Eccidi sulle rive del Montone
Il 14 novembre a Ragone di San Pancrazio, frazione di Russi (RA), in un podere nei pressi dell'argine del Montone, 24 persone vengono barbaramente uccise. Tre giorni dopo nello stesso territorio - a Casa Capra - avviene un'altro eccidio, con la morte di 13 persone.
In provincia di Ravenna le truppe della Wehrmacht in ritirata compiono varie stragi, che coinvolgono intere famiglie, perlopiù non per ragioni politiche, ma per motivi militari.
Edifici con funzione strategica sono fatti saltare assieme ai loro abitanti per salvaguardare la ritirata e la tenuta delle linee difensive presso gli argini fluviali. E' la strategia della tabula rasa.
Di solito le stragi non vengono rese pubbliche, ma anzi occultate con cura. A casa Fornaci, posta sulla linea difensiva del Montone, i corpi dei fucilati - tra essi donne e bambini - sono ammucchiati vicino a un pagliaio, cosparsi di infiammabili e bruciati.
I responsabili della strage di San Pancrazio Roncalceci e di Casa Capra sono forse soldati della 305a o della 356a Infantrie Division.
- Adler Raffaelli, Guerra e liberazione: Romagna 1943-1945, Bologna, Editcomp, 1995, vol. 1: Storiografia, pp. 200-201
- Adler Raffaelli, Guerra e liberazione, cit., vol. 2: Epigrafia, p. 241