Partigiani uccisi a Funo di Argelato
Nella notte tra il 9 e il 10 ottobre una squadra di militi fascisti delle brigate nere (o forse della GNR) si recano a Funo di Argelato - a seguito di una soffiata o di una confessione estorta sotto tortura - e prelevano alcuni uomini dalle loro case. Sono tutti partigiani della 2a Brigata Garibaldi "Paolo".
Il primo ad essere catturato è Adelmo Bernardi, che viene brutalmente picchiato. Poi i fascisti vanno a casa del quindicenne Cesare Grazia e lo portano via assieme ad Agostino Stagni.
Ai tre è intimato di rivelare i nomi di alcuni dei comandanti partigiani operanti nella zona. Dopo averli picchiati e torturati li trascinano lungo la strada tra Casadio e Argelato.
Sul luogo scelto per l'esecuzione Stagni riesce a fuggire, mentre Grazia e Bernardi rimangono uccisi.
Poco dopo i fascisti fanno irruzione nella casa del caposquadra Renato Tampellini (Sandalo, 1924-1944), lo torturano ferocemente e lo finiscono.
Cercano anche Carlo Bernardi, fratello di Adelmo, ma non lo trovano. Infine arrestano e uccidono Alfonso Machesini, bruciando anche la stalla della casa colonica in cui vive.
Secondo alcune testimonianze, al rastrellamento di Funo partecipano i capi del PFR bolognese, che davanti ai cadaveri delle vittime si abbandonano “perfino a oltraggiosi schiamazzi e grida, invitando la popolazione ad assistere alla macabra scena”.
Il 15 ottobre la zona tra Argelato e Castelmaggiore subirà il rastrellamento più vasto di tutta la guerra. Tra i trecento e i quattrocento uomini saranno ammassati nel piccolo cimitero di Casadio e poi sospinti lungo il Reno verso Bologna.
Verranno concentrati nella caserma di artiglieria a Porta d’Azeglio in attesa di essere inviati nei lager tedeschi. Durante il trasferimento in città alcuni prigionieri riusciranno a fuggire.
- Domenico Bruno, Enrico Cavalieri, Luca Pastore, La pianura e il conflitto: fascismo, Resistenza e ricostruzione a Castel Maggiore, 1919-1946, Venezia, Marsilio, 2010, p. 260
- Deputazione Emilia Romagna per la storia della Resistenza e della guerra di liberazione, L'Emilia Romagna nella guerra di liberazione, vol. 1: Luciano Bergonzini, La lotta armata, Bari, De Donato, 1975, p. 74
- Alberto Mandreoli, Il fascismo della Repubblica Sociale a processo. Sentenze e amnistia (Bologna 1945-1950), Trapani, Il Pozzo di Giacobbe, 2017, pp. 257-258
- Pietroburgo nella pianura bolognese. Documenti, testimonianze e immagini su Argelato, Funo e dintorni, dal 1859 in poi, a cura di Luigi Arbizzani, Argelato, Comune di Argelato, Assessorato alla cultura, 1989, pp. 150, 152-156
- La politica del terrore. Stragi e violenze naziste e fasciste in Emilia Romagna. Per un atlante delle stragi naziste in Italia, a cura di Luciano Casali e Dianella Gagliani, Napoli, Roma, L'ancora, 2008, p. 67