La conquista di Monte Battaglia
La cima del monte Battaglia (quota 715), ultimo baluardo naturale prima dello sbocco nella valle Padana, nei pressi di Imola, è conquistata, dopo duri combattimenti, dai “Blue Devils” dell'88a Divisione USA con l'aiuto determinante dei partigiani del 3° Btg. della 36a brigata Garibaldi "Bianconcini", comandato da Carlo Nicoli.
Nei quattro giorni successivi infurierà il tentativo di riconquista del colle, che domina le valli del Santerno e del Senio, da parte dei soldati tedeschi della 44a e della 715a Divisione, con notevoli perdite umane da entrambe le parti.
Nella notte del 4-5 ottobre il 350° Reggimento dell'88a sarà sostituito dalla 1a Brigata delle Guardie, composta da scozzesi e gallesi della 56a Divisione britannica.
Nonostante la sua estrema importanza strategica, la battaglia di Monte Battaglia sarà pressoché ignorata dai bollettini di guerra alleati. In seguito verrà ricordata come una delle più sanguinose ed inutili carneficine di tutta la seconda guerra mondiale.
I partigiani della 36a, che hanno preso parte ai combattimenti con un ruolo non secondario, saranno disarmati e condotti nelle retrovie, verso i centri di raccolta di Firenze.
Il loro apporto sarà comunque riconosciuto dai comandanti sul terreno: senza l'azione partigiana, Monte Battaglia “it would have been another Cassino” (sarebbe stata un'altra Cassino).
Dopo la conquista di questo caposaldo, la V Armata troverà la strada per la pianura padana sbarrata dalla concentrazione di molte divisioni tedesche provenienti dal fronte adriatico: la 44a, la 305a, la 334a, la 98a e la 715a.
Il 1° ottobre il gen. Mark Clark riconoscerà la perdita di valore di questo settore e deciderà di ridare priorità offensiva a quello del II Corpo, lungo la statale 65.
Il mancato sfondamento degli americani è dovuto anche al mutamento della strategia generale dopo lo sbarco in Normandia. Ora il loro interesse è tenere impegnate in Italia quante più divisioni nemiche possibile: un'avanzata troppo rapida verso le Alpi non rientra più nei loro piani.
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