La missione Appomatox e le altre missioni alleate oltre le linee
Il 18 agosto un gruppo dell'ORI-OSS, il servizio segreto americano, guidato dal sergente Ferruccio Trombetti di Minerbio, viene paracadutato al di qua delle linee tedesche a Selva di Puianello, sull'Appennino modenese.
La missione, denominata Appomatox, è nata dall'iniziativa di due ufficiali dell'OSS (la futura CIA) nella sede romana del Partito comunista.
Il suo scopo è controllare i movimenti delle truppe tedesche, informare su obiettivi militari e inoltre trasmettere messaggi tra le direzioni di Roma e Milano del Partito comunista e tra il CUMER, il CLN emiliano e il CLNAI.
Nel complesso trasmetterà e riceverà circa 500 messaggi via radio. I contatti col CUMER saranno diretti solo dal dicembre 1944. Tramite essa si effettueranno numerosi lanci di armi e materiale bellico a varie formazioni partigiane.
Altre missioni alleate, americane dell'ORI-OSS o inglesi della N. 1 Special Force, avranno difficoltà nel rapporto con il Comando unico, mentre troveranno maggiore collaborazione con brigate quali la Modena di Armando e la 28a di Bulow.
La missione Santini (Victory 1 e Victory 2), guidata da Ennio Tassinari e destinata ad accompagnare la discesa della Divisione Modena verso Bologna, avrà contatti solo indiretti con il CUMER tramite ufficiali di collegamento. Lo stesso sarà per la missione inglese Wilcockson, presente a Bologna nell'ottobre 1944.
Il relativo isolamento del CUMER nei confronti delle brigate stanziate in Appennino e delle missioni di collegamento con i comandi alleati, produrrà incertezze e incomprensioni sullo svolgimento delle operazioni militari dei partigiani durante l'attacco alla Gotica e nell'imminenza della liberazione della città.
Nel febbraio 1945 il comandante del CUMER Barontini e il vice comandante Cavazzuti stabiliranno contatti diretti con la missione Sihaka, guidata dal capitano “Bilancia” (Ferruccio Mazzara) per conto dello Stato Maggiore dell'Esercito italiano e collegata al comando britannico N.1 Special Force.
Interruzioni e contrattempi - ad esempio i ripetuti trasferimenti della base radio, tra via Saffi, via d'Azeglio e via Belle Arti - renderanno comunque i rapporti precari e insicuri nei momenti di massima urgenza, alla vigilia dell'attuazione del piano insurrezionale.
- Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, pp. 183-184
- Luciano Bergonzini, La svastica a Bologna, settembre 1943 - aprile 1945, Bologna, Il mulino, 1998, pp. 187-193, 315-317
- Deputazione Emilia Romagna per la storia della Resistenza e della guerra di liberazione, L'Emilia Romagna nella guerra di liberazione, vol. 1: Luciano Bergonzini, La lotta armata, Bari, De Donato, 1975, pp. 163-165, 551
- Marco Minardi, Oltre la linea del fronte. Ferruccio Trombetti e la missione alleata Appomatox, Venezia, Marsilio, 2008
- Tommaso Piffer, Gli alleati e la Resistenza italiana, Bologna, Il mulino, 2010, pp. 127-128
- La Resistenza a Bologna. Testimonianze e documenti, a cura di Luciano Bergonzini, Bologna, Istituto per la storia di Bologna, 1980, vol. 5., pp. 512-517
- Sergio Soglia, Ribelli per la libertà, 1940-45. Ricordi, cronache, racconti, Bologna, Santarini, 1995, p. 126