Partigiani torturati e uccisi dalla GNR
Mentre stanno andando ad un appuntamento a San Ruffillo, tre partigiani sono fermati da una pattuglia di militi della GNR.
Arrestati, sono condotti nella caserma di via Due Madonne, dove vengono interrogati e torturati per diversi giorni dagli uomini del maggiore Raspadori.
Amelio Musiani sopravviverà alle sevizie e sarà in seguito liberato, mentre i corpi esanimi di Bruno Monterumici (1906-1944) e Vasco Mattioli (1913-1944) saranno rinvenuti per strada il 5 luglio: uno in via Tibaldi e l'altro all'Arcoveggio.
Operaio ortopedico, ex dirigente della FGCI, arrestato e condannato più volte dal Tribunale Speciale, Bruno Monterumici (Roberti) è stato uno dei primi organizzatori dei Gap in città. Ha collaborato alla creazione del CUMER, il comando unico partigiano.
Vasco Mattioli, ex volontario garibaldino in Spagna e organizzatore comunista, era ufficiale di collegamento del CUMER.
- Bologna 1938-1945. Guida ai luoghi della guerra e della Resistenza, progetto e cura di Brunella Dalla Casa, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 2005, p. 82
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Toni Rovatti, La violenza della guerra civile: esecuzioni, rappresaglie, stragi, in: La Resistenza, il fascismo, la memoria. Bologna 1943-1945, a cura di Alberto De Bernardi e Alberto Preti, Bologna, Bononia University Press, 2017, p. 505
- Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 140 (B. Monterumici)