Cinque partigiani uccisi dalla GNR e seppelliti in riva al Panaro
Fra il 15 e il 24 giugno cinque giovani partigiani originari della provincia di Bologna vengono catturati dai fascisti nel territorio di Vignola.
Avevano il compito di tenere contatti clandestini tra le formazioni partigiane bolognesi e quelle operanti sull'Appennino modenese.
Gli arrestati - Luciano Dardani, Gino Garagnani, Giorgio Parisini, Ferdinando Parisini, Evaristo Sandoni - vengono torturati e fucilati in località diverse.
I militi della GNR decidono poi di seppellirli tutti in un posto solo, a Fontanazzo di Marano sul Panaro, sul greto del fiume.
I corpi straziati dei giovani, sistemati a coppie in piccole buche, riaffioreranno in parte a seguito dello scoppio di una bomba e le autorità di Marano procederanno al loro riconoscimento.
Assieme a quelli dei partigiani bolognesi saranno ritrovati anche i resti di Arnaldo Retelli, un antifascista del luogo, rinchiuso tempo prima e torturato nel carcere di Pavullo.
- Bologna partigiana, 1943-1945, Bologna, a cura dell'ANPI, 1951, p. 28