Il Feldmaresciallo Kesselring illeso dopo il bombardamento di Baragazza
L'11 settembre un sanguinoso bombardamento americano colpisce Baragazza, popolosa frazione di oltre tremila abitanti nei pressi di Castiglione dei Pepoli.
24 bombardieri medi B-26 del 17° Bombardament Group americano sganciano sull'abitato oltre 500 bombe a frammentazione da 20 libbre, provocando la morte di 11 soldati tedeschi e 33 civili.
E'ferito anche il parroco don Bruno Boni. Le salme dei civili vengono allineate all'interno della chiesa, in un lago di sangue.
Il vero obiettivo dell'azione, contrastata dal maltempo, era il paese di Santa Lucia, zona fortificata della Linea Gotica nei pressi del Passo della Futa.
L'incursione sorprende anche il Feldmaresciallo Kesselring, capo delle truppe tedesche in Italia, in visita al comando della 334a Divisione fanteria, che però rimane illeso.
Nel tentativo di indebolire le difese tedesche, il 12 settembre gli Alleati bombarderanno Firenzuola, all'imbocco della valle del Santerno. Due giorni dopo sarà pesantemente colpita anche Castiglione dei Pepoli.
Il 25 settembre le truppe alleate, appartenenti alla 6a Divisione corazzata sudafricana e alla 34a Divisione americana, entreranno a Baragazza provenienti dalla Futa e il 27 raggiungeranno Castiglione da Montepiano. Nel paese sarà costituita una una Giunta comunale del CLN presieduta dal dottor Giuseppe Girotti.
- La montagna dopo la guerra. Continuità e rotture nell'Appennino bolognese tra Idice e Setta-Reno: 1945-2000, a cura di Mauro Maggiorani e Paola Zagatti, Bologna, Aspasia, 2009, p. 487
- La montagna e la guerra. L'Appennino bolognese fra Savena e Reno 1940-1945, a cura di Brunella Dalla Casa e Alberto Preti, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 1999, p. 233, 395
- Dario Zanini, Marzabotto e dintorni, 1944, Bologna, Ponte nuovo, 1996, pp. 316-317