Gli studenti ebrei non sono abbastanza fascisti
In un articolo del “Resto del Carlino” si afferma che non è logico nè giusto che l'Università di Bologna ospiti con così “generosa larghezza” tanti studenti stranieri: la maggior parte di essi, essendo ebrei, “per vari motivi sono refrattari a qualsiasi assimilazione fascista”.
E' il primo di una serie di articoli del giornale destinati a preparare l'opinione pubblica alla questione razziale e alle successive leggi antiebraiche. Sono firmati Camicia nera, pseudonimo di Piero Pedrazza, capo redattore del giornale.
Il 29 gennaio il "Carlino" rivela come il rettore Alessandro Ghigi sia contrario a che le università italiane siano "un comodo asilo per quelli (sic) stranieri ebrei che sono respinti dagli altri Paesi".
Il 1° febbraio il camerata Rangoni si chiede dalle pagine del giornale perchè i giovani medici italiani debbano subire nelle loro città "la concorrenza straniera, e per di più ebraica".
- Diaspore. L'Università di Bologna davanti alle leggi razziali, a cura di Gian Paolo Brizzi, Bologna, CLUEB, 2014, pp. 33-37
- Nazario Sauro Onofri, Ebrei e fascismo a Bologna, Crespellano, Grafica Lavino, 1989, pp. 89-91