10 maggio 1945
Bombe inesplose provocano la morte di alcuni sminatori
Undici artificieri muoiono, assieme al loro comandante, capitano Alberto Zannotti, nei pressi di Varignana (BO), mentre rastrellano bombe inesplose. Una lapide nel cortile di palazzo d'Accusio e una stele nel luogo della tragedia, ne ricordano il sacrificio.
La bonifica dei campi minati comporterà numerose vittime nel dopoguerra. La ricerca viene fatta con metal detector, ma, a volte, anche in modo più artigianale e rischioso, facendo penetrare obliquamente nel terreno aste metalliche o baionette, fino al contatto con l'ordigno.
Approfondimenti
- Domenico Alvisi, Storia minima di un balilla mancato, Bologna, Rabbi, stampa 2010, p. 256
- Anche i partigiani si fecero sminatori, in "Resistenza", 3 (2007), pp. 8-9
- Alessandra Codecà, Ricordiamo gli sminatori, in "Bologna. Mensile dell' Amministrazione comunale", 8-10 (1988), p. 37
- Mario Duttili, Gli sminatori, in Imola medaglia d'oro al valor militare per attività partigiana, Imola, a cura del Comune, 1985, p. 223 sgg.