Azione partigiana contro la tipografia del "Carlino"
Cinque partigiani della 63a Brigata Garibaldi, camuffati da tedeschi, entrano nella tipografia del “Il Resto del Carlino” sfollata a Lavino di Zola Predosa dopo il bombardamento della sede bolognese di via Dogali. Il quotidiano è ritenuto completamente al servizio dei nazifascisti.
Gli assalitori incendiano le rotative e ne danneggiano gli ingranaggi, prelevano materiale tipografico, fanno saltare con una bomba gli uffici amministrativi. Durante l'azione è recuperato l'elenco degli abbonati al settimanale squadrista "L'Assalto".
La sede di Lavino sarà colpita a sua volta da un bombardamento aereo il 12 ottobre 1944 e la tipografia si trasferirà in centro a Bologna fino alla vigilia della Liberazione.
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Antifascismo e resistenza a Casalecchio di Reno. Documenti e testimonianze, a cura di Graziano Zappi (Mirco), Bologna, Libreria Beriozka, 1988, p. 154
- Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, vol. 1., Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, Bologna, Comune-ISREBO, 2005, p. 379
- Luigi Arbizzani, Antifascismo e lotta di Liberazione nel Bolognese, Comune per Comune, Bologna, ANPI, 1998, p. 27
- Mario De Micheli, 7a GAP, 2. ed., Roma, Editori Riuniti, 1971, p. 153
- Alberto Mandreoli, Il fascismo della Repubblica Sociale a processo. Sentenze e amnistia (Bologna 1945-1950), Trapani, Il Pozzo di Giacobbe, 2017, p. 124, nota 332
- Rotillo Vignoli, La 63a. La Brigata che sparse il terrore ..., in: Epopea partigiana, rist. anast., Imola, Libreria di Palazzo Monsignani, 2005, vol. I, p. 154 (data cit.: 3 settembre)