Mostra d'arte del GUF
Dal 24 gennaio al 9 febbraio si tiene nella Sala del Dopolavoro Professionisti e Artisti in via Castiglione una mostra d'arte organizzata dal GUF.
La giuria è composta da artisti bolognesi, quali Giorgio Morandi, Corrado Corazza, Cleto Tomba, Rito Valla.
L’evento è considerato come un possibile “risveglio bolognese nel campo artistico” e richiama “l’attenzione di grande pubblico”.
Vi partecipano alcuni giovani, che incideranno nella vita intellettuale del dopoguerra. Tra essi Aldo Borgonzoni, Quinto Ghermandi, Leone Pancaldi, Lidia Puglioli, Leonardo Cremonini.
Le oltre cento opere esposte “dimostrano i giovanili tentativi non sempre riusciti e qualche volta una inadatta libertà”.
Anche Pier Paolo Pasolini (1922-1975), in questi anni pittore oltre che poeta - nel 1942 pubblica a Bologna la sua prima raccolta in versi friulani, Poesie a Casarsa - è presente con due dipinti, Paesaggio e Ritratto del Pittore De Rocco.
Studente all'Università, il giovane ha già intrapreso un amichevole rapporto con il critico Francesco Arcangeli (1915-1974), conosciuto per aver pubblicato prose letterarie sulle riviste del GUF.
- Bologna: Mostra al Dopolavoro Professionisti e Artisti, in: “La cultura moderna”, 4-5 (1942), pp. 125-128
- Bologna. La mostra d’arte del G.U.F., in: “L’artista moderno” (1942), p. 36
- Maria Panetta, Nel segno del magistero longhiano, in: Atlante dei movimenti culturali dell'Emilia-Romagna. Dall'Ottocento al contemporaneo, a cura di Piero Pieri e Luigi Weber, Bologna, CLUEB, 2010, vol. 2., pp. 52-53
- Pasolini e Bologna, a cura di Davide Ferrari e Gianni Scalia, Bologna, Pendragon, 1998, pp. 56-57