Uccisione del comandante della GNR di Forlì
Il 23 maggio, a due giorni dalla scadenza del bando della RSI, che promette l'amnistia ai militari e ai civili “unitisi alle bande operanti in danno delle organizzazioni militari o civili dello Stato”, il capo partigiano Silvio Corbari (1923-1044) fa credere di volersi arrendere con la sua banda nelle mani del Console colonnello Gustavo Marabini, comandante della GNR di Forlì.
Questi pensa di avere a disposizione la migliore occasione per sgominare e sgretolare la resistenza armata romagnola e accetta un appuntamento con il ribelle nella sua stessa automobile. Ma Corbari a sorpresa lo uccide e si dà alla fuga.
La sua audacia ridà fiato al movimento di liberazione, sottoposto al ricatto del bando nazifascista. La notizia dell'uccisione di Marabini ha grande rilievo sulla stampa locale e nazionale.
Dopo questo episodio la caccia a Corbari, imprendibile “primula rossa” e moderno Passatore della Resistenza romagnola, si farà più implacabile.
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- console della milizia di Forlì - Fonte: G. Pisanò, Storia della Guerra civile in Italia - Pubblico dominio
- Adler Raffaelli, Guerra e liberazione: Romagna 1943-1945, Bologna, Editcomp, 1995, vol. 1: Storiografia, pp. 89-90
- Touring club italiano, Emilia Romagna. Itinerari nei luoghi della memoria, 1943-1945, Milano, TCI, Bologna, Regione Emilia-Romagna, 2005, p. 130