La spia "Vienna" torna in libertà
Dopo appena un anno di carcere Lidia Golinelli (Vienna), ex staffetta della 7a Gap Gianni divenuta informatrice della polizia fascista, torna in libertà grazie all'amnistia Togliatti.
E' responsabile della cattura di numerosi partigiani e antifascisti, come Aldo Ognibene, Otello Spadoni e Francesco Cristofori, giustiziati nel gennaio 1945.
Dal marzo 1945 è stata inviata presso il comando generale della GNR di Brescia, dove ha avuto il compito di riconoscere i partigiani bolognesi impegnati in Veneto.
E' stata arrestata nel maggio 1945, assieme ad altri aguzzini fuggiaschi al nord. Condannata a morte, la pena è stata commutata in ergastolo dopo il processo d'Appello.
Temendo ritorsioni, la Golinelli si rifiuterà per alcuni giorni di uscire di prigione.
- Carlo D'Adamo, William Pedrini, Un passato che non passa. Il documentario fotografico di D'Aiutolo e Parisi, Bologna, Pendragon, 2012, pp. 63-64
- Alberto Mandreoli, Il fascismo della Repubblica Sociale a processo. Sentenze e amnistia (Bologna 1945-1950), Trapani, Il Pozzo di Giacobbe, 2017, pp. 279-286 (L. Golinelli “Vienna”)
- Ada Pasi, Impiccata due volte. Storia di Ada Pasi scritta da lei medesima, in: Epopea partigiana, rist. anast., Imola, Libreria di Palazzo Monsignani, 2005, vol. I, pp. 70-71
- Renato Sasdelli, Fascismo e tortura a Bologna. La violenza fascista durante il Regime e la RSI, Bologna, Pendragon, Istituto per la storia e le memorie del 900 Parri, 2017, pp. 96-102