale”. Fu apprezzato anche per le illustrazioni di poemi classici come l'Iliade, l'Eneide e l'Odissea.
- Alessandra Borgogelli, Fabio Fabbi, Bologna, Galleria d'Arte Il 2 di quadri, 1983
- Da Bertelli a Guidi. Vent'anni di mostre dell'Associazione Bologna per le Arti, mostra e catalogo a cura di Stella Ingino e Giuseppe Mancini, Bentivoglio, Grafiche dell'Artiere, 2019, pp. 59, 133-134
- Fabio Fabbi: 1861-1946, a cura di Piero Fiori, Bologna, Re Enzo, 2000
- Il Liberty a Bologna e nell'Emilia Romagna. Architettura arti applicate e grafica, pittura e scultura. Retrospettiva di Roberto Franzoni, Adolfo De Carolis e Leonardo Bistolfi. Prima indagine sull'art-deco, marzo - maggio 1977, 2. ed., Bologna, Grafis, 1977, p. 251, 287, 343 (ill.)
- Renato Roli, Fabio Fabbi tra Varsavia e Parigi, in: "Strenna storica bolognese", 57 (2007), pp. 373-385