Ucciso a botte il partigiano Bruno Pasquali
Nella notte del 18 novembre è ritrovato il cadavere di Bruno Pasquali (1908-1944), giardiniere, perseguitato nel Ventennio come agitatore antifascista. Nel 1938 fu arrestato per aver messo in piedi una cellula comunista all'interno dell'azienda tramviaria bolognese.
Dopo l'armistizio fu, assieme a Walter Busi, Luigi Gaiani, Vittorio Gombi, Walter Nerozzi, Remigio Venturoli e altri, tra i primi organizzatori dei gruppi armati in città.
Nei primi mesi di attività dei Gap fu autore di attentati contro comandi e locali frequentati dai nazifascisti. Fu uno dei tre gappisti che uccisero il federale fascista Eugenio Facchini.
In precedenza con Monaldo Calari, Libero Lorenzini e altri diede vita sull'Appennino modenese a una formazione partigiana denominata “distaccamento Carlo Pisacane”, che non ebbe grande capacità operativa e venne sciolta poco dopo.
Nella primavera del 1944 si è spostato nel Ferrarese e ha militato nella 35a brigata Rizzieri Garibaldi. Assieme a Bruno Rizzieri ha dato vita ai primi gruppi gappisti nel capoluogo estense.
Arrestato una prima volta il 7 giugno a Pontelagoscuro, è stato sottoposto alle più atroci sevizie e internato in fin di vita al Policlinico Sant'Orsola.
Il 10 luglio è evaso grazie ad alcuni infermieri e a un addetto alla protezione antiaerea ed è stato poi curato da medici vicini al movimento partigiano. Secondo il prof. Palmieri il suo corpo “pareva fatto soltanto di pelle ed ossa e diafano come fosse di cera”.
La sua latitanza è durata poco. Catturato all'inizio di novembre da una pattuglia di SS al Pontevecchio assieme a Walter Busi e riconosciuto da militi della brigata nera, è stato picchiato a più riprese fino alla morte nel comando delle SS in via Santa Chiara. I fascisti ne hanno anche simulato la fucilazione.
Il compagno Busi è stato invece passato per le armi in via Agucchi pochi giorni dopo l'arresto e il suo corpo abbandonato per strada.
- Luciano Bergonzini, La svastica a Bologna, settembre 1943 - aprile 1945, Bologna, Il mulino, 1998, pp. 113-114
- Deputazione Emilia Romagna per la storia della Resistenza e della guerra di liberazione, L'Emilia Romagna nella guerra di liberazione, vol. 1: Luciano Bergonzini, La lotta armata, Bari, De Donato, 1975, p. 372
-
Toni Rovatti, La violenza della guera civile: esecuzioni, rappresaglie, stragi, in: La Resistenza, il fascismo, la memoria. Bologna 1943-1945, a cura di Alberto De Bernardi e Alberto Preti, Bologna, Bononia University Press, 2017, p. 508
- Italo Scalambra, La scelta da fare. Dalla clandestinità alla Resistenza nel modenese, Roma, Editori riuniti, 1983, p. 45