Tre "ribelli" giustiziati a Porta Lame
Il 22 ottobre presso Porta Lame sono ritrovati i cadaveri di tre uomini. Si tratta di Giorgio Chierici, Elio Mandini (D'Artagnan) e Ernesto Sabattini (Nessuno).
Il prof. Chierici, militante azionista e partigiano dell'8a brg Masia GL, unico assolto il 19 settembre nel processo contro il gruppo dirigente del Pd'A bolognese, è stato nuovamente arrestato in ottobre da miiti fascisti e fucilato.
Mandini e Sabattini sono due ex partigiani della Stella Rossa sfuggiti al massacro di Monte Sole e aggregati alla 7a Gap Gianni Garibaldi in previsione dell'insurrezione.
Usciti in azione, sono stati sorpresi dopo il coprifuoco da un posto di blocco fascista istituito dopo la battaglia all'Università, riconosciuti come “ribelli” e giustiziati sul posto.
La segnalazione di queste uccisioni da parte del comando SS porta la data del 18 ottobre.
- Luciano Bergonzini, La svastica a Bologna. Settembre 1943-aprile 1945, Bologna, Il mulino, 1998, p. 181
- Deputazione Emilia Romagna per la storia della resistenza e della guerra di liberazione, L'Emilia Romagna nella guerra di liberazione, Bari, De Donato, 1975, vol. 1., p. 269