"Siamo in viaggio per terre lontane"
La famiglia Dalla Volta viene bloccata in casa da cittadini “zelanti” durante il rastrellamento degli ebrei effettuato a Bologna dalla polizia italiana nei primi giorni di dicembre.
Alfredo Dalla Volta, impiegato delle poste e membro della Comunità israelitica, i figli Paolo e Anna, la moglie Marta Finzi vengono facilmente catturati.
Il 7 dicembre, nel corso del viaggio che li porta al lager riescono ad inviare ad un amico una cartolina postale:
“Carissimi, siamo in viaggio per terre lontane pieni di fiducia e con l'animo a voi rivolto. Speriamo che Dio ci assista e di riabbracciarci un giorno”.
Nessuno di loro tornerà mai più.
- Bologna 1938-1945: guida ai luoghi della guerra e della Resistenza, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 2005, pp. 22-23