La strage di Crespino sul Lamone
Tra il 17 e il 18 luglio soldati italiani e ufficiali tedeschi, inquadrati nel 3. Polizei-Freiwilligen-Bataillon Italien, uccidono per rappresaglia 44 civili nei pressi di Crespino del Lamone, frazione di Marradi (FI).
Il 15 luglio nella zona è stato è stato freddato un militare tedesco. Un altro muore il 17, durante un attacco di civli alla macchia.
A Crespino 28 uomini vengono rastrellati nell’abitato e nei casolari di campagna e poi fucilati. Tra essi il parroco don Fortunato Trioschi. La chiesa è profanata con colpi di mitraglia.
Il giorno seguente a Fantino, frazione del comune di Palazzuolo sul Senio, vengono trucidati altri 13 uomini.
A ricordo dei martiri di Crespino, sul greto del Lamone sarà edificato un ossario monumentale. Nel 1967 vi sarà apposta una targa con queste parole:
"Quando l'amore si spegne nel cuore degli uomini e l'odio trionfa, più degni di pianto e di lode sono gli innocewnti caduti in tanta rovina".
- Aniceto Antilopi, Dolore e libertà. Fotografie della Linea Gotica, con otto disegni di Adelfo Cecchelli, Gaggio Montano, Gruppo di studi "Gente di Gaggio", 2015, p. 164 (foto: il sacrario)
- Don Bruno Malavolti, Estate di fuoco. Memorie e testimonianze sull'eccidio di Crespino del Lamone e Fantino, Modigliana, Tipo-Litografia Fabbri, 1994
- Il mestiere delle armi. Guida ai sacrari e ai musei militari, a cura di Chiara Mercuri, Roma, All Around, 2020, p. 138
- Valeria Trupiano, A sentirle sembran storielle. Luglio 1944: la memoria della strage di civili nell'area di Crespino del Lamone, Ospedaletto (Pisa), Pacini, 2008