Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
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1938Mandelli e Minguzzi premiati alla Mostra del sindacato degli artistiPompilio Mandelli (1912-2006) vince il primo premio di pittura alla Esposizione del Sindacato delle Arti di Bologna. Il premio per la scultura è assegnato a Luciano Minguzzi (1911-2004). In questi anni le sindacali fanno conoscere numerosi giovani artisti, che diverranno protagonisti della scena cittadina: oltre a Mandelli e Minguzzi si segnalano tra gli altri Aldo Borgonzoni (1913-2004), Giovanni Ciangottini (1912-1988), Ilario Rossi (1911-1994).dettagli
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1938"Il Genio della Bonifica" di Pasquale Rizzoli nel centro di LittoriaUna statua in bronzo dell'artista bolognese Pasquale Rizzoli (1871-1953), raffigurante il Genio della Bonifica, viene regalata dall'Opera Nazionale Combattenti alla città di Littoria, fondata nel 1932 nel cuore della Bonifica integrale dell'Agro Pontino e popolata da coloni veneti ed emiliani. E' destinata a coronare la fontana - rappresentazione simbolica della palude risanata - posta al centro della Piazza del Quadrato, primo nucleo del nuovo insediamento. Rizzoli ha ideato l'opera, intorno al 1920, per la tomba di Angelo Verni, grande proprietario terriero e bonificatore degli arenili di Misano Adriatico alla fine dell'Ottocento. La copia in bronzo della piazza di Latina è stata posta in un primo tempo nella sede romana dell'O.N.C. Altre copie in cemento sono state collocate in alcuni giardini del bolognese. Rizzoli è uno degli scultori più attivi a Bologna nella prima metà del secolo: vincitore di quattro edizioni del Premio Baruzzi (1889, 1890, 1892, 1896) è autore del Popolano di piazza VIII Agosto, dei rilievi all'ingresso dell'Ospedale Bellaria e di numerose tombe monumentali nel cimitero della Certosa. Il gruppo bronzeo in stile liberty Anima e Angelo che salgono in cielo, nella Cella Magnani del cimitero bolognese, è considerato il suo capolavoro.dettagli
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1938Pier Paolo Pasolini vince i Ludi juvenilesIl giovane Pier Paolo Pasolini (1922-1975) ottiene la vittoria della sezione Dramma dei Ludi juveniles, gare promosse dal PNF per gli studenti di ogni grado. Allievo del liceo “Galvani”, ha presentato un dramma risorgimentale dal titolo La sua gloria. Nello stesso anno partecipano ai Ludi anche Enzo Biagi (1920-2007), dell'IT Pier Crescenzi, e il futuro architetto Enzo Zacchiroli (1919-2010), studente del Liceo Artistico.dettagli
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1938Bonifica delle zone orientali a destra del Reno-PrimaroIl Consorzio della Bonifica Renana amplia il territorio di sua pertinenza a sud della via Emilia, includendo i bacini del Sillaro, del Quaderna e del Santerno. E' assunta la nuova denominazione di Consorzio della Grande Bonificazione Renana. In questo anno viene completato l’inalveamento del fiume Idice nel Reno tramite una chiavica a cinque luci, detta il Chiavicone. E’ mantenuta anche la servitù di espansione delle acque in alcuni terreni limitrofi. La sistemazione del corso dell’Idice e dei corsi d’acqua alla destra del Reno ha dato origine, nel Settecento, al progetto del Cavo Benedettino e alla successiva immissione del Reno nel Po di Primaro. All’inizio dell’Ottocento, poi, una estesa zona valliva fu arginata e fu istituita la Cassa di Colmata Idice-Quaderna. Nelle zone più asciutte della cassa vennero coltivati foraggi e cereali, mentre le zone umide furono trasformate in risaie. La zona delle valli di Campotto e Vallesanta, nel territorio di Argenta (FE), è l'area chiave per l'assetto idraulico del territorio bolognese. Qui, grazie a potenti idrovore, l'Idice, il Sillaro e i vari canali collettori della bonifica si immettono nell'argine del Reno, alto fino a 12 metri s.l.m. Il progetto per l'inalveazione dell'ultimo tratto dell'Idice in Reno è stato redatto nel 1927 dall'ing. Pietro Pasini. Esso prevedeva il graduale innalzamento degli argini dell'Idice fino alla quota di quelli del Reno e una serie di chiaviche, che, in attesa del completamento delle arginature, scaricassero l'Idice in cassa di colmata. Il progetto definitivo è stato affidato a Mario Giandotti, l'ingegnere idraulico più apprezzato dell'epoca, che ha spostato verso est l'immissione dell'Idice in Reno, utilizzando il collettore Garda-Menata del VII Circondario. Anche dopo il raggiungimento dell'argine del Reno non si è voluto rinunciare alla sicurezza offerta dalla Cassa di Colmata Idice-Quaderna, trasformandola in cassa di espansione.dettagli
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1938Restaurata la Rotonda dell'OsservanzaGuido Zucchini riporta in luce il santuario romanico a pianta rotonda della Madonna del Monte, inglobato nella villa Aldini e diventato sala da pranzo del grande edificio neoclassico. La chiesa ospitava, prima delle soppressioni napoleoniche, la venerata immagine della Madonna della Vittoria, finita, dopo varie peregrinazioni, nella chiesa di San Salvatore. Nel 1831 l'ingegnere Giuseppe Venturoli, assieme alla pia Unione dei Devoti della Madonna del Monte, aveva acquistato la villa da Girolamo Bertocchi e iniziato il restauro della chiesa, con il proposito di riaprirla al culto e riportarvi la sacra immagine della Madonna. Purtroppo erano mancati i fondi per il mantenimento di un prete e di un guardiano e per gli arredi sacri e il progetto era andato in fumo.dettagli
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1938Vanni Canepele trionfa agli assoluti di tennisIl campione della Virtus Vanni Canepele vince i campionati italiani di tennis. Sui campi del Tennis Club Milano prevale “col suo stile regolare ed efficace” su Palmieri, Quintavalle e sul detentore del titolo Taroni nel girone finale a quattro. Vincenzo Cuccia, sulla “Gazzetta dello Sport”, scrive che “il titolo e' andato all'esponente piu' meritevole, al giocatore che piu' ha reso quest'anno negli incontri internazionali, all'atleta che si e' prodigato con serieta' di propositi e con puntiglio”. Canepele si conferma così numero uno del tennis italiano, ruolo annunciato dai suoi successi con la Nazionale in Coppa Davis. L'anno successivo, nei campionati italiani che si giocheranno in settembre a Milano, vincerà nuovamente il titolo nel singolare e trionferà anche nel doppio con Giorgio De Stefani. Oltre che nel tennis, l'atleta virtussino se la cava molto bene anche nel basket, tanto da figurare nel quintetto della prima partita internazionale giocata a Bologna. Era il 17 gennaio 1932 e nella palestra di Santa Lucia la rappresentativa petroniana, alle prime armi, fu sconfitta nettamente (86 a 12) dal Kalev Tallin. A quel tempo Canepele giocava nella squadra del liceo Galvani, poi passò nelle file del G.U.F., ma nel campionato 1938-39 militerà nella Virtus diretta da Vittorio Ugolini, segnando 56 punti in 12 gare.dettagli
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1938La Cogne di ImolaLa Società Nazionale Cogne, azienda siderurgica valdostana, installa ad Imola un complesso industriale per la produzione di proiettili e parti di cannoni, con lo scopo di inserirsi nel ricco mercato delle commesse militari. Durante l'occupazione tedesca gli operai e i partigiani imolesi cercheranno con ogni mezzo di boicottare la produzione e di impedire la requisizione degli impianti e delle macchine, che in parte saranno imballate e spedite ad Aosta e in Germania. La grande fabbrica, collocata in prossimità della stazione, subirà devastanti bombardamenti tra il maggio e il luglio 1944, che distruggeranno completamente l'apparecchiatura della cabina elettrica di trasformazione. La Cogne sarà ricostruita nel dopoguerra con il contributo volontario degli operai e riconvertita per la produzione di macchine tessili. Fino agli anni '90, contribuirà a connotare il panorama industriale e culturale del territorio imolese.dettagli
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1938La nuova sede della casa editrice ZanichelliSu disegno dell'ingegnere e architetto bolognese Luigi Veronesi, già progettista dell'officina Calzoni, sorge in via Irnerio la nuova sede della casa editrice Zanichelli. Si tratta di uno dei pochi edifici bolognesi rivestiti di marmo e granito. La costruzione è finanziata da Isaia Levi, ricco imprenditore ebreo torinese, già fondatore della fabbrica di penne Aurora e tenace sostenitore del fascismo. Egli ha investito cospicui capitali nella casa editrice, divenendone il maggiore azionista e salvandola dal fallimento. Il progetto della prestigiosa sede dovrà purtroppo essere ridimensionato per il sopraggiungere della guerra.dettagli
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1938Il lago del LittorioViene presentato il progetto dell’ingegner Loré per la realizzazione di un lago artificiale annesso al Lido di Casalecchio. Formato da uno sbarramento del fiume Reno alla Canonica, presso la frazione Croce, il nuovo bacino, lungo circa 1.500 metri e largo 120, dovrebbe chiamarsi lago del Littorio. Lo scopo del progetto, sostenuto da alcuni maggiorenti locali, disposti ad assumersene in parte i costi, è di incrementare il turismo fluviale. L’idea non potrà progredire per l’opposizione dei proprietari delle case situate nell’area di costruzione della diga e destinate ad essere abbattute. In seguito tutto si fermerà per l’avvento della guerra.dettagli
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1938Il teatro Contavalli diventa cinematografoLo storico teatro Contavalli in via Mentana viene ristrutturato come cinematografo. Costruito nel 1814, per la sua ottima acustica era adatto alle opere liriche. Con i suoi ori stinti, con i suoi velluti ispidi, aveva un pubblico sorpreso e attento ... allenato ai tortelli e al lambrusco (Palmieri). Per anni è stato il tempio dei filodrammatici e del teatro in vernacolo, gestito dall'impresario e regista Goffredo Galliani (1857-1933), che del teatro era divenuto proprietario dal 1923 e vi abitava. Ha visto i trionfi di Angelo Gandolfi, che recitava le commedie dialettali di Fanfulla Fabbri. Anche Alfredo Testoni vi ha lavorato a lungo come autore e capocomico. Il pubblico era composto soprattutto dai popolani del vicino Borgo della Mascarella. Il teatrino sopravviverà come cinema a luci rosse fino al 1979, poi verrà demolito.dettagli
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gennaio 1938Costante aumento della popolazioneLa popolazione di Bologna supera nel 1938 i 300mila abitanti (300.893), circa 11mila dei quali per l'aggregazione di Borgo Panigale. La crescita è comunque costante negli ultimi dieci anni: la città contava 235.279 abitanti nel 1928, 250.182 nel 1932, 280.283 nel 1936. Il basso livello di mortalità (12,50 per mille) è visto come il "potenziamento della salute nella visione larga del nuovo regime". Ancora però non si è raggiunto il pareggio tra morti e nati: nel 1937 i morti sono stati 151 in più rispetto ai nati. Il bilancio demografico pone Bologna all'86° posto tra le 94 città capoluogo di provincia.dettagli
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1 gennaio 1938"Il mulino del Po" di Riccardo BacchelliTra il 1 gennaio e il 16 maggio del 1938 è pubblicata a puntate, sulla rivista “Nuova Antologia”, la prima parte della trilogia Il mulino del Po, capolavoro dello scrittore bolognese Riccardo Bacchelli (1891-1985). E' la storia di quattro generazioni di mugnai della riva ferrarese del Po, nel periodo compreso tra le guerre napoleoniche e la prima guerra mondiale. Sullo sfondo si legge la storia risorgimentale italiana. Il romanzo verrà pubblicato in edizione definitiva nel 1970. Dal 1963 sarà anche una fortunata serie televisiva, interpretata, tra gli altri, da Raf Vallone, Gastone Moschin, Ave Ninchi e Ornella Vanoni, con la regia di Sandro Bolchi.dettagli
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7 gennaio 1938Progetto per il Piano Regolatore GeneraleAl concorso per il progetto di nuovo Piano Regolatore della città, a sostituzione di quello del 1889, sono ammessi architetti e ingegneri iscritti ai rispettivi albi e sindacati. Fanno parte della Commissione giudicatrice Cesare Colliva, podestà di Bologna, e professionisti nominati dai diversi sindacati nazionali fascisti, dall'INU e dall'Ufficio tecnico comunale, tra i quali Marcello Piacentini e Giuseppe Vaccaro. Cinque progetti sono dichiarati vincitori: al primo posto il gruppo rappresentato da Degli Innocenti, Filippone e Marconi. Nei piani presentati sono contenute idee di grande interesse: ad esempio lo spostamento a sud, verso le colline, dello sviluppo residenziale, in una zona più salubre e gradevole, l'edificazione di città satelliti, per contrastare l'espansione a macchia d'olio della città, la creazione di un anello viario tangenziale, lo spostamento a nord del nodo ferroviario. Il progetto degli architetti Bottoni, Giordani, Legnani e Pucci (Porta Stiera 6, classificato quarto) prevede, accanto al quartiere residenziale nell'area del Pirotecnico, la presenza di un grande "teatro di masse". Il concorso non approderà praticamente a nulla. Nel 1939 i gruppi vincitori e l'Ufficio tecnico comunale riceveranno dal nuovo podestà Enzo Farné l'incarico di eleborare un piano definitivo, coordinati da Plinio Marconi (1893-1974). Verrà però approntato solo il Piano particolareggiato di alcune zone del centro cittadino, anch'esso sospeso nel 1941 dal Ministero dei Lavori pubblici a causa della guerra in corso.dettagli
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28 gennaio 1938Gli studenti ebrei non sono abbastanza fascistiIn un articolo del “Resto del Carlino” si afferma che non è logico nè giusto che l'Università di Bologna ospiti con così “generosa larghezza” tanti studenti stranieri: la maggior parte di essi, essendo ebrei, “per vari motivi sono refrattari a qualsiasi assimilazione fascista”. E' il primo di una serie di articoli del giornale destinati a preparare l'opinione pubblica alla questione razziale e alle successive leggi antiebraiche. Sono firmati Camicia nera, pseudonimo di Piero Pedrazza, capo redattore del giornale. Il 29 gennaio il "Carlino" rivela come il rettore Alessandro Ghigi sia contrario a che le università italiane siano "un comodo asilo per quelli (sic) stranieri ebrei che sono respinti dagli altri Paesi". Il 1° febbraio il camerata Rangoni si chiede dalle pagine del giornale perchè i giovani medici italiani debbano subire nelle loro città "la concorrenza straniera, e per di più ebraica".dettagli
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19 marzo 1938Muore Amilcare BortolottiMuore in povertà il rag. Amilcare Bortolotti (1874-1938), erudito, umanista e poeta, autore di un gran numero di articoli e saggi di storia dell'arte e varietà. Schedato nel 1898 come anarchico, aderì in seguito al partito socialista e venne eletto consigliere comunale nelle elezioni amministrative del 28 giugno 1914. Nella giunta Zanardi fu assessore con deleghe alla Ragioneria. Ha dedicato la sua vita alla causa dell'elevazione del popolo. E' stato tra i promotori e i consiglieri della Università Popolare “G. Garibaldi”. Ha ricoperto numerose cariche in enti cooperativi e di assistenza: il Ricovero di Mendicità, la Società Artigiana, la Banca dei Ferrovieri, l'Ente Autonomo di Consumo. Perseguitato e controllato dai fascisti, aveva abbandonato da tempo la vita politica.dettagli
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3 aprile 1938Tragico incidente durante la Mille MigliaDurante il secondo passaggio da Bologna della Mille Miglia, la Lancia Aprilia contrassegnata dal numero 101, mentre percorre i viali di corconvallazione, urta i binari del tram e sbanda pericolosamente, travolgendo alcuni spettatori appostati sul percorso. I due piloti rimangono illesi, ma l'incidente provoca dieci morti - tra cui sette bambini di una scolaresca - e decine di feriti. A seguito di questo luttuoso evento il governo proibisce la disputa di gare automobilistiche su strade metropolitane. A Bologna le auto da corsa della Mille Miglia arrivavano dalle curve dei passi della Raticosa e della Futa e a Porta Santo Stefano c'era il rifornimento e il controllo. Spesso vi sostava Enzo Ferrari in persona a incoraggiare i suoi piloti. Le macchine ripartivano poi, rombando, verso Porta Saragozza. La Mille Miglia riprenderà nel dopoguerra. Nell'edizione del 1954 alla mitica corsa attraverso l'Italia parteciperanno almeno quaranta bolognesi, tra piloti e navigatori.dettagli
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11 aprile 1938La Fondazione Guglielmo MarconiCon il R.D. 11 aprile 1938 n.354 la Fondazione Guglielmo Marconi è istituita come ente morale. È destinata a promuovere lo studio e la ricerca nel campo delle radiocomunicazioni e la conoscenza dell’opera del grande scienziato bolognese. Eredita, per volere della famiglia, la villa paterna di Marconi a Pontecchio. È previsto inoltre un mausoleo, che verrà realizzato nel 1941 dall’arch. Piacentini, dove saranno traslate le spoglie di Marconi. La villa Griffone è il luogo dove il giovane Guglielmo ha cominciato i suoi studi ed esperimenti sulle onde radio ed ha effettuato, nel 1895, la prima trasmissione senza fili.dettagli
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3 maggio 1938Hitler accolto trionfalmente alla stazione di BolognaDi passaggio da Bologna, nel corso della sua visita ufficiale in Italia, Hitler è salutato da una folla enorme ed entusiasta alla stazione centrale, riccamente addobbata dei simboli nazisti e fascisti (fasci, aquile e croci uncinate) e dalle bandiere nazionali. All'arrivo del convoglio, la banda Presidiaria suona l'inno tedesco, mentre duecento locomotive allineate sui binari fischiano simultaneamente. Il viaggio del Fuhrer è preparato e gestito con cura dalle gerarchie dello stato fascista, desiderose di ben figurare davanti al potente alleato tedesco. Sono particolarmente curati il decoro, l'apparato scenografico e la sicurezza. Ad esempio le case situate nella vallata del Setta lungo il percorso della ferrovia Direttissima sono imbiancate di fresco (ma solo sul lato rivolto ai binari). Le autorità raccomandano di esporre bandiere, di nascondere “con verdi fronde” le concimaie e di non appendere il bucato nei balconi o nei cortili. Per quanto riguarda la sicurezza sono effettuati numerosi controlli di polizia e arresti preventivi di antifascisti. Tra i pochi ad osare un segnale di dissenso vi è il parroco di Vado don Eolo Cattani, che fa togliere la bandiera nazista dal tetto dell'asilo parrocchiale. Ai suoi parrocchiani giustifica le prescrizioni delle autorità dicendo che deve passare “un cavallo ombroso”.dettagli
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20 maggio 1938Muore Pietro BurgattiMuore il prof. Pietro Burgatti (1868-1938) ordinario di meccanica razionale all'Università. Originario di Cento (FE), ottenne la cattedra nel 1908, dopo diversi anni come assistente e libero docente a Roma. Fu socio dell‘Accademia delle Scienze di Bologna, dell‘Accademia Lincei e vice presedente dell‘Unione Matematica Italiana (UMI). Si interessò in modo particolare al calcolo vettoriale. Lascia decine di pubblicazioni di meccanica, fisica matematica, analisi e astronomia e un importante trattato di meccanica razionale.dettagli
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giugno 1938Scoperta una organizzazione comunista tra Altedo e MalalbergoTra giugno e luglio la Questura di Bologna scopre tra Altedo e Malalbergo “in pieno sviluppo, una vera e propria organizzazione comunista, avente per fine quello di abbattere il fascismo e di istaurare il regime dei sovieti anche in Italia”. Tre gruppi comunisti si riuniscono spesso tra loro per svolgere attività sovversiva soprattutto tra la classe operaia. Oltre ai discorsi è effettuata distribuzione di stampa e raccolta di denaro “pro soccorso rosso e pro Spagna rossa”. Vengono arrestati una trentina di militanti e il 4 gennaio 1939 diciotto di essi, per la maggior parte vecchi sovversivi schedati, saranno deferiti al Tribunale Speciale per la difesa dello Stato e imputati dei seguenti delitti: avere partecipato ad una associazione (comunista) diretta a stabilire violentemente la dittatura di una classe sociale sulle altre aver concorso a far propaganda comunista sia verbalmente che a mezzo di diffusione di stampa aver costituito, organizzato e diretto un'associazione sovversiva a carattere comunista (in Altedo e zone limitrofe). L’11 marzo successivo verranno condannati a numerosi anni di carcere. Fiovavante Grimaldi, Corrado Colombari e Arvedo Monti, riconosciuti come maggiori responsabili, avranno 10, 8 e 6 anni e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Scarcerato nel 1943, Grimaldi entrerà nella Resistenza e combatterà nella zona di Minerbio con la 4a Brigata Garibaldi “Venturoli”. Finirà deportato nel campo di concentramento di Flossenburg, dove morirà il 20 gennaio 1945.dettagli
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3 giugno 1938Primi esperimenti di protezione antiaereaIl Comitato provinciale di protezione antiaerea distribuisce un opuscolo contenente Norme pratiche di protezione antiaerea per la popolazione. Nelle notti del 3 e 4 giugno vengono organizzati i primi esperimenti: i bolognesi si familiarizzano con il suono delle sirene e con le misure per l'oscuramento totale.dettagli
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15 giugno 1938Il Villaggio della Rivoluzione fascista al LittorialeNell'area del parco dell'antica villa De Lucca, nei pressi del nuovo stadio Littoriale, viene inaugurato il Villaggio della Rivoluzione, una piccola “città giardino” voluta dal segretario federale Cesare Colliva e costruita dall'Istituto delle Case Popolari (IFACP). E' destinato alle “famiglie dei caduti, feriti e mutilati per la causa della rivoluzione fascista”. Il progetto di Francesco Santini (1904-1976) prevede 56 alloggi, 11 villette, un asilo nido e un rifugio antiaereo. Le strade del "quartiere dei gerarchi" - via delle Camicie Nere, via del Legionario, via dello Squadrista, ecc. - cambieranno denominazione nel dopoguerra. Saranno intitolate a partigiani caduti. Alcuni di essi, come Irma Bandiera, Pietro Busacchi, Paolo Martini, saranno uccisi dai fascisti e ritrovati cadaveri proprio nel rione dello stadio.dettagli
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luglio 1938La colonia dell'Agip "Sandro Mussolini" a CesenaticoPer volere del presidente dell'AGIP Umberto Puppini è costruita a Cesenatico una grande colonia marina per i figli dei dipendenti dell'azienda. E' intitolata a Sandro Mussolini (1910-1930), nipote del Duce, morto prematuramente di leucemia. E' progettata in cemento armato dall'architetto bolognese Giuseppe Vaccaro (1896-1970) e costruita dall'agosto 1937. Nel luglio 1938 accoglie il primo turno di 300 bambini. L'edificio principale della colonia contiene, su cinque piani, i dormitori. E' tutto sollevato su pilastri e parallelo alla costa. La soluzione della facciata libera, indipendente dai sostegni verticali, è di grande efficacia. Alle estremità del portico continuo sono collocati due edifici più bassi, destinati ai servizi generali, al refettorio e alla cucina. In questo progetto, forse il suo più ardito e innovativo, Vaccaro intende "dare risposta alle esigenze del bambino attraverso la modernità e la qualità del linguaggio architettonico" (Mucelli). E' evidente l'intento di adattare la struttura al paesaggio costiero ancora incontaminato, dominato dalle linee orizzontali della spiaggia e del mare. Per l'architetto "Sole, aria, debbono essere giustamente dosati per trarre i massimi benefici; e le stesse visioni panoramiche del mare e della campagna (la dolce terra di Romagna) debbono equilibrarsi con giusta misura per l'allietamento dello spirito". Durante la seconda guerra mondiale la colonia verrà utilizzata come ospedale militare. Sarà occupata prima dalle truppe tedesche, poi da quelle Alleate. Nel dopoguerra tornerà ad ospitare i bambini, ma sarà utile anche in occasione di emergenze umanitarie, quali l'alluvione del Polesine e la catastrofe nucleare di Chernobyl.dettagli
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15 luglio 1938Il prof. Arturo Donaggio tra gli estensori del "Manifesto della Razza"Una decina di scienziati pubblicano in forma anonima sul “Giornale d’Italia” del 15 Luglio il manifesto dal titolo Il Fascismo e i problemi della razza. Vi sono dichiarati i principi della politica razzista del regime. E' affermata l'esistenza di una “razza pura” italiana e la prevalente “civiltà ariana” del popolo italiano. Degli ebrei si dice che non appartengono alla razza italiana, che anzi “rappresentano l'unica popolazione che non si è mai assimilata in Italia”. Secondo Ciano il principale ispiratore del documento è lo stesso Mussolini. Tra i redattori figura il prof. Arturo Donaggio (1868-1942), direttore della clinica neuropsichiatrica dell'Università di Bologna e presidente della Società italiana di Psichiatria. Il manifesto degli scienziati razzisti sarà ripubblicato il 5 agosto seguente sul primo numero della rivista "La Difesa della Razza", diretta da Telesio Interlandi. Costituirà un importante punto di riferimento teorico per le successive leggi razziali contro gli ebrei. Subito dopo la pubblicazione del manifesto si scatenerà una violenta campagna antisemita a mezzo stampa: oltre alla rivista "Difesa della Razza", creata apposta, si distingueranno "La vita italiana" di Giovanni Preziosi (1881-1945), il "Regime fascista" di Roberto Farinacci (1892-1945), "Tevere" e "Quadrivio" di Telesio Interlandi (1894-1965) e numerosi altri.dettagli
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21 luglio 1938Il Luglio musicale all'arena del BaraccanoIl Luglio musicale, rassegna di musica lirica che si tiene a prezzi popolari nel Teatro dei Settemila, davanti alla chiesa del Baraccano, prevede il 21 luglio la partecipazione del grande tenore Beniamino Gigli (1890-1957), che canta nella Forza del destino di Giuseppe Verdi. Una fila interminabile si forma all'ingresso dell'arena in viale Gozzadini. L'iniziativa degli spettacoli lirici all'aperto avrà grande successo anche negli anni successivi. Nel 1939 si terranno, nell'ordine, Aida, Bohème, Rigoletto e Lohengrin. Nel 1941 la rassegna si svolgerà allo Sferisterio.dettagli
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22 agosto 1938Censimento degli ebreiE' indetto il censimento nazionale riservato alle persone di razza ebraica. A Bologna 877 persone sono iscritte alla Comunità, su una popolazione di 300.000 abitanti. Il rabbino è Alberto Orvieto (che sarà deportato e ucciso ad Auschwitz), il presidente Gino Zabban, sostituito alla fine del 1938 dal ragioniere Gino Terenzi.dettagli
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25 agosto 1938Il Carro di Tespi in piazza VIII AgostoIl Carro di Tespi, gestito dall'Opera Nazionale Dopolavoro (OND), si insedia in piazza VIII Agosto per tre rappresentazioni liriche - Andrea Chenier, Traviata e Aida - dirette dal maestro Franco Capuana. Partecipano entusiaste oltre trentamila persone. L'Azienda Tramviaria offre agli spettatori biglietti di andata e ritorno al prezzo di una lira. Il Carro di Tespi è chiamato così a ricordo del mitico inventore della tragedia greca. E' un teatrino ambulante con palcoscenico su quattro ruote, sorto su iniziativa del Ministero della Cultura Popolare per portare lo spettacolo nei paesi sprovvisti di teatro. Al primo, inaugurato nel 1929 con l'Oreste dell'Alfieri, si è aggiunto un secondo Carro di Tespi lirico, che ha debuttato nel 1930 con la Boheme. La prima tournée bolognese del Carro di Tespi risale al 1936 con Angelo Gandolfi, che ha portato in giro con la sua compagnia Il cardinale Lambertini di Testoni. Nell’estate del 1939 Mafalda Favero canterà la Bohème alla’aperto sotto l’egida della Decima Legio. Nel 1949 un altro carro mobile condurrà i migliori attori del teatro dialettale bolognese in varie strade e piazze cittadine - Piazza Volta, via Bigari, via Scipione del Ferro, Piazza Carducci - riscuotendo ovunque grande successo.dettagli
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2 settembre 1938Comunisti processati e condannati dal Tribunale SpecialeIl 2 settembre una sentenza istruttoria rinvia al Tribunale Speciale per la difesa dello Stato alcune decine di antifascisti bolognesi. Essi sono stati arrestati dall'OVRA nei mesi precedenti, perché sospettati di far parte dell'organizzazione comunista. Secondo l'accusa, tra il 1936 e il 1937 il PC è riuscito a sviluppare in città, oltre alla tradizionale opera di propaganda illegale, anche "un'efficace azione nei sindacati fascisti, tra i disoccupati e nell'ambiente universitario". Gli studenti comunisti intervengono nelle lezioni di filosofia, esternando idee estremiste, mentre i sindacati fascisti sono infiltrati da operai antifascisti eletti come fiduciari di fabbrica. Dopo circa otto mesi di carcerazione preventiva, gli imputati verranno giudicati in tre distinti processi. Uno di questi riguarderà 18 persone, tra le quali Claudio Melloni, Albertino Masetti, Alceste Giovannini e Linceo Graziosi. Il 1° dicembre Melloni sarà condannato a 18 anni di carcere e 5 di sorveglianza, Masetti a 15 anni. Entrambi sconteranno la pena a Portolongone, sull'Isola d'Elba. Un altro processo vedrà alla sbarra 20 attivisti, tra i quali Luigi Gaiani, già condannato nel 1937 a 18 anni di reclusione per costituzione del PCI, Diego Orlandi, Bruno Tosarelli, ex garibaldino in Spagna e futuro comandante partigiano. Un terzo, che giungerà a sentenza il 26 novembre, riguarderà 35 militanti antifascisti: tra essi, Bruno Monterumici, condannato a 18 anni, Walter Nerozzi, Ferruccio Magnani e Rino Pancaldi. Saranno tutti protagonisti della lotta di liberazione.dettagli
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5 settembre 1938Espulsione di insegnanti e studenti ebrei dalle scuole e dalle UniversitàCon l'approvazione della legge per “la difesa della razza nella scuola fascista”, dal 16 ottobre 1938 insegnanti e studenti ebrei vengono espulsi dalle scuole di ogni ordine e grado. Quella di Bologna è l'Università italiana con il maggior numero di espulsioni e epurazioni: 492 studenti, circa cinquanta assistenti e 11 professori ordinari, alcuni dei quali godono di chiara fama internazionale. Sono Tullio Ascarelli (Diritto commerciale), Mario Camis (Fisiologia generale), Gustavo del Vecchio (Economia politica), Emanuele Foà (Fisica tecnica), Guido Horn d'Arturo (Astronomia), Beppo Levi (Analisi matematica), Rodolfo Mondolfo (Storia della filosofia), Maurizio Pincherle (Clinica pediatrica), Beniamino Segre (Geometria Analitica), Giulio Supino (Costruzioni idrauliche), Edoardo Volterra (Diritto romano). Al prof. Igino Benvenuto Supino, non più in ruolo, è revocata la qualifica di professore emerito. Il prof. Pincherle, fondatore e direttore della clinica Gozzadini, viene cacciato personalmente dal suo successore fascista, insultato e aggredito da due militi in divisa. Sarà anche radiato dall'albo dei medici. Per il dispiacere si ammalerà del morbo di Parkinson. Altri professori sceglieranno la via dell'emigrazione, soprattutto negli Stati Uniti e in America Latina, dove in alcuni casi potranno riprendere i propri studi.dettagli
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17 settembre 1938Claudia Testoni fa il record del mondo negli 80 ostacoliL'atleta bolognese Claudia Testoni (1915-1998) vince ai Campionati Europei di atletica leggera la medaglia d'oro negli 80 m ostacoli, davanti alla tedesca Lisa Gelius, stabilendo con 11,6 secondi il primato del mondo della specialità. La sua partecipazione alla gara era stata in forse fino all'ultimo per disturbi alla vista. Tra il 1938 e il 1939 Claudia conquisterà sei volte il primato del mondo in questa gara. Il 23 luglio 1939 a Garmish porterà il limite a 11,3 secondi, record ripetuto in agosto a Dresda. Proverbiale la sua rivalità con la concittadina Ondina Valla (1916-2006), che l'ha battuta di un soffio alle Olimpiadi di Berlino. Nettamente inferiore fino al 1935, dopo i Giochi la Testoni vincerà 16 gare su 18 contro la compagna. A sottolineare il suo valore è da ricordare anche il titolo mondiale di salto in alto da ferma, stabilito nel 1932 con 1,29 m.dettagli
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27 ottobre 1938L'allenatore ebreo Arpad Weisz allontanato dal Bologna FCL'allenatore del Bologna calcio Arpad Weisz (1896-1944), di origine ebraica, è costretto a lasciare la squadra e la città a seguito delle leggi razziali. Viene sostituito da Herman Felsner (1889-1977), che ha già guidato i petroniani negli anni Venti. Ungherese di nascita, Weisz è stato calciatore e poi allenatore dell'Inter, prima di essere ingaggiato nel febbraio 1935 dal presidente Dall'Ara per risollevare le sorti della squadra rossoblù. Teorico del calcio, vero e proprio genio della tattica, con lui il Bologna è diventata una squadra rocciosa, spettacolare e vincente. Ha trionfato nei campionati 1935-36 e 1936-37 e ha conquistato nel 1937 Il Torneo dell'Esposizione, che in seguito diverrà la Coppa dei Campioni, la massima competizione europea di calcio. Dopo l'allontanamento da Bologna, Weisz riparerà in Francia e poi in Olanda, dove allenerà per il Dordrecht. Sarà infine catturato dai nazisti e scomparirà con la sua famiglia - la moglie Elena e i figli Roberto e Clara, allievi delle scuole Bombicci - nel campo di sterminio di Auschwitz.dettagli
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28 ottobre 1938La Ferrovia Bologna-Vignola diventa elettricaIl 28 ottobre, nella ricorrenza della Marcia su Roma, è inaugurata la nuova ferrovia elettrica in sede propria tra Bologna e Vignola (FCV). La linea, gestita in origine dalla Società “Les Tramways de Bologne”, è stata rilevata nel 1927 dall'Amministrazione Provinciale allo scopo di ammodernarla. Il progetto è stato approvato dal Ministero delle Comunicazioni e Trasporti e ha ottenuto un sussidio annuo chilometrico per 50 anni. I lavori sono iniziati nel 1931. I nuovi treni, costruiti dalla Piaggio con tecnologie areonautiche, percorrono ora la tratta Casalecchio-Vignola in soli 37 minuti. L'opera, presentata come una conquista del Regime, è stata compiuta anche con il lavoro forzato dei prigionieri politici. Tra le infrastrutture connesse alla nuova linea spicca il ponte ferroviario a cinque campate in cemento armato sul Panaro, il più lungo d'Italia a quest'epoca. Notevole è anche il cavalcavia pedonale e ferroviario che a Casalecchio di Reno consente di oltrepassare la ferrovia Porrettana, percorsa da oltre sessanta treni al giorno. Sono costruite inoltre undici nuove stazioni e a Casalecchio vengono edificati il deposito-officina, la sottostazione di alimentazione elettrica e la direzione. La stazione delle Ferrovie dello Stato di Casalecchio è raccordata con la stazione della nuova linea. Il 13 novembre 1938 l'esercizio della tramvia elettrica Bologna-Casalecchio passa all'Azienda Tramviaria Municipale (ATM) di Bologna. Abbandonato il vecchio percorso su via Saragozza, la linea ordinaria 18 e la linea diretta 19 raggiungono Casalecchio da piazza Malpighi attraverso le vie S. Isaia e Andrea Costa. Con la nuova ferrovia per Vignola scompare l'ultima tramvia a vapore della provincia di Bologna.dettagli
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14 novembre 1938Discorso razzista del Rettore GhigiDurante il discorso inaugurale dell'anno accademico 1938-39, nell'Aula Magna dell'Università, il Rettore prof. Alessandro Ghigi (1875-1970) svolge un ampio paragrafo dal titolo Politica della razza, in cui si sforza di conferire basi scientifiche alle leggi razziali fasciste. Secondo il Rettore, quello della razza è “il problema di politica interna che maggiormente interessa il Regime in questo momento” e l'obbiettivo dell'azione di governo è quello di “salvaguardare l'integrità della stirpe” da “deprecabili mescolanze” con razze inferiori. La vicenda dell'espulsione dei professori ebrei dall'Università è liquidata con poche parole: "I recenti provvedimenti a tutela della razza rendono vacanti altre 11 cattedre, alle quali sarà provveduto entro breve termine". Docente di zoologia e consigliere della Camera dei fasci e delle corporazioni, Ghigi sarà tra breve uno dei membri del Consiglio superiore per la demografia e la razza.dettagli
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17 novembre 1938Discriminazioni contro gli ebreiIl 17 novembre è pubblicato il R.D.L. 1728 Provvedimenti per la difesa della razza italiana. Le leggi razziali, già annunciate sui giornali l'11 novembre, provocano anche a Bologna una serie di provvedimenti discriminatori e persecutori nei confronti degli ebrei. Essi vengono espulsi dal partito fascista, esclusi dalle industrie e dalla pubblica amministrazione, è fatto loro divieto di contrarre matrimonio con ariani. Il loro nome non può figurare in elenchi telefonici o necrologi. Le persone di razza ebraica non possono frequentare scuole e biblioteche pubbliche, nè iscriversi ad associazioni e circoli sportivi, come il Circolo del Tennis o della Caccia. Tra i locali che discriminano vi è il Caffè San Pietro in via Indipendenza, noto ritrovo di artisti e intellettuali, ma anche di gerarchi fascisti. All'interno è esposto il cartello "Vietato l'ingresso agli ebrei". La Comunità ebraica bolognese rimane "profondamente interdetta e divisa" dai provvedimenti razziali. Alcuni emigrano in Palestina o in America, altri, al contrario si riavvicinano. Il Prefetto, in contatto con il presidente Gino Zabban, testimonia che la Comunità israelitica osserva le nuove leggi con "rassegnata obbedienza".dettagli
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29 novembre 1938L'editore ebreo Formiggini si butta dalla GhirlandinaDopo la pubblicazione delle leggi razziali l'editore di origine ebraica Angelo Fortunato Formiggini (1878-1938), finora accanito sostenitore del regime e di Mussolini, decide di attuare una protesta clamorosa, gettandosi il 29 novembre dalla torre Ghirlandina di Modena, sua città natale. Egli stesso ha battezzato, a futura memoria, lo stretto spazio della sua caduta, tra la torre e il palazzo comunale, “al tvajol ed Furmajin”, il tovagliolo del Formaggino. Nel 1896 Formiggini frequentò a Bologna il Liceo Galvani, ma ne venne espulso per aver scritto e distribuito nella scuola un poemetto satirico contro i professori e i compagni. Ritornò a Bologna nel 1907 per conseguire la sua seconda laurea all'Alma Mater, con una tesi sulla Filosofia del ridere. L'anno seguente iniziò la sua attività editoriale con una raccolta di poesie ispirata all'opera del modenese Alessandro Tassoni, autore della Secchia rapita, componimento burlesco sulla storica rivalità tra Modena e Bologna, e di un volume di saggi su di lui, la Miscellanea tassoniana, con prefazione di Giovanni Pascoli. Per l'occasione organizzò un momento di riconciliazione goliardica, la “Festa mutino-bononiense”, immortalata dalle illustrazioni di Augusto Majani (Nasica) e Alfredo Baruffi. Appassionato di opera comica, Formiggini costituì la “Casa del Ridere”, una vasta biblioteca e raccolta dei più vari materiali sull'umorismo, ma coltivò anche progetti editoriali ambiziosi, pubblicò numerose collane e propose persino una grande enciclopedia “italica” in 18 volumi, ostacolata, però, dal ministro Gentile. Il suo gesto non verrà riportato sui giornali, secondo le leggi che vietano la pubblicazione di notizie su ebrei. Il segretario fascista Achille Starace, lascerà, però, questo commento: “È morto proprio come un ebreo: si è buttato da una torre per risparmiare un colpo di pistola”.dettagli
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30 novembre 1938Le scuole per i ragazzi ebreiDopo le leggi razziali, i ragazzi ebrei non possono più frequentare la scuola pubblica assieme ai ragazzi di religione cattolica. Il comune di Bologna istituisce due pluriclassi per 33 bambini in via Pietralata, in locali un tempo della scuola elementare Sirani, “del tutto separati da quelli destinati ai fanciulli di razza italiana”. Vi insegnano due maestri ebrei: Giorgio Formiggini e Iris Pardo. In un secondo momento la “scuoletta” sarà trasferita in via Zamboni n. 2 con diciotto alunni. La Comunità ebraica organizza invece autonomamente in via Gombruti 19, sotto la guida di Ferruccio Pardo, una scuola pluriclassi, che comprende le medie e le medie superiori. L'autorizzazione del Provveditore agli Studi è del 16 dicembre 1938. Vi saranno ospitati circa 40 ragazzi. Tra essi, Paolo Dalla Volta, Vanda e Vera Pinto saranno deportati in Germania. Angelo Cividali scomparirà ad Auschwitz con il padre Aldo (1894-1944), antifascista ed ex ufficiale medico nella grande guerra, e con tutta la famiglia. Franco Cesana, invece, morirà combattendo come partigiano a Montefiorino. In alcuni anni il numero dei professori sarà maggiore di quello degli studenti. Insegnanti universitari di alto livello, come Ezio Bolaffi, dovranno adattarsi a far scuola a ragazzini di 12-13 anni. Alcuni di essi, come Mario Finzi, si presteranno gratuitamente.dettagli