Eccidio di Susano. Altri trucidati a Prunarolo e a Buda di Rodiano
Il 23 ottobre per vendicare l'uccisione di un soldato da parte dei partigiani a Monte Pero, sopra Vergato, i tedeschi compiono un immediato rastrellamento, durante il quale uccidono tre persone e ne catturano altre.
Il giorno seguente, con il pretesto di portarli a scavare trincee, prelevano altri ostaggi a Campo Golino, rifugio di sfollati.
Assieme a quelli del giorno precedente, i prigionieri vengono condotti a Susano, lungo la strada tra Vergato e Cereglio, e fucilati in tre luoghi diversi: vicino alla Cà, a ridosso del cimitero e dietro al campanile.
Il 27 ottobre quattro civili saranno uccisi dai nazifascisti a Buda di Rodiano e pochi giorni dopo altri tre a Prunarolo. L'attraversamento della terra di nessuno nella Valle del Reno rimarrà a lungo a rischio di incontri fatali con pattuglie tedesche.
- Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, p. 382
- Dario Zanini, Marzabotto e dintorni, 1944, Bologna, Ponte nuovo, 1996, pp. 612-613