Guidi e Rambelli salvati da Borgonzoni
Nell'estate 1944, in piena guerra, il pittore Aldo Borgonzoni (1913-2004), sfollato nella natia Medicina dopo l'inizio dei bombardamenti su Bologna, viene informato da un amico, militante nella 7a brigata GAP, che Virgilio Guidi (1891-1984), professore di Pittura all'Accademia di Belle Arti, è stato arrestato e condannato a morte dai partigiani per la sua convinta adesione alla Repubblica di Salò.
Collega-rivale di Giorgio Morandi (1890-1964), molto stimato dai suoi allievi bolognesi, tra i quali lo stesso Borgonzoni, il maestro romano si è rifugiato in campagna, ospite di Villa Lenzi a Buda, a pochi chilometri da Medicina.
Il giovane interviene per scongiurare la sua esecuzione e dopo un'accesa discussione la sentenza è commutata nell'espulsione dal territorio.
Guidi viene accompagnato in bicicletta fino a Chioggia e, attraverso la laguna, raggiunge Venezia grazie ad alcuni intellettuali antifascisti. Scampato il pericolo continuerà, secondo alcuni testimoni, a far propaganda per i Tedeschi e la RSI dai tavolini del Caffé Florian.
Alla fine di maggio del 1945, poche settimane dopo la Liberazione, periodo confuso di rappresaglie e vendette, Borgonzoni è protagonista del salvataggio di un altro collega compromesso con il fascismo, lo scultore faentino Domenico Rambelli (1886-1972), conosciuto a Roma nel 1939 in occasione della III Triennale.
Considerato tra i grandi del '900, dotato di uno stile inedito e moderno, Rambelli è autore di importanti e monumenti in Romagna, come quello per Francesco Baracca a Lugo, inaugurato il 21 giugno 1926 dal Duca d'Aosta, o quello di Alfredo Oriani a Faenza.
Mentre camminano assieme in via Rizzoli, Rambelli è riconosciuto da due uomini scesi da una Fiat Topolino, che gli intimano di seguirlo a Faenza, dove lo attende la condanna a morte, essendo pesantemente coinvolto con il passato regime.
Grazie alle sue conoscenze presso la federazione del Partito comunista, Borgonzoni intercede per lui e ottiene un rinvio dell'arresto, che consente al maestro romagnolo di riparare, come Guidi, a Venezia.
- Art nouveau a Faenza: il cenacolo baccariniano, a cura di Jadranka Bentini, Milano, Electa, 2007, p. 247
- Aldo Borgonzoni, Virgilio Guidi e Domenico Rambelli fra arte e ideologia, in: Il Naturalismo espressionista di Aldo Borgonzoni, a cura di Claudio Spadoni, Faenza, Edizioni Silvio Pellico, 1995, pp. 335-337
- Il Liberty a Bologna e nell'Emilia Romagna. Architettura arti applicate e grafica, pittura e scultura. Retrospettiva di Roberto Franzoni, Adolfo De Carolis e Leonardo Bistolfi. Prima indagine sull'art-deco, marzo - maggio 1977, 2. ed., Bologna, Grafis, 1977, pp. 265-271, 312-317 (ill.) (D. Rambelli)
- Pompilio Mandelli, Via delle Belle Arti, ed. accr. e corretta, San Giorgio di Piano, Minerva Edizioni, 2002, pp. 85-86
- Jean Pascal Marcacci, Razionalismo e Linea Gotica. Architetture del Duce degli anni Trenta del Novecento in Emilia e Romagna, Bologna, Persiani, 2022, pp. 10-11
- Alberto e Giancarlo Mazzuca, Romagna nostra, con le fotografie di Lorenzo Capellini, Argelato, Minerva, 2019, p. 125