La 1a Brigata "Irma Bandiera" e la 6a Brigata "Giacomo"
Il quadro delle formazioni partigiane bolognesi si completa a fine estate con la costituzione della 1a Brigata - più tardi intitolata a Irma Bandiera, eroina della Resistenza - e della 6a Brigata “Giacomo”.
La 1a Brigata nasce dall'azione di gruppi di resistenti formatisi fin dall'inverno del 1943 nei quartieri della periferia nord della città e animati da figure quali Beltrando Pancaldi (Ran) e Elio Vigarani.
Svolgerà un'importante funzione di cerniera tra resistenza di campagna e di città, fungendo da supporto di massa e da bacino di reclutamento della 7a Gap e delle brigate di montagna. Comandata da Pancaldi e poi da Renato Capelli, avrà 1.066 partigiani riconosciuti alla Liberazione.
Alla 1a Brigata “Irma Bandiera” si affiancherà in novembre la 2a Brigata “Paolo”, che raggrupperà i partigiani della pianura a nord di Bologna e a est del Reno, mentre i combattenti a ovest del fiume confluiranno nella 63a Brigata Garibaldi “Bolero”. Nel marzo del 1945, da una divisione della 1a Brigata nascerà la 4a Brigata “Venturoli”.
La 6a Bgt "Giacomo" - nome di battaglia del partigiano caduto Ferruccio Magnani - è una piccola brigata nata dall'unione, voluta dal CUMER, del battaglione delle "stelle verdi" cattoliche guidato da Roberto Roveda (1922-2013) con il battaglione “Mazzini” o “Levante”, comandato da Guido Gaibara e formato da un gruppo di antifascisti repubblicani raccolti attorno a Francesco Colombo.
La brigata sarà operativa dal mese di ottobre in città e a Ozzano Emilia. In sintonia con la tendenza di alcuni partiti antifascisti a non forzare la lotta armata, sarà ridotta a una cinquantina di componenti. I due gruppi originari rimaranno di fatto autonomi.
- Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, vol. 1., Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, Bologna, Comune-ISREBO, 2005, p. 60, 62
- Luigi Arbizzani, Guerra, nazifascismo, lotta di liberazione nel Bolognese, luglio 1943-aprile 1945. Fotostoria, 5. ed., Bologna, Edizioni della Provincia, 2005, p. 22
- Luciano Bergonzini, La svastica a Bologna, settembre 1943 - aprile 1945, Bologna, Il mulino, 1998, p. 313
- Elio Cicchetti, Il campo giusto, 3. ed., Milano, La Pietra, 1973, pp. 213-214
- La Resistenza, il fascismo, la memoria. Bologna 1943-1945, a cura di Alberto De Bernardi e Alberto Preti, Bologna, Bononia University Press, 2017, pp. 90-91
- Werther Romani, Mauro Maggiorani, Guerra e Resistenza a San Lazzaro di Savena, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 2000, pp. 87-88, 124, 141-142