Bombardamenti micidiali a Bologna e a Imola
L'incursione aerea del 13 maggio colpisce la stazione, il mercato ortofrutticolo, i magazzini generali alla Bolognina, gli scali ferroviari di San Ruffillo e Castel Maggiore, l'aeroporto di Borgo Panigale.
Vi partecipano i bombardieri del 304° Stormo dell'USAF, decollati dalle basi di San Giovanni in Fiore in Puglia. Si contano oltre 100 morti e 220 feriti.
Nello stesso giorno anche Imola subisce il suo primo bombardamento dal cielo. Le Fortezze Volanti sganciano oltre trecento ordigni intorno alla stazione ferroviaria, a nord-est della cittadina.
Dopo l'incursione, il quartiere sotto la stazione, tra il Macello comunale e viale De Amicis, appare completamente devastato. Due terzi dei locali della Cooperativa Ceramica risulta distrutto. Si registrano oltre quaranta vittime, per la maggior parte donne.
- Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, p. 370
- Luigi Arbizzani, Guerra, nazifascismo, lotta di liberazione nel Bolognese, luglio 1943-aprile 1945. Fotostoria, 5. ed., Bologna, Edizioni della Provincia, 2005, p. 17, 74 (foto del bombardamento di Imola)
- Bologna trema, 1943-1944, fotoconfronti di Bernardino Salvati e Paolo Veggetti, con un racconto di Giovanni Greco e Davide Monda, Bologna, Pendragon, 2003, p. 88
- Dal Santerno al Panaro. Bologna e i comuni della provincia nella storia, nell'arte e nella tradizione, a cura e coordinamento di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta, 1987, vol. 3: Dal Santerno al Reno. I comuni bolognesi, p. 42
- Amedeo Girotti, Pagine di Diario. 1 gennaio 1944-30 settembre 1945, a cura di Alessandro Albertazzi, Bologna, Pendragon, 2021, p. 97
- Sviluppo urbanistico e produzione edilizia a Bologna, Bologna, Collegio Costruttori Edili ed Imprenditori Affini, 1975, pp. 48-49