Tragico incidente durante la Mille Miglia
Durante il secondo passaggio da Bologna della Mille Miglia, la Lancia Aprilia contrassegnata dal numero 101, mentre percorre i viali di corconvallazione, urta i binari del tram e sbanda pericolosamente, travolgendo alcuni spettatori appostati sul percorso.
I due piloti rimangono illesi, ma l'incidente provoca dieci morti - tra cui sette bambini di una scolaresca - e decine di feriti. A seguito di questo luttuoso evento il governo proibisce la disputa di gare automobilistiche su strade metropolitane.
A Bologna le auto da corsa della Mille Miglia arrivavano dalle curve dei passi della Raticosa e della Futa e a Porta Santo Stefano c'era il rifornimento e il controllo.
Spesso vi sostava Enzo Ferrari in persona a incoraggiare i suoi piloti. Le macchine ripartivano poi, rombando, verso Porta Saragozza.
La Mille Miglia riprenderà nel dopoguerra. Nell'edizione del 1954 alla mitica corsa attraverso l'Italia parteciperanno almeno quaranta bolognesi, tra piloti e navigatori.
- Beatrice Borghi, Rolando Dondarini, Bologna. Storia, volti e patrimoni di una comunità millenaria, Argelato, Minerva, 2011, p. 171
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Armide Broccoli, La resa dei conti, Milano, Vangelista, 1975, p. 57 (data cit.: maggio 1939)
- Nino Comaschi, Bologna anni Trenta. La piccola città d'un fotografo borghese, scritti di Franco Cristofori con una testimonianza di Giorgio Comaschi, Sala Bolognese, A. Forni, 1984, p. 58
- Tiziano Costa, Bologna prima e dopo il '68 ... ricordi di una vita, Bologna, Costa, 2018, p. 81
- Daniele Marchesini, Cuori e motori. Storia della Mille miglia 1927-1957, Bologna, Il mulino, 2001
- Fabio e Filippo Raffaelli, Terra di piloti e di motori. Emilia Romagna e Marche, Modena, Artioli, 1994, pp. 183-192