Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

27 marzo 1941

Il Centro Ortopedico Militare “Vittorio Putti”

Piazzale Giuseppe Bacchelli, 4, 40136 Bologna BO

In un’ala del seminario arcivescovile di Villa Revedin a San Michele in Bosco è avviata la costituzione di un centro ortopedico specializzato per la cura e la riabilitazione dei traumatizzati per cause belliche.

Dipendente dall’Ospedale militare dell’Abbadia, il Centro Mutilati “Vittorio Putti” ospita anche un grande orto di guerra, una stalla con mucche e maiali, un forno e una distilleria.

Dal 22 marzo 1943 le stanze per i malati occuperanno tutto il seminario e i seminaristi saranno rimandati a casa. Anche la villa situata al Farneto di San Lazzaro di Savena, dipendente dal Seminario, verrà utilizzata per i feriti.

Il Genio Militare chiederà di utilizzare la grotta di Villa Revedin come ricovero antiaereo, per mettere al riparo gli infermi dell’Ospedale. Qui verranno allestiti anche una infermeria e una sala operatoria di emergenza.

Nel luglio 1944 il “Putti” passerà sotto la supervisione della Sanità militare tedesca e il 29 novembre successivo sarà accerchiato dalle SS e dalle Brigate nere alla ricerca di partigiani.

Il direttore prof. Oscar Scaglietti (1906-1993), sospettato di antifascismo, sarà arrestato e interrogato nella sede della Gestapo in via Santa Chiara.

La minuziosa perquisizione non sortirà alcun risultato: avvertito da Gianguido Borghese, Scaglietti riuscirà per tempo a far trasferire i feriti compromessi con la Resistenza.

Nonostante la presenza di grandi croci rosse sul tetto, l’ospedale sarà più volte bombardato con notevoli danni (22 marzo, 12 ottobre, 29 dicembre 1944).

Approfondimenti
  • Luigi Arbizzani, Guerra, nazifascismo, lotta di liberazione nel Bolognese, luglio 1943-aprile 1945. Fotostoria, 5. ed., Bologna, Edizioni della Provincia, 2005, p. 139 (foto)
  • Luciano Bergonzini, Politica ed economia a Bologna nei venti mesi dell’occupazione nazista, Imola, Galeati, 1969, p. 76
  • Bologna 1938-1945: guida ai luoghi della guerra e della Resistenza, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 2005, p. 51, 54
  • Massimo Brunelli, Il Rifugio antiaereo “Vittorio Putti”, in: Sul colle di Villa Revedin. Il Seminario Arcivescovile, la Villa, il rifugio antiaereo Vittorio Putti, Bologna, Ante Quem, 2019, pp. 25-60
  • Ena Frazzoni, Note di vita partigiana a Bologna, Bologna, Tamari, 1972, p. 89
  • Fernando e Gioia Lanzi, Protector et Pater. Il cardinale Giovanni Battista Nasalli Rocca sulla cattedra di San Petronio, 1922-1952, Bologna, Alfa-Beta, 2002, p. 31 (foto), p. 42
  • Alberto Mandreoli, Vangelo e coscienza. Antifascismo e resistenza dei cattolici bolognesi, Trapani, Il pozzo di Giacobbe, 2015, pp. 135-139
  • Nazario Sauro Onofri, Quando i nazifascisti piombarono al “Putti”, in: “Resistenza oggi Bologna", 40. della lotta di liberazione, Bologna, a cura dell’ANPI provinciale, 1984, pp. 67-70
  • Nazario Sauro Onofri, I socialisti bolognesi nella Resistenza, Bologna, La squilla, stampa 1965, pp. 66-67
  • San Michele in Bosco, a cura di Renzo Renzi, Bologna, Ed. L. Parma, 1971, p. 372 (foto)
  • Ezio Trota, In guerra fra feriti tedeschi e alleati. 1944-1945: la Linea gotica, Modena, Il Fiorino, stampa 2007
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