Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

24 febbraio 1944

La Missione Radio Zella

Il 24 febbraio alla foce del Po un sottomarino americano sbarca due giovani agenti italiani dell'ORI (Organizzazione della Resistenza Italiana), Antonio Farneti (Roberti) e Alberto Grimaldi, incaricati per conto dell'Office Strategic Service alleato di una importante missione di coordinamento delle azioni partigiane a nord della Linea Gotica, denominata Radio Zella.

Essa avrà sede nella villa Neri a Rivalta di Faenza e sarà collegata a un gruppo politico romagnolo di ispirazione laica e repubblicana, di cui fanno parte, tra gli altri, i fratelli Tonino e Arturo Spazzoli, Francesco Lami, Adriano Casadei, Vittorio Bellenghi, Mino e Bruno Neri, tutti in relazione con ambienti del movimento di liberazione.

Essa avrà tra l'altro il compito di orientare i lanci di armi alle formazioni partigiane collegate al CLN. I primi saranno effettuati il 5 e l'8 aprile per le brigate romagnole sul Falterona.

Tra giugno e luglio gli aviolanci raggiungeranno la 36a Brigata “Alessandro Bianconcini” (il 22 giugno e il 19 e 26 luglio), l'8a Brigata Garibaldi “Romagna” (il 21 giugno e l'8 luglio nella zona di Ridracoli), la Banda Corbari (il 16 luglio all'Acquacheta).

Tra le azioni di Radio Zella vi sarà il recapito agli Anglo-Americani di preziosi documenti sui piani della linea Gotica, sottratti a due ufficiali tedeschi dai partigiani della Banda Corbari, e il salvataggio di alcuni generali alleati sfuggiti ai campi di prigionia italiani.

Dopo l'arresto del radiotelegrafista Alberto Grimaldi (Andrea Zanco), i componenti della missione Zella saranno progressivamente decimati.

Bruno Neri e Vittorio Bellenghi rimarranno uccisi il 10 luglio in uno scontro coi tedeschi presso l'eremo di Gamogna.

Tonino Spazzoli sarà arrestato il 7 agosto a Forlì, il fratello Arturo e Adriano Casadei saranno sorpresi il 18 agosto dai nazifascisti al casolare di Cornio, assieme a Silvio Corbari e Iris Versari: finiranno tutti appesi ai lampioni di piazza Saffi di Forlì.

Fabbri, Lega, Bandini e altri saranno arrestati e uccisi nei mesi successivi. Grimaldi, sospettato di aver tradito i compagni - ma strenuamente difeso dal comandante della missione Antonio Farneti (Roberti) - sarà a sua volta fucilato dai tedeschi a Bologna il 22 agosto.

Approfondimenti
  • Deputazione Emilia Romagna per la storia della Resistenza e della guerra di liberazione, L'Emilia Romagna nella guerra di liberazione, vol. 1: Luciano Bergonzini, La lotta armata, Bari, De Donato, 1975, p. 165
  • Giancarlo Mazzuca, Luciano Foglietta, Sangue romagnolo. I compagni del Duce: Arpinati, Bombacci, Nanni, Bologna, Minerva, 2011, p. 226
  • Museo della Resistenza e Centro Residenziale Ca' Malanca di Brisighella, testi a cura di Claudio Casadio, Ravenna, Provincia di Ravenna, 2006
  • Adler Raffaelli, Guerra e liberazione: Romagna 1943-1945, Bologna, Editcomp, 1995, vol. 1: Storiografia, pp. 122-124, 140-144, 177
  • Peter Tompkins, L'altra Resistenza, Milano, Il saggiatore, 2005, pp. 165-166
vedi tutto l’anno 1944